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La strada giusta

Il 2014 contiene una scadenza importante per Sinistra Ecologia Libertà e per le forze progressiste, ecologiste e laiche in Europa. Le elezioni del prossimo Parlamento Europeo segneranno uno spartiacque nella vita del travagliato processo di costruzione dell’Europa politica ed assumeranno tutti i caratteri di apertura di una fase costituente.

Per essere pronti, dobbiamo costruire una proposta politica forte e partecipata che, attraversando i luoghi del conflitto, elaborando proposte e pratiche concrete e innovative, possa modificare in positivo la vita di tante donne e di tanti uomini.
E contribuire a sconfiggere riflussi identitari, xenofobi, o antieuropei e sovranisti che si alimentano della sofferenza e della precarietà nella quale milioni di cittadini e cittadine d’Europa sono precipitati in seguito all’applicazione ferrea dei programmi di austerità e taglio delle spese sociali.

Vogliamo costruire un’Europa che superi il Fiscal Compact e si basi sul Social Compact, un patto sociale per il lavoro, un’Europa madre di un nuovo modello economico che vada al di là dell’austerità e dei vincoli di bilancio, verso la piena e buona occupazione, i diritti di cittadinanza, la giustizia sociale.
Europa come dimensione politica per la ricostruzione di un nuovo spazio pubblico di diritti e dignità. Di promozione e tutela dei beni comuni, acqua, cibo, salute, aria, saperi e non della loro mercificazione. Un’Europa ecologicamente giusta e sana, che abbandona la dipendenza dai combustibili fossili, per sostenere innovazione tecnologica e ricerca, fonti energetiche rinnovabili e su piccola scala, la conversione ecologica dell’economia, il superamento dell’idea di crescita economia quantitativa ed illimitata.
Un progetto di Europa mediterranea, accogliente, progressista, ecologica, solidale non può limitarsi alle riforme dell’assetto istituzionale, ma deve trarre forza ed ispirazione dal protagonismo diretto dei suoi cittadini e cittadine, quello che viene definito il “demos”, elemento essenziale per un autentico processo costituente. Allora la nostra proposta politica dovrà preoccuparsi non solo del “che cosa” ma anche del “come”, di come restituire sovranità alle persone, di come mettere al centro non solo i loro bisogni e diritti, ma anche la loro capacità di essere soggetti politici attivi e consapevoli.

In questo scenario si inserisce la campagna La Strada Giusta che guiderà e accompagnerà SEL fino alle elezioni europee.
La strada giusta per solcare un cammino di buona politica e di buon governo tra chi vuole contribuire a ingaggiare un corpo a corpo contro la povertà, individuare antidoti alla crisi, immaginare nuovo welfare e nuovi diritti, produrre buona occupazione.
La campagna esordisce con 7 proposte moderne ed europeiste, tutte caratterizzate da un’irrinunciabile virtuosa concretezza, quella che vorremmo distinguesse le politiche europee.
Non sono le uniche e le ultime né rappresentano un programma elettorale e si arricchiranno anche grazie alla partecipazione che la campagna riuscirà a generare.

La Strada giusta propone una corposa cassetta degli attrezzi comunicativa, organizzativa e, in sinergia con i nostri gruppi parlamentari, anche legislativa.
Vorremmo che tutte le iniziative di SEL abbiamo da oggi fino alle elezioni europee il nome e le immagini de La strada Giusta per fortificare e qualificare la nostra voce, le nostre antenne, nelle città metropolitane e nelle periferie. Buona campagna!

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