«Siamo vicini ai volontari della Caritas, e a tutti coloro che in queste ore sono stati oggetto della macabra iniziativa di gruppi di naziskin nostrani in varie città del nord Italia». Lo afferma Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana.

«Contro l’idiozia non c’è antidoto – prosegue il coordinatore nazionale di Sel – se non confermare l’impegno nel sostenere tutte quelle iniziative tese a salvare esseri umani, a rafforzare il dialogo tra le persone e l’integrazione sociale e culturale».

«In sede legislativa si arrivi al varo finalmente di una legge di civilta’ come quella sulla cittadinanza e Ius Soli; e su un altro piano si mettano in condizione di non nuocere quelle organizzazioni che si contraddistinguono per atti di violenza o di razzismo. Le Istituzioni democratiche del nostro Paese diano un segnale netto – conclude Fratoianni – contro una clima sempre piu’ incattivito anche per responsabilita’ di chi, avendo un ruolo pubblico, continua cinicamente a tentare di raccattare qualche voto spacciando paura e menzogne».

Anche la coordinatrice di Sel in Lombardia Chiara Cremonesi chiede una decisione al Parlamento: «Gli atti intimidatori che questa notte hanno colpito, anche in Lombardia, sedi della caritas e del PD richiedono risposte forti, democratiche e solidali. Non permetteremo a sparute bande di violenti di mettere in discussione la politica dell’accoglienza nei confronti degli immigrati e dei profughi che tanti comuni, insieme alle strutture del terzo settore, hanno messo in campo. Solo questa può essere la risposta agli estremisti che invocano guerre tra poveri e presunte invasioni. Noi siamo parte orgogliosa delle comunità che accolgono persone stremate in fuga da guerre e povertà. Proprio per questo chiediamo con forza che il Parlamento italiano e Unione Europea approvino la nuova legge di cittadinanza e una diversa e più attuale regolamentazione del riconoscimento di status di profughi».

Chiara Cremonesi