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Lunedì, 9 giugno 2014

Ballottaggi, a Livorno colpo al cuore del Pd: vince M5S. Bari, Pescara, Bergamo e Pavia al centrosinistra

Ballottaggio Roma, Gianni Alemanno al seggio elettorale

Con Livorno, Padova, Perugia e Potenza, quattro roccaforti rosse, perse a fronte di altri importanti centri come Bergamo, Biella, Cremona, Verbania, Pescara, Vercelli e Pavia strappati al centrodestra, il Pd di Matteo Renzi registra comunque una frenata ai ballottaggi per le elezioni amministrative.

Hanno chiuso alle 23 i seggi nei 148 centri chiamati al voto per eleggere il sindaco con un crollo dell’affluenza che dal 70,61% del primo turno è passata al 49,50%. Le urne hanno riaperto solo negli 8 comuni al voto in Sicilia stamattina alle 7 per chiudersi alle 15.

Piemonte – Nei tre capoluoghi di provincia – Biella, Verbania e Vercelli – il centrosinistra ha conquistato tutte e tre le poltrone di primo cittadino sulle quali sedevano esponenti del centrodestra. Ma anche nei tre comuni dove la sfida era tra centrosinistra e Movimento 5 Stelle -Rivoli e Piossasco nel torinese e Novi Ligure nell’alessandrino – la vittoria è andata in tutti e tre i Comuni ai candidati del centrosinistra. Nei 17 comuni andati al voto in Piemonte, unica vittoria per il centrodestra a Galliate, nel novarese.

Veneto – Dopo 15 anni (con una parentesi di cinque anni), Padova governata dal centrosinistra passa da oggi alla Lega e al Centrodestra. La poltrona di sindaco va infatti a Massimo Bitonci capogruppo in Senato della Lega sostenuto da tutto il centrodestra: “Questa è una grande vittoria, è ‘unica’ in Italia dove la sinistra ha il vento in poppa, ma noi qui abbiamo mandato a casa i comunisti parlando di programmi alla gente giorno per giorno”.Lombardia – Nel milanese i candidati del Partito Democratico ai ballottaggi vincono in 7 comuni su 9: Novate Milanese, Melzo, Peschiera Borromeo, Cesano Boscone, Rozzano e Trezzano sul Naviglio, di questi nove, “quattro conquistati dal centrodestra”, rende noto Pietro Bussolati, segretario metropolitano del Pd. ”Il mio avversario, Massimo Depaoli, ha vinto con meno voti di me al primo turno’’, ha detto il sindaco uscente forzista di Pavia Alessandro Cattaneo che ha perso la sfida contro Massimo Depaoli (Pd). “ll rinnovamento in Forza Italia è indispensabile’’, ha aggiunto.

Liguria – Il Pd si impone ai ballottaggi a Ventimiglia e Sanremo, ritenuti ‘feudi’ di Claudio Scajola, in carcere con l’accusa di aver favorito la latitanza dell’ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena. Nella città dei fiori è stato eletto sindaco Alberto Bianchieri, mentre a Ventimiglia, ribaltando i risultati del primo turno, che vedevano in vantaggio il centrodestra, la vittoria è andata a Enrico Ioculano, candidato del Pd che diventa sindaco all’età di 28 anni.

Emilia Romagna – “Farò di tutto per mettere davvero una marcia in più alla nostra città”, è stato il commento a caldo che il neosindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha affidato a un post pubblicato nella notte su Facebook.

Toscana – “Questo risultato è un colpo al cuore del Pd, il M5s ha conquistato la città”. Così il grillino Filippo Nogarin, che con il 53,1% ha sorpassato lo sfidante democratico Marco Ruggeri, fermo al 46,9%, commenta la storica vittoria del Movimento 5Stelle nella ‘rossa’ Livorno.

Umbria – C’è chi lo ha definito il ‘Renzi umbro’. Dopo 70 anni di potere della sinistra, è stato il candidato di centrodestra Andrea Romizi a vincere il ballottaggio per il posto da primo cittadino a Perugia. Romizi, sostenuto da centrodestra e alcune liste civiche, ha vinto con il 58,02% sul sindaco uscente del Partito democratico Wladimiro Boccali per un dato percentuale pari al 41,98%. “Il risultato è inequivocabile – ha scritto il primo cittadino uscente in una nota – Le elezioni si sono trasformate in un referendum sul sottoscritto a prescindere dai risultati concreti ottenuti in questi anni, dal progetto per la Perugia dei prossimi anni”. Boccali ha telefonato al nuovo sindaco Romizi ieri sera facendogli i complimenti. Il sindaco uscente del Pd Leopoldo Di Girolamo è stato invece confermato alla guida della città di Terni dopo i ballottaggi di ieri. Di Girolamo, con il 59,511%, ha battuto l’altro candidato Paolo Crescimbeni che si è fermato al 40,489%.

Abruzzo – Marco Alessandrini (Pd) è il nuovo sindaco di Pescara. Al ballottaggio con il 66,3% ha battuto il sindaco uscente Luigi Albore Mascia (Fi) che ha ottenuto il 33,7%.

Lazio – Il Pd frena nel Lazio, dove dei dieci Comuni al ballottaggio ne prende quattro, di cui tre nella provincia di Roma e uno nella provincia di Viterbo. I democratici vincono a Civita Castellana, Fonte Nuova, Frascati e Ciampino. Oltre alla sconfitta registrata a Civitavecchia, dove il grillino Antonio Cozzolino vince con il 66,6% sconfiggendo l’ex sindaco appoggiato dal Pd Pietro Tidei, il centrosinistra perde a Grottaferrata, Guidonia Montecelio e Tivoli.

Campania – Affluenza ai minimi storici in Campania, dove in 14 comuni si sono svolti i ballottaggi. Il dato regionale si è fermato al 54,7%, ben 21 punti percentuali in meno rispetto al primo turno. È Ciro Borriello il nuovo sindaco di Torre del Greco, il comune più grande tra quelli chiamati al voto. Mentre dopo due anni di commissariamento, in seguito allo scioglimento del Comune per infiltrazioni camorristiche, Casal di Principe ha un nuovo sindaco: il candidato anticamorra, Renato Franco Natale, appoggiato da liste civiche, è riuscito a vincere nella terra dei Casalesi con il 68% dei consensi. Il neo sindaco, membro di Libera, torna alla guida del Comune per la seconda volta: il suo primo mandato fu interrotto nel 1993 poco dopo l’uccisione da parte della camorra del parroco don Peppe Diana.

Puglia – Un sostanziale pareggio tra centrodestra e centrosinistra si registra nei sei comuni pugliesi oltre Bari e Foggia che ieri hanno deciso nei ballottaggi il nuovo sindaco. Inoltre quasi certamente a Ostuni – dove ha vinto il candidato del centrodestra Gianfranco Coppola – si verificherà un caso di “anatra zoppa”, quella particolare situazione per la quale le liste della coalizione che sostiene il candidato sindaco vincitore non ottengono la maggioranza dei voti. “Sapevo che avremmo vinto le elezioni perché, come ho detto 15 giorni fa, i baresi avevano già scelto e deciso. Il risultato era stato importante. C’erano 24mila voti in più”, ha detto il neo sindaco di Bari, Antonio Decaro, subito dopo la vittoria nel ballottaggio. Quella a Foggia era la sfida più incerta in Puglia e tale si è rivelata: al ballottaggio ha prevalso per poche centinaia di voti Franco Landella, candidato del centrodestra, con il 50,33%. Il suo avversario del centrosinistra, Augusto Marasco, ha preso il 49,67%.

Sardegna – Con Mario Bruno, ex vice presidente del Consiglio regionale della Sardegna nuovo sindaco di Alghero (Ss), il Pd fa l’en plein nella tornata elettorale di primavera e conferma appieno il quadro politico regionale, nonostante ad Alghero si sia registrata una frattura fra Enrico Bachisio Daga, candidato che correva ufficialmente con il simbolo del Pd, e lo stesso Bruno. Prima, a febbraio, l’elezione di Francesco Piagliaru alla presidenza della Regione sarda e vittoria schiacciante del centrosinistra, poi quella plebiscitaria, con 183.380 mila voti, di Renato Soru alle europee. Poi alle amministrative del 25 maggio: a Sassari, Nicola Sanna (Pd) è stato eletto sindaco, ma è praticamente in quasi tutti i 18 comuni stati chiamati all’elezione del sindaco, che ha vinto il Pd. In questa tornata elettorale un solo rappresentante di Fi è stato eletto: si tratta di Giuseppe Fasolino, consigliere regionale confermato sindaco di Golfo Aranci.

Fonte Adnkronos

Commenti

  • francesco

    La vocazione “social-riformista ” è talmente radicata che si continua imperterriti a esaltare i successi del PD nonostante sia in atto la disgregazione irreversibile di Sel, affetta da Nichi-lismo.

  • Enrico Matacena

    Dappertutto , ma specialmente dove hanno vinto la destra o i grillini, dobbiamo chiederci se come SEL era il caso di sostenere un candidato PD fin dal primo turno . La legge elettorale comunale ci permette di contarci e contare così le forze di una proposta davvero innovativa, senza rischiare di favorire la destra . Votare il candidato PD al secondo turno, come male minore, spesso sarebbe più opportuno che non appiattirci e fare i “civatini di secondo livello” . Nel mio comune (Vignola MO) come SEL abbiamo sostenuto una coalizione di liste civiche che ha sconfitto il candidato PD (un ex democristiano clericalissimo) e abbiamo così anche schiacciato i 5 stelle , Dobbiamo dare con chiarezza e con vigore il senso che noi siamo una forza alternativa, pur essendo disponibili quando è possibile e sensato farlo , ad allearci con il PD.