Sei in: Home › Attualità › Notizie › Alfano vieta agli amministratori di fare propaganda sul referendum. Il sindaco di Palermo Orlando: inaccettabile
Martedì, 15 marzo 2016

Alfano vieta agli amministratori di fare propaganda sul referendum. Il sindaco di Palermo Orlando: inaccettabile

orlando-fascia

Il Ministero dell’Interno invita sindaci ed istituzioni ad astenersi dalla propaganda elettorale sul referendum “no-Triv” del 17 aprile. Immediate le repliche dagli amministratori locali. «Un tale divieto – interviene Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e presidente dell’AnciSicilia – ove fatto applicare veramente, rischia di essere paradossale e nega una delle prerogative essenziali che caratterizzano la vita democratica delle comunità locali. Non si può chiedere ai rappresentanti dei cittadini, eletti democraticamente, di astenersi su decisioni che chiamano in causa la difesa dell’autonomia comunale sulle scelte che ricadono sul proprio territorio».

La circolare del Ministero ricorda , di fatto, ai sindaci che a far data dalla convocazione dei comizi – cioè dal 16 febbraio 2016, giorno di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto del Presidente della Repubblica – e fino alla conclusione delle operazioni di voto “è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”.

«Con il decreto ‘Sblocca Italia’ – continua Orlando – attraverso il concetto di ‘pubblica utilità’, gli enti locali sono stati già estromessi dalle scelte decisionali che riguardano il loro territorio o i loro mari. Oggi si vuole anche negare ai rappresentati dei cittadini il diritto di parola nella campagna referendaria». «E’ un appuntamento rispetto al quale – conclude Leoluca Orlando – sosteniamo la necessità di due : il primo è una prerogativa di ogni comune, ovvero favorire la partecipazione democratica sulle scelte di sviluppo del proprio territorio. Come sindaco di Palermo, infine, affermo anche la necessità che ci si esprima con un sì contro le Trivelle e per uno sviluppo sostenibile dell’economia della città e più in generale di una terra come la Sicilia».

 

Commenti