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Mercoledì, 5 febbraio 2014

Barozzino: un altro cassaintegrato suicida. La politica si occupi del lavoro con i fatti. Basta parole

cassaintegrati

“Si è impiccato, nella sua abitazione ad Afragola, Giuseppe De Crescenzo, 43 anni, padre di due figli. Era un operaio e un attivista sindacale del reparto logistico della FIAT di Nola. Era in cassa integrazione a zero ore da tanti anni, cioè da quando era stato trasferito dalla FIAT di Pomigliano al reparto logistico di Nola. Come tutti gli altri lavoratori disoccupati e cassintegrati che si sono tolti la vita prima di lui, Giuseppe De Crescenzo non è una vittima del fato o del caso, ma di una politica che si disinteressa completamente del lavoro e delle condizioni di vita dei lavoratori”, afferma il senatore Giovanni Barozzino, uno dei tre operai Fiom, della Fiat di Melfi, licenziati a causa di uno sciopero con l’accusa di sabotaggio e poi reintegrati dal giudice, ora capogruppo di SEL in commissione lavoro.

“Non credo sia necessario – conclude il senatore Barozzino – aggiungere altre parole se non per affermare tutta la vicinanza mia e di SEL alla famiglia. Non è di parole che c’è bisogno ma di fatti. Di parole il mondo del lavoro ne ha sentite in questi anni sin troppe, ma di fatti non ne ha mai visti e continua purtroppo a non vederne”.

Commenti

  • M.Giovanna

    Nonostante che io non conoscessi Giuseppe, oggi in casa mia è lutto familiare, dove la parola lutto sta per enorme dolore e grande rabbia. Lo so che noi di SEL siamo in genere non certo benestanti, ma io vorrei che facessimo qualcosa di concreto, che non abbia nulla a che vedere con la carità ipocrita e pelosa, ma che faccia sentire a quella famiglia e ai due figli cosa intendiamo noi per solidarietà: Io sono stata un’insegnante, ma da molto mi sento metalmeccanica, senza retorica. Giovanni prendi tu l’iniziativa.

  • gerardo imbriano

    una vera shoa’ deisenza lavoro , compagni che siete in parlamento ci vogliono azioni basta parole