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Mercoledì, 24 febbraio 2016

Caso Regeni, Scotto: le risposte di Gentiloni non soddisfano. I diritti umani vengono prima di affari e rapporti commerciali

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«Nonostante le rassicurazioni fornite la risposta del ministro Gentiloni non ci ha soddisfatto. Apprezziamo lo sforzo ma ancora siamo lontani dalla verità. Il problema non è la volontà del nostro governo di pretendere la verità, su cui non abbiamo alcun dubbio, ma, di fronte ad una dittatura militare come quella di Al Sisi, se i diritti umani vengono prima degli affari, del gas e del commercio delle armi. Di fronte alle reticenze egiziane il governo sospenda la vendita di armi e metta in discussione rapporti commerciali».

Lo afferma in Aula a Montecitorio il capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana Arturo Scotto replicando alla risposta del ministro degli Affari Esteri al question time di Sinistra Italiana sul caso Regeni.

«I dati dell’osservatorio Opal di Brescia (Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e le Politiche di Sicurezza e Difesa), prosegue Scotto, ci dicono che nel 2014 abbiamo venduto 30.000 pistole all’Egitto e nel 2015 1.236 fucili a canne lisce. Su di noi, continua l’esponente di Sinistra Italiana, grava la responsabilità di pretendere verità e giustizia per Giulio Regeni. E finché il governo non l’avrà ottenuta avrà il fiato sul collo di un Paese che non accetta più la ragione di Stato. Domani Amnesty International promuove una grande manifestazione davanti all’ambasciata egiziana. Sinistra Italiana ci sarà e sarebbe bello che ci fossero anche esponenti del governo italiano a pretendere verità e giustizia per Giulio Regeni».

Commenti

  • Francesco

    Si, vabbe! Ma quand’è che la redazione promuove un dibattito su Cosmopolitica?

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Caro Francesco, presumo tu sia Francesco il primo. Il dibattito, se vuoi, ce lo facciamo da noi qui.
    Ti dico la mia: non ho potuto partecipare di persona, stavolta (c’ero a Human Factor), e ho seguito lo streaming quando ne ho avuto la possibilità.
    Complessivamente sono soddisfatto, ritengo i temi trattati di importanza capitale nel nostro paese e in Europa, e penso che un partito serio di sinistra dovrebbe affrontarli quanto prima. L’invito alle forze politiche che potrebbero far parte del progetto è sempre aperto, e penso che l’apporto di forze come Verdi e Rifondazione Comunista siano molto importanti.
    Appunti negativi: il dubbio (seppur minoritario, a quanto ho visto) sulla posizione da tenere con il PD. E’ mia assoluta convinzione che i ponti col PD vanno tagliati senza tentennamenti, anche negli enti locali. Che io sappia, per Possibile di Civati è condizione imprescindibile, per esempio, quindi è importante, oltre che nel merito, anche per l’avvicinamento con le forze politiche che ancora non sono convinte. Purtroppo, sfogliando Commo, la nuova piattaforma messa in piedi per il progetto, devo constatare che c’è ancora una minoranza che ritiene possibili alleanze col PD, “decidendo caso per caso”. Ragazzi, non vi siete ancora convinti di cos’è il PD? La smettiamo con le ambiguità una volta per tutte, e per una volta seguiamo una linea seriamente e senza eccezioni? E io che pensavo che, dopo le primarie di Milano, non ci sarebbe stato alcun dubbio residuo sulla possibile alleanza col PD!
    Inoltre, ritengo IMPORTANTISSIMO il breve intervento della comica Francesca Fornaro, che si sostanzia in questo: noi sappiamo benissimo cosa va e cosa non va, ma non riusciamo a comunicarlo all’uomo della strada, che pure beneficierebbe di un governo di sinistra. E’ importante parlare con parole semplici alla gente, senza per questo annaquare la nostra proposta.
    E tu Francesco, che ne pensi?