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13/12/2011: non dimenticare la strage di Firenze

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Il 13 dicembre del 2011 la rabbia xenofoba di un simpatizzante di Casa Pound sfociava in rabbia omicida: due furono le vittime e tre furono i feriti, di cui uno adesso invalido permanente.Si chiamavano Modou Samb e Mor Diop i due senegalesi che vennero uccisi da Gianluca Casseri: l’uomo, recatosi al mercato di piazza Dalmazia a Firenze, mise in atto una vera e propria caccia sanguinaria all’immigrato sparando a vista. Un’azione orrenda frutto di una cultura razzista e intollerante.

Mai più un altro 13 dicembre nel nostro Paese. Mai più sangue innocente sparso sulle strade a causa della xenofobia. Per raggiungere questo obiettivo prima di tutto dobbiamo ricordare quello che è accaduto: sembrerà banale, ma non dobbiamo correre il rischio che la morte di Modou e Mor siano state invano.

La politica deve assumersi la responsabilità di pensare politiche di inclusione per gli immigrati che arrivano nel nostro Paese, tenendo conto che nel 2011 il nostro Paese è tornato ad essere terra di emigrazione, da terra di immigrazione. Secondo il XVIII rapporto Ismu sulle immigrazioni 2012, l’anno scorso sono arrivati in Italia 27mila stranieri mentre 50mila italiani sono partiti per l’estero.

Nessuno pensi di utilizzare nella prossima campagna elettorale la propoganda della paura del diverso per conquistare qualche voto. E’ ora di voltare pagina e lo deve fare anche quella certa politica che in passato è stata complice dei razzisti. Cittadinanza, accoglienza, lavoro dignitoso per tutti: devono essere queste le nostre parole d’ordine.

Ricordare Modou Samb e Mor Diop non sarà stato vano se saremo in grado di dare un volto nuovo alle politiche sull’immigrazione del nostro Paese.

Monica Cerutti

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