Sei in: Home › Attualità › Notizie › Clima, rapporto Ocse: se non si cambia passo la temperatura crescerà tra i 3 e 6 gradi. Scotto: serve cambiare modello di sviluppo
Lunedì, 18 gennaio 2016

Clima, rapporto Ocse: se non si cambia passo la temperatura crescerà tra i 3 e 6 gradi. Scotto: serve cambiare modello di sviluppo

air pollution food security

Il cartello dei paesi industrializzati che per decenni ha cantato le lodi della crescita lancia l’allarme: la prospettiva di una quadruplicazione dell’economia nei prossimi 35 anni non è di per sé una buona notizia, sono le conseguenze di questa crescita che rischia di vanificare il tutto.

Il rapporto dell’Ocse infatti conferma che  “in assenza di un cambiamento di rotta, c’è di che preoccuparsi. Nei prossimi 35 anni la richiesta di energia aumenterà dell’80%. E, se saranno sempre i combustibili fossili a soddisfare l’85% della domanda trainata dai paesi emergenti, il degrado e l’erosione del nostro capitale naturale rischia di aggravarsi da qui al 2050 causando cambiamenti irreversibili che potrebbero mettere in pericolo i benefici ottenuti in due secoli di miglioramento della qualità della vita”.

I fenomeni estremi prodotti dal cambiamento climatico già in atto (crescita delle alluvioni, intensificazione della violenza delle piogge alternate a siccità più severe) saranno esasperati da un aumento del 50% delle emissioni serra causato in larga parte dal consumo dei combustibili fossili. La concentrazione di gas serra in atmosfera schizzerebbe a 650 parti per milione (la concentrazione di CO2 era a 280 parti per milione all’inizio dell’era industriale) e l’obiettivo di mantenere la temperatura entro un aumento massimo di 2 gradi verrebbe vanificato. Il termometro subirebbe una salita stimata tra 3 e 6 gradi, con conseguenze drammatiche su tutti gli ecosistemi.

«L’ultimo rapporto Ocse è allarmante. In particolare preoccupano le statistiche che riguardano le polveri sottili e lo smog nelle citta’, con previsioni di mortalita’ drammatiche se non si cambia. Nella lotta allo smog servono piu’ impegni e fatti concreti. In Italia il tema e’ stato affrontato in maniera approssimativa dal governo durante le festivita’ natalizie, ed oggi pare gia’ dimenticato». Lo afferma il capogruppo di Sinistra Italiana on. Arturo Scotto commentando il rapporto Ocse.

«Sinistra Italiana, prosegue Scotto, ha già posto al governo alcune proposte per favorire il trasporto pubblico locale, su cui non è stato preso alcun impegno. E’ necessario porre al centro dell’agenda politica la vivibilita’ e la sostenibilità delle nostre città, attraverso scelte concrete. Il tema, prosegue l’esponente di Sinistra Italiana, che non puo’ più essere derubricato ad oggetto di convegni molto “smart”, ma poco efficaci. L’Ocse mette in discussione il modello stesso di crescita e di sviluppo. Se si continua sulla strada dei combustibili fossili e della crescita sconsiderata delle nostre metropoli, il mondo e la salute dei cittadini saranno gravemente compromessi» conclude Scotto.

 

Commenti

  • francesco

    Sono decenni che si dibatte su questa materia .Dietro la montagna di chiacchiere che è stata prodotta, sopratutto ad opera dei potenti del globo, non è cambiato nulla.
    Anzi, la situazione è addirittura peggiorata.
    Il modello di sviluppo oggi predominante è conseguente al Modo di Produzione Capitalista (MPC) secondo la declinazione marxiana. E, gioco forza, genera sviluppismo, industrialismo, super-produzione di merci (anche inutili e letali) che hanno sempre meno “consumatori” per via della caduta del potere d’acquisto di salari e stipendi. Solo il commercio delle armi non conosce crisi.
    Questa tendenza deleteria non si può arrestare proponendo cure palliative all’interno del Sistema del Capitale, che per sua logica e natura può sopravvivere solo sfruttando gli esseri umani e distruggendo le risorse del Pianeta per il profitto dei rappresentanti della razza padrona.
    Sarà bene che la Sinistra si ponga il compito di lavorare per il superamento della società capitalista e dei suoi dogmi, secondo gli insegnamenti del marxismo e la coerenza dei Comunisti.
    Francesco, il primo.