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Martedì, 15 marzo 2016

Acqua, governo contro esito referendum: “No all’obbligo di gestione pubblica”. I deputati di SI lasciano la Commissione: stravolge legge

acqua

«L’arroganza della maggioranza è senza confini. In Commissione Ambiente hanno stravolto a colpi di emendamenti la legge SI-M5S che avrebbe finalmente allineato la normativa italiana a quanto deciso dai cittadini con il referendum sull’acqua pubblica. Non si può subire inerti questo atteggiamento offensivo non solo per chi ha firmato e difeso questa legge ma, soprattutto, di milioni di elettori che hanno votato al referendum. Per questo abbiamo deciso di abbandonare i lavori della Commissione e di ritirare le nostre firme dal disegno di legge in discussione». Lo affermano i deputati di Sinistra Italiana Serena Pellegrino e Filiberto Zaratti uscendo dalla commissione Ambiente dove è in corso la votazione degli emendamenti alla legge sull’acqua.

La Camera discute un ddl di inziativa popolare presentato nel 2007 dai movimenti e rielaborato in commissione. Ora che in aula si vota, due emendamenti Pd chiedono l’abolizione dell’articolo che darebbe attuazione alla volontà di 26 milioni di italiani, e il sottosegretario Velo concorda. Ma il testo non è esente da pecche, soprattutto sul fronte della copertura della spesa necessaria a “cacciare” i privati.

Movimento 5 stelle e Sinistra italiana hanno ritirato le loro firme dalla legge per la gestione pubblica delle acque e la ripubblicizzazione del servizio pubblico. Lo hanno annunciato lasciando la riunione della commissione Ambiente della Camera impegnata nell’esame del testo. Il punto è la cancellazione degli articoli che garantiscono la gestione pubblica del servizio “Che non è interpretabile”, lamenta Federica Daga, deputata M5S e prima firmataria della proposta di legge. “Non è più la nostra legge, è stata tradita la volontà dei cittadini che hanno votato al referendum per avere l’acqua pubblica”, dice Daga, a questo punto “affari loro, ormai non è più il testo dei cittadini, non è il testo di 420mila persone che lo hanno firmato 10 anni fa, lo hanno portato qui dentro (alla Camera, ndr) e sono 9 anni che ci si batte perche’ abbia seguito, ma non finisce qui».

«Le prime firmatarie Daga, Mariani e Pellegrino hanno lavorato in maniera sinergica con i forum dell’acqua che hanno elaborato un testo esito del referendum 2011- dice Serena Pellegrino, deputata Si- oggi abbiamo deciso che questa non sarà più la nostra legge, la legge dei forum, la legge dei cittadini. Ritireremo le firme di tutto il nostro gruppo parlamentare di concerto con il M5S. Questa rimarra’ solo la legge del Pd, che poteva davvero farsi la sua legge e dire che quello era il suo esito referendario».

Commenti

  • Ruben

    proporrete un ulteriore referendum?

  • Giuseppe Campagnari

    Quali sono i deputati del PD che hanno votato per cancellare, di fatto, il risultato del referendum?
    dove posso trovare il risultato del voto?

  • Carlo47

    Ormai i deputati del PD sono una farsa, anzi una truffa per chi li ha eletti.
    La così detta minoranza fa dichiarazioni di fuoco ai giornali, ma poi votano tutto quello che Renzi gli propina. Se il PD avesse un codice deontologico questo non succederebbe, invece l’unico obiettivo comune è arrivare a fine legislatura per far maturate il fatidico “vitalizio”, tanto sanno che alle prossime elezioni metà del PD rimarrà a terra per mancanza di voti.