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Io non ci sto

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Come tutti i cittadini sono indignato e arrabbiato per come la Polverini e la sua maggioranza, in questi poco più di due anni e mezzo, hanno distrutto la Regione Lazio. Ho sempre concepito l’attività politica come strumento al servizio dei cittadini. Ho sempre ritenuto che la partecipazione e la trasparenza siano elementi essenziali, perché non può esistere attività politica e amministrativa che non sia alla luce del sole. L’ho detto, ma l’ho anche fatto.

Nella precedente legislatura ho avuto l’onore di ricoprire l’incarico di assessore al Bilancio della Regione Lazio. L’incarico comprendeva anche la delega alla partecipazione. Non una delega secondaria, ma il punto cardine di quella esperienza politica. In quella stagione i bilanci erano consultabili interamente su internet e di facile comprensione, per tutti. Il primo atto della Giunta Polverini è stato proprio eliminare tutti i fondi per la partecipazione e la trasparenza.

E’ sempre grazie a quella stagione se si è riusciti a far emergere un debito enorme, 10 miliardi di euro, lasciato in eredità dal centrodestra. Debito fatto anche di fatture, per alcuni miliardi di euro, che viaggiavano nelle mani di uomini di affare e di malaffare. Di ben tre miliardi e settecento milioni di euro non si sapeva nulla, neanche chi fossero i titolari. Quei crediti producevano un interesse annuo del 10%. Erano vere e proprie cambiali ai limiti dell’usura. La Regione Lazio doveva soldi alle finanziarie della speculazione, a società di factoring, di cui non conosceva neanche i nomi. Provammo a far uscire tutti allo scoperto. Sono stati anni duri.

Ai tempi di Storace presidente non si usava approvare i bilanci delle Asl e quello della Regione veniva discusso e approvato con mesi e mesi di ritardo. La corruzione dilagava nella sanità. Allo Sheraton viveva Lady Asl. Impazzavano i derivati. La Regione era del tutto finanziarizzata. Facemmo emergere il debito. Chiamammo i creditori allo scoperto. Ma su questa e altre vicende incresciose, nonostante le nostre denunce, l’opinione pubblica non ha mai sollevato il giusto clamore. Mi chiedo ancora perché. Poi ci furono le dimissioni di Marrazzo. Lui si dimise. La sua maggioranza glielo chiese. A sinistra si usa ancora fare così.

La precedente amministrazione aveva inoltre stanziato per il funzionamento dell’intero Consiglio regionale 275 milioni di euro in 5 anni. La maggioranza della Polverini ha stanziato 188 milioni di euro in soli 2 anni! Da Assessore al Bilancio decisi di tagliare le famigerate tabelle del Consiglio, ponendo fine così a una intollerabile procedura attraverso la quale, in passato, si elargivano a pioggia e in modo completamente discrezionale ingenti fondi.

Sinistra Ecologia Libertà nel Consiglio regionale del Lazio in questi anni all’opposizione ha condotto una battaglia durissima contro la Polverini e la sua maggioranza. Abbiamo denunciato tantissime malefatte, come pure la pericolosità di alcuni provvedimenti ideologici e devastanti come la Legge Tarzia o il Piano Casa. Siamo stati noi, per primi, a denunciare lo scandalo di un bando da 10 milioni di euro per la realizzazione di una nuova palazzina alla Pisana.(http://espresso.repubblica.it/dettaglio/uffici-deluxe-per-la-regione-lazio/2179136).

Abbiamo condotto delle durissime battaglie contro gli sprechi, presentando decine di proposte di legge e interrogazioni che non hanno mai ottenuto risposta. Abbiamo duramente contestato tutte le leggi di bilancio presentate in Consiglio, votate dalla maggioranza con maxi-emendamenti proprio per non consentire all’opposizione di impedire iniziative vergognose come l’aumento dei fondi per i gruppi consiliari.

Sulla vergognosa vicenda del Pdl si sta tentando di lasciar intendere che così fan tutti. Non ci sto, è inaccettabile. Il prestigioso editorialista della Repubblica, Francesco Merlo, ha voluto implicitamente sostenere, accreditando come per buone tutte le tesi di Fiorito, che vi siano state distribuzioni concordate e soldi nella piena e discrezionale disponibilità dei consiglieri.

L’indennità di carica regionale del mese di agosto è di 8170,27 euro netti, più 2095,00 euro dell’articolo 8 (rapporto tra eletto ed elettore). Ogni mese sottoscrivo volontariamente  3500 euro al partito di Sel. Non ho altre prebende. Tutti i soldi che arrivano al gruppo li abbiamo usati per ciò che era legittimamente previsto, ovvero principalmente per contratti al personale e secondariamente per l’attività di comunicazione istituzionale del gruppo (manifesti in primis). Il  mio stato patrimoniale, compreso il Modello 730, e il bilancio del Gruppo sono pubblicati sul sito del gruppo regionale di Sel. Sel Lazio ha presentato da vari mesi una proposta diretta a dimezzare lo stipendio dei consiglieri regionali, ridurre le commissioni consiliari, cancellare i monogruppi.  Penso che chi fa politica deve guadagnare in modo misurato, ma penso anche che dobbiamo stare attenti a una politica fatta da ricchi e oligarchi.

Sel è per la buona politica. Per questo, da subito, come è scoppiato questo scandalo, ho espresso con chiarezza che non esistevano più le condizioni per mandare avanti questa legislatura e abbiamo, io e il consigliere Zaratti, insieme alle altre forze di opposizione, dato la disponibilità alle dimissioni, con l’obiettivo di mandare a casa la Polverini e la sua maggioranza..

Destra e sinistra non sono eguali, mai. Non è un caso che dove governa la destra (Lazio, Calabria, Campania, Lombardia, Sicilia) la corruzione morale si erga a sistema. Vanno evitate però le derive qualunquiste come le grandi coalizioni. Ma adesso, innanzitutto, bisogna voltare pagina e porre fine a questa ennesima dannosa e fallimentare esperienza  del centrodestra.

Luigi Nieri

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