«L’ennesima presunta verità costruita dal governo egiziano sulla fine di Giulio Regeni è un oltraggio inaccettabile per la sua memoria, per la sua famiglia di Giulio e per quelli che continuano a chiedere verità e giustizia. L’idea che 5 criminali comuni, vestiti da poliziotti, abbiano sequestrato e torturato per 8 giorni a scopo estorsivo un ricercatore universitario e poi abbiano tenuto nelle loro case i documenti di Giulio è ridicola e offensiva».

Lo afferma Sinistra Italiana con Nicola Fratoianni, che proprio un mese fa accompagnò i legali della famiglia dall’ambasciatore egiziano a Roma.

«Per altro, come nelle migliori tradizioni delle indagini depistate, – prosegue il coordinatore di Sel – questi 5 criminali sono cadaveri. E i cadaveri si sa non parlano. Adesso basta. Sinistra Italiana da settimane chiede al governo azioni forti, fino al ritiro dell’ambasciatore italiano e alla sospensione delle relazioni commerciali con l’Egitto. E’ – conclude Fratoianni – il momento di farlo».