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Venerdì, 15 gennaio 2016

Dal Pd con Giachetti scelta che divide

campidoglio

I tempi e i modi con cui il Pd sceglie Giachetti come candidato sindaco per Roma negano tutti gli appelli per unire il centrosinistra e perfino le primarie sembrano sempre più un esercizio retorico per legittimare le decisioni di Renzi.
Noi siamo convinti che il popolo di centrosinistra a Roma dopo aver visto tradite prima le primarie poi il voto con la cacciata notarile di Marino vuole ora confrontarsi sui problemi e le soluzioni per la città . Noi siamo pronti a dialogare a partire dalle proposte per il futuro di Roma avanzate da Fassina e che discuteremo anche nell iniziative di ascolto che ci saranno domenica prossima.

Commenti

  • francesco

    “Tempi e modi” inopportuni…ma Giacchetti ti piace?
    Dai, su! Tutti sanno che sei pronto a calare le braghe in cambio di qualche cadrega, come quando hai cambiato casacca abbandonando i Verdi per buttarti con Sel.

  • alberto ferrari

    Francamente non capisco. Giacchetti, PD, si è detto disponibile a concorrere a sindaco di Roma. A Sel, dovrebbe solo interessare se la disponibilità di Giacchetti viene data all’interno di una coalizione di centrosinistra e da attuarsi con le Primarie, o no. Tralascio il secondo caso che apre uno scenario totalmente diverso, ma nel primo caso sarà bene che Sel ( chi per esso) cominci rapidamente a cercare una propria candidatura per evitare di fare la fine di Milano dove i candidati alle primarie sono tutti del PD e Sel, anziché partecipare pienamente delle primarie – e della messa in campo ancora di una alleanza di centrosinistra – con un proprio candidato ( ha pur sempre nella giunta Pisapia propri Assessori) limita la propria azione politica a cercare di sparigliare le carte in casa altrui. Cosa che non mi pare proprio una grande strategia.

  • francesco

    A Milano tutti e tre i candidati di “centrosinistra” (Sala, Balzani, Majorino) hanno pezzi di Sel (Sinistra Italiana) al loro seguito. È l’evoluzione della tattica andreottiana dei “due fornì”. In questo caso ce ne sono tre: non si sa mai, meglio evitare che possa scappare di mano qualche cadrega…

  • francesco

    Premesso che a mio avviso SEL dovrebbe compiere una scelta di campo, ovvero se stare dentro o fuori dal “recinto” del “cebtrosinistra” per i prossimi 4-5 anni e tenere dritta la barra anzichè andare in un ordine così sparso che a confronto un bipolare sembra una persona di una coerenza cristallina, mi permetto di commentare l’intervento di Cento dal punto d vista della logica politica, a mio avviso assente e che dimostra la davvero mediocre qualità (politica e non certamente umana) della sua classe dirigente.
    Cento afferma che “I tempi e i modi con cui il Pd sceglie Giachetti come candidato sindaco
    per Roma negano tutti gli appelli per unire il centrosinistra” eprimend con ciò la convinzione che sia la modalità di presentazione della candidatura che rende sostanzialmente impraticabile l’accordo con il PD. Ora è evidente che di ragioni programmatiche per non accordarsi con il PD ce ne sono ad iosa ma tra queste non c’è certo la volontà del PD di proporre un proprio candidato alle primarie. Dire, come sostiene Cento che così “le primarie sembrano sempre più un esercizio retorico per legittimare le decisioni di Renzi” è semplicemente assurdo sia da un punto di vista logico (se una coalizione è formata da più partiti e si scelgono le primarie per individuare il candidato a Sindaco è evidente che ogni partito presenterà un suo candidato) che politico (ciè si vorrebbe, è questo che tra le righe Cento dice, con un consenso del 3-4% dettare il nome del Sindaco ad un partito che raccoglie un consenso pari a 10 volte tanto). Centro indirettamente sostiene che si dovrebbe prima individuare un nome condiviso tra pochi e poi eventualmente fare le primarie altrimenti meglio di no. Come dire che gli elettori della coalizione contano meno di zero. Se fare o meno un’alleanza con il PD lo determina la visione di fondo che unisce o divide i due partiti e non altro (anche la storia dei programmi è poco più che una barzelletta/folia di fico, o si hanno idee di fondo condivise o non le si hanno, il resto è solo la conseguenza naturale di ciò) e su questo SEL balbetta e non sa cosa dire, perchè vorrebbe governare (con i benefici che ne conseguono) ma non sporcarsi le mani in alcun modo (e dato che il PD non è certo immacolato, a stare con lui le mani proprio pulite non restano). Le due cose non sono coniugabili e non dipende dal fatto che ci sia Renzi o meno alla guida del PD (qualunque sia il giudizio che si può avere di lui) ma dalla complessità e contraddittorietà del reale. A governare ci si sporca sempre le mani (anche quando si è animati solo da buone intenzioni; vedi alla voce M5S Quarto e Livorno) e pensare di governare i giorni pari e stare all’opposizione i giorni dispari risolva il problema è la più grossa cavolata che si possa immaginare (e temo che invece sia la più profonda convinzione della dirigenza atuale di SEL), come se l’esperienza di Rifondazione non avesse insegnato niente ma proprio niente. Centro e SEL, fate un favore a voi stessi e crescete; la vostra adolescenza (fisica e politica) è finita da un pezzo anche se (a quanto pare) non ve ne siete ancora resi conto.
    Francesco l’altro

  • francesco

    ROMA INGRATA
    (E le IDI di…Nichi)

    Intinto del suo vezzo
    Emerge dal letargo
    E s’imbatte nell’embargo
    Alle Terre di Mezzo
    Del suo Campo Largo
    A mordere gli effetti
    Del perfido Giachetti…

    Francesco, il primo.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Condivido tutti i commenti finora espressi su questa pagina, e non posso far altro che ribadire quanto ho già affermato più volte: basta, basta, basta con questo PD. A Roma, a Milano, dovunque: basta! Aggiungo: sono convinto che gli elettori di Sel, come me, ne hanno fin sopra i capelli di questo PD. Se ci si ostina a sostenerlo (non è che quello dei comuni è un altro PD, è la stessa cloaca che c’è in parlamento), si costringerà gli elettori a votare qualcun’altro, che li rappresenta di più. La prospettiva quindi non è nemmeno fare gli utili idioti, ma sparire proprio. Penso che sarebbe un peccato, viste le energie spese e la buona volontà che si sta mettendo in questo progetto di sinistra nazionale. Non buttiamo tutto alle ortiche, lasciando agli italiani la scelta fra tre destre.

  • francesco

    Filastrocca del giro…tonto…

    Un bel giorno, tal Marino,
    Che fu Re capitolino
    Affrancato dallo scorno
    Per l’indecorosa resa
    Ingarbuglia la Contesa
    Per salire in Campidoglio
    Senza frode e senza imbroglio
    Con l’unzione di Bergoglio .
    Ma si trova impantanato
    Nella disputa di quelli
    Che l’avevano incensato
    Con il vino dei Castelli
    Sprigionando gran “Ciroma”
    Conferendogli la Stola
    Dell’ottavo Re di Roma
    E lo scettro del comando
    Con l’avallo maramaldo
    Di Smeriglio e di Peciola.
    Ora Sel è ferma al guado
    In eterna confusione
    Nell’attesa che il “Quo Vado”
    Si tramuti in perdizione.

    Francesco,il primo.