Stai visitando una vecchia versione del sito di Sinistra Ecologia Libertà. Vai alla nuova home.

Caso Ilva, Vendola da mandato per querelare “il Fatto quotidiano”: uso strumentale e volgare delle parole e dei fatti

  |     |   Nessun commento

Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha dato mandato ai propri avvocati di sporgere querela  ai responsabili dell’articolo on line pubblicato su “Il Fatto quotidiano” di oggi e ripreso da altre testate giornalistiche web. Nell’articolo si racconta, in modo volgarmente strumentale, di presunte risate del Presidente suscitate dalle domande sulle morti per cancro. Come tutti invece possono tranquillamente constatare, il Presidente era solo rimasto colpito dallo specifico episodio in cui Archinà, con un salto improvviso, si era avvicinato ad un giornalista che stava intervistando Riva. E’ quindi solo lo scatto di Archinà ad aver suscitato il sorriso di Vendola e non certamente il riferimento alla tragedia delle morti per cancro a Taranto. Su questo tema si registra invece, come si può constatare ascoltando la telefonata e non solo, l’attenzione del Presidente Vendola testimoniata dalla sua storia politica e personale. Intervistato da Repubblica.it  Vendola ha dichiarato: «In questo momento dovevamo tentare di mettere le centraline per monitorare la situazione. La telefonata estratta dal suo contesto è un’operazione lurida, un tentativo di sciacallaggio e di linciaggio»

 IL TESTO DELL’INTERVISTA DI NICHI A REPUBBLICA.IT


Per me che ho sempre dimostrato massimo rispetto per l’autorità giudiziaria, e grande indignazione e rabbia nei confronti di quello che è un tentativo di linciaggio è un’opera sciacallaggio puro.
Vorrei sottolineare che chiunque ascolti la telefonata si renderà conto che io non rido dei tumori perchè il cancro ha abitato nella mia vita e nella mia casa. So cosa significa il dolore.
Sto ridendo per il guizzo felino di Archinà che non sente la domanda ma corre a togliere il microfono ad un giornalista.
Si vuole costruire, dopo che si tenta di devastare la mia immagine storica di ambientalista, ora si vuole devastare anche la mia immagine di persona dotata di sensibilità umana.
E questa è un’operazione lurida. E vorrei gridarlo.
Come si giustifica la confidenza così forte
Archinà è il responsabile delle relazioni istituzionali dell’ilva con cui nel corso dell’anno la Regione Puglia affronta problemi di sicurezza del lavoro, problemi legati ai livelli occupazionali, problemi legati alla repressione dei sindacalisti, problemi legati alla salute e all’ambiente. In una città che per 40 anni ha conosciuto una omertà di stato nei confronti delI’Ilva, io sono l’unico a porsi il problema della difesa della salute degli operai e dei cittadini come dimostrano le leggi e tutti gli atti amministrativi. Credo che la confidenza con Archinà quel giorno è legata al fatto che noi stiamo cercando di convincere ilva a mettere le centraline per il monitoraggio diagnostico. Perché individuati gli sforamenti di benzoapirene, si ha la necessità di individuare la cause di questo sforamento. E mentre faccio questo io cerco di difendere alcune centinaia di lavoratori somministrati a rischio licenziamento. Per questo nomino la Fiom non per altro.
I rappresentanti dei 5stelle chiedono le sue dimissioni…
Bisogna avere la pazienza di aspettare che io possa andare a farmi interrogare dal giudice. Non c’è niente, da un punto di vista di ciò che costituisce il lavoro di un amministratore, non c’è un atto, non c’è un procedimento che non dica che io ho impresso per la prima volta un percorso di ambientalizzazione dell’Ilva. E’ paradossale che venga rovesciata la verità storica.

Penso che una intercettazione decontestualizzata e tirata fuori dal cilindro sia un tentativo di dare fondamento ad un’accusa che secondo me non ha un fondamento, sia il tentativo di fare il processo prima, di farlo nelle piazze e di avere una facile condanna.

1 di 10 Comunicati stampa

Sinistra Ecologia Libertà - Via Goito 39 (4° Piano) - Roma - Tel. 06/44700403 - Fax 06/4455832 - redazione@sxmail.it
Realizzato da Ivano Noè