Stai visitando una vecchia versione del sito di Sinistra Ecologia Libertà. Vai alla nuova home.

Obama e i diritti interi

  |     |   9 commenti

La vittoria di Barack Obama alle elezioni degli Stati Uniti d’America non è una semplice riconferma politica, ma è una vera e propria tendenza nell’innovazione culturale di un Paese che comincia a guardare a sinistra.

La prima conferma arriva da una primissima analisi del voto per “etnia”: il 57% dei bianchi ha votato per Romney, il 71% dei latini per Obama ed il 93% degli afroamericani per Obama. Il confermato Presidente degli USA è riuscito a portare nuovamente alle urne una fetta di popolazione che prima di lui non era coinvolta nel processo democratico.

Non solo, perché gli americani sono stati chiamati a pronunciarsi su alcuni temi che anche in Italia creano dibattito: l’utilizzo della marijuana per uso terapeutico e ricreativo, i matrimoni omosessuali, l’uso obbligatorio dei preservativi nei film porno e i finanziamenti all’aborto.

Approvato nello Stato di Washington e nel Colorado l’utilizzo della marijuana per uso ricreativo dopo che nel 2009 nel Colorado era stato già legalizzato l’utilizzo per uso terapeutico. Chiunque dunque potrà detenere fino a 28 grammi di erba. Nel Massachusetts invece si è votato sull’uso della marijuana per uso terapeutico: gli elettori si sono espressi a favore dell’utilizzo con il 63% dei consensi.

A Washington, nel Maryland e nel Maine invece sono stati approvati i matrimoni omosessuali. Un’altra boccata di ossigeno che, questa volta, è arrivata anche in Europa: in Spagna la Corte Costituzionale ha definitivamente dato il via libera alle nozze omosessuali approvate con una legge del governo socialista di Zapatero sette anni fa. La legge dell’ex Primo Ministro è costituzionale. Non solo Sati Uniti e Spagna, anche i nostri cugini oltre le Alpi: oggi il Consiglio dei ministri francese a Parigini ha varato un disegno di legge che apre la strada al matrimonio tra cittadini dello stesso sesso e l’adozione per le coppie omosessuali. La notizia è di quelle ufficiali perché è stata annunciata da Dominique Bertinnoti, ministro degli Affari familiari che l’ha definita “un passo importante verso la parità dei diritti”

Infine in Florida è stata respinta una proposta che voleva proibire l’utilizzo di fondi pubblici per l’aborto per assicurazioni sanitarie che comprendano le interruzioni volontarie della gravidanza.
In tanti in Italia oggi si sono detti soddisfatti della vittoria di Barack Obama alle elezioni statunitensi. Esponenti politici che vedono nel Presidente un simbolo di rinnovamento, di libertà e di speranza: “Yes, we can”. Nel nostro Paese queste stesse persone però si battono per limitare i diritti altrui ostacolando l’approvazione di leggi che affrontano gli stessi temi che in alcuni stati degli USA sono già legge: matrimonio omosessuali, utilizzo della cannabis e tutela della salute delle donne che scelgono di interrompere una gravidanza.

“Sì, noi possiamo”. Diciamolo in italiano. Battiamoci per fare in modo che anche nel nostro Paese vengano garantiti i diritti di tutti cogliendo l’opportunità di cambiamento che nasce dalle elezioni Primarie del Centro-Sinistra. Anche all’interno del recinto della coalizione ci sono delle differenze su questi temi. L’Italia migliore è quella che immagina Nichi Vendola: quella dei diritti civili e sociali senza se e senza ma. Anche il nostro Paese deve aprire la porta ai sogni delle coppie omosessuali che devono avere le stesse opportunità di quelle eterosessuali.

Dobbiamo fornire a tutti le stesse garanzie di rappresentanza e di appartenenza, per questo è importante scegliere chi mette tra le priorità anche la cittadinanza per i figli degli immigrati.

La salute è un diritto che non può essere negoziato in nessun caso: si devono spazzare via le ambiguità che mettono in discussione principi che sono previsti per legge, come nel caso delle interruzioni di gravidanza. Negli USA l’utilizzo delle sostanze cannabinoidi per uso terapeutico è già realtà, in Italia nonostante queste siano state inserite, fin dal 2007, nella tabella ministeriale che ne consente la prescrizione con ricetta medica, ad oggi mancano i protocolli attuativi regionali.

E’ ora di scegliere chi i diritti li vuole interi e non solamente a metà. E’ il momento di fare una scelta di partecipazione attiva e non passiva.

Sì, noi uniti insieme possiamo ricostruire un’Italia migliore, partendo dai principi di Nichi Vendola, una persona perbene.

Monica Cerutti

1 di 10 Comunicati stampa

Sinistra Ecologia Libertà - Via Goito 39 (4° Piano) - Roma - Tel. 06/44700403 - Fax 06/4455832 - redazione@sxmail.it
Realizzato da Ivano Noè