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Mercoledì, 28 maggio 2014

Barozzino ricorda al Senato l’operaia Fiat suicida: dovere morale e politico riflettere su condizioni del lavoro

«”Non si può vivere per anni sul ciglio del burrone dei licenziamenti”: diceva Maria Baratto, la donna di 47 anni, operaia del reparto logistico FIAT di Nola, da sei anni in cassa integrazione, che si è tolta la vita con diverse pugnalate. Queste parole sono macigni e possono essere dedicate a tutti quelli che hanno cancellato ogni diritto dei lavoratori» così il senatore Giovanni Barozzino, capogruppo di SEL in commissione Lavoro ha ricordato in Aula il dramma di Acerra.

«Purtroppo, non è il primo suicidio da queste parti. Maria scriveva anche: «Dal mio terrazzo vedo la FIAT e penso che lì ho speso venti anni della mia vita. Non poter più vedere quei posti per me è un lutto affettivo». Quest’Aula ha il dovere morale e politico di riflettere su queste parole, per far sì che ognuno di noi si impegni affinché tali episodi non si verifichino mai più. Ma per farlo, bisogna per prima cosa restituire la dignità al mondo del lavoro».

 

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