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Mercoledì, 25 maggio 2016

Barozzino: schiavi sono ancora tra noi. Serve subito una legge

aaacaporalato

“Conosciamo tutti le condizioni di schiavitù in cui vivono le lavoratrici ed i lavoratori migranti che lavorano nei campi, se ne parla sempre in prossimità dell’estate, eppure la situazione è da anni ferma al punto di partenza e gli schiavi sono ancora tra di noi. Associazioni e sindacati che si occupano di questa piaga sociale ci raccontano di situazioni disumane, cui sarebbe possibile porre rimedio se solo ci fossero leggi adeguate, controlli e ispezioni efficienti”.

Dichiara il senatore Giovanni Barozzino, capogruppo di Sinistra Italiana in commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro dopo aver ascoltato il commento della presidente in merito alla prima ispezione nei campi di lavoro dell’Agro Pontino.

“Per questo, bisogna riportare al centro la nozione di sfruttamento lavorativo ed estendere anche ai datori di lavoro, primi beneficiari di questa condizione, la responsabilità in tema di intermediazione illecita di manodopera, che attualmente incide solo sul caporale/intermediario. Occorre istituire efficaci meccanismi di reclutamento legali, realizzando un luogo pubblico dove si incontrino domanda e offerta di lavoro, attraverso l’istituzione del collocamento pubblico in agricoltura. Serve affrontare nel suo insieme il fenomeno dello sfruttamento lavorativo, della tratta e del caporalato, dando piena attuazione alle Direttive comunitarie. Tutto questo però nel testo del governo, depositato in Senato il 28 gennaio 2016, è assente”.

“Ci impegniamo comunque ad andare oltre questo ddl, parziale e insufficiente: va approvato al più presto con le dovute integrazioni, perché abbiamo ormai davvero superato il limite della decenza umana”.