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Venerdì, 18 aprile 2014

Da Chiamparino ci aspettiamo parole chiare sul diritto allo studio

Sostiene il consigliere Laus che la nuova legislatura regionale dovrebbe sottoporre l’Ente per il Diritto allo Studio a un drastico ripensamento, ben più incisivo della riduzione da 16 a 5 dei membri del Cda, appena approvata in Consiglio Regionale. Secondo Laus l’ente è una macchina dispendiosa che va semplicemente liquidata.

Forse Laus non sa che ogni Regione ha il suo ente per il diritto allo studio universitario sulla base di una legge nazionale; alcune regioni ne hanno più di uno, legato direttamente agli atenei, come ad esempio la Lombardia.

E’ paradossale che, di fronte allo scempio compiuto da Cota in materia di diritto allo studio, si pensi di danneggiare ulteriormente una realtà virtuosa come L’Edisu Piemonte. Il problema non è certo il costo della macchina, le cui spese di funzionamento sono bassissime, ma semmai la politica di sostanziale smantellamento del diritto allo studio portata avanti dalla Giunta Cota: i tagli dei finanziamenti all’EDiSU operati a partire dal 2011 hanno ridotto le borse di studio dal 100% al 30%, negando la possibilità di sostentamento, posti letto e servizio di ristorazione a circa 4mila studenti idonei degli atenei piemontesi. Dopo la riduzione degli stanziamenti, nel bilancio regionale per il diritto allo studio restano solo 9 milioni di euro, meno di quelli incassati attraverso il contributo versato dagli studenti stessi, che corrisponde a circa 13 milioni.

Ci auguriamo davvero che il Partito Democratico non voglia suggerire, per il programma della prossima Giunta, una proposta del genere. Noi, lo diciamo da tempo, chiediamo che si torni immediatamente al 100% delle borse di studio garantite a tutti gli studenti capaci e meritevoli e privi di mezzi, senza ricorrere a nessuna forma di prestito d’onore. Ci aspettiamo che il candidato Presidente Chiamparino ci dia delle rassicurazioni su questo punto, che riteniamo irrinunciabile.

 

Commenti

  • francesco

    A Ferrara come in Piemonte?
    La triste parabola di Sel.

    “Caro Nichi – scrive Fornaro sulla pagina facebook del presidente della Regione Puglia – so che verrai a Ferrara per la campagna elettorale delle amministrative. Forse non sai (ne siamo sicuri? n.d.r.) che la federazione provinciale del tuo partito sta in coalizione col PD e con una lista di centro con all’interno personaggi del PDL. Insomma, le larghe intese in salsa ferrarese a cui una parte del tuo partito ha dato l’appoggio. Io sono candidato sindaco per una lista unitaria composta da rifondazione, idv, pdci e un pezzo di Sel. Il mio capolista è un ragazzo di 26 anni del circolo cittadino uscito dal tuo partito in polemica con le scelte del provinciale. Ora – conclude Fornaro – vedi tu se vuoi dare l’avallo a questa operazione alquanto discutibile politicamente. Il candidato di “Valori di Sinistra” mette così il dito nella piaga all’interno di Sel i cui militanti, in occasione delle elezioni comunali, si comporteranno come separati in casa: da una parte (la maggioranza) chi sostiene Tagliani, dall’altra Valeria Rustici – che prima si è dimessa da coordinatrice comunale e poi ha esternato la sua contrarietà alle scelte del partito – e una minoranza di altri compagni del partito che incroceranno le braccia durante la campagna elettorale in segno di netta contrapposizione alla dirigenza provinciale. Altri ancora, una dozzina, hanno invece chiuso la loro esperienza con i vendoliani “. Segue altro…

    P.S. Sarà interessante seguire gli sviluppi.

  • massimo

    brava Monica, continua così. Chiedi a Chiamparino anche sul TAV, altro punto per SEL irrinunciabile, vero, come per Fassino a Torino ? Sempre dopo aver già fatto l’accordo. Leggo che anche a Ferrara…. io penso che dopo il 25 maggio ci saranno riposizionamenti in tutte le forze della sx, comprese trasmigrazioni di poltrone oggi negate.
    Come Syriza in Grecia: mai più con il pd – pasok, La credibilità in politica se non ce l’hai non te la regala nessuno: Grillo sfonda anche a sx proprio per questo.