«Il governo non ha mai risposto ad una mia interrogazione presentata nel novembre del 2013 con la quale chiedevo di individuare le ragioni politiche e istituzionali che hanno impedito di prevenire e contrastare l’esposizione dei lavoratori all’amianto e, in particolare, per individuare le responsabilità delle aziende – e non solo dell’Olivetti – tenuto conto che i rischi derivanti dall’amianto sulle persone e sull’ambiente sono ed erano già in quegli anni un dato scientifico acquisito». Lo afferma il deputato di Sinistra Italiana Giorgio Airaudo che oggi al termine della seduta porrà la questione della mancata risposta all’interrogazione del 2013.

«Proprio in questi giorni, prosegue Airaudo, è ripartito il processo per accertare le responsabilità della Olivetti e del suo management in questa vicenda che ha visto ad oggi 21 casi tra morti e ammalati fra i dipendenti della Olivetti che tra gli anni sessanta e gli anni novanta hanno lavorato in reparti dove si fabbricavano telescriventi e computer. Il silenzio del governo è sospetto. Non sarà che le eventuali responsabilità degli allora manager e proprietari, Corrado Passera e Carlo De Benedetti, inibiscono il governo degli ex “rottamatori”?» conclude Airaudo.