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Martedì, 1 aprile 2014

E’ ora di dire Basta. Liberiamoci dagli OGM

pannocchia-ogm

Ci risiamo, quella che si pensava fosse ormai una pagina chiusa ed archiviata rischia di riaprirsi all’improvviso. Parliamo di Ogm e del fatto che il 9 di Aprile il Tar del Lazio dovrà pronunciarsi sul ricorso di un agricoltore che ha seminato, sfidando nel 2010 il vuoto normativo, il mais Mon810, della Monsanto. Una sentenza che potrebbe riaprire lo scontro sulla legittimità della coltivazione Ogm in Italia fermata da un decreto interministeriale tra i ministeri di salute, agricoltura e ambiente nel Luglio del 2013. Cos’è il Mon810? Non è altro che un evento transgenico che all’interno del genoma del mais ha iniettato una tossina (Cry 1Ab ) in grado di uccidere i parassiti della pianta e quindi tendenzialmente di non subire consistenti perdite di raccolto. Il ragionamento ecologico però dimostra che questo è vero in parte e soprattutto può avvenire esclusivamente a danno dell’ambiente circostante inondandolo di una tossina attiva sempre e non solo quando e se l’infestazione è in corso. Questa tossina rischia di colpire soprattutto specie utili all’ecosistema come i predatori degli stessi insetti infestanti e alterare definitivamente il delicato equilibrio naturale.

L’iter autorizzativo di questo mais, come ci ricorda Greenpeace in un approfondimento sul Mon810 del 2013, è iniziato nel 1998 e con il passare degli anni ha avuto un rinnovo delle autorizzazioni con un parere favorevole della EFSA, l’autorità europea per la sicurezza alimentare che però nel 2010 sulla valutazione di un altro mais, il mais Bt11, con problematiche assolutamente simili a quelle del Mon810 ha confermato l’allarme delle associazioni ambientaliste e degli agricoltori. In sostanza l’EFSA nota sul Bt11:

– l’insorgenza di resistenza alla tossina Cry1Ab nelle specie bersaglio (con la conseguenza di un maggior uso di pesticidi e quindi con un impatto ambientale non irrilevante)

– la riduzione di specie di farfalle che non solo non sono parassiti del mais, ma sono anche, in alcuni casi, specie protette: queste farfalle (o meglio i loro bruchi) sono esposti al polline “contaminato” dalla tossina Bt che si deposita sulle piante che le ospitano.

Due mais simili, due valutazioni di rischio abbastanza diverse.

Sul piano politico si è mosso molto negli ultimi giorni, la regione Friuli Venezia Giulia ha approvato la legge d’iniziativa della Giunta che detta regole «di carattere urgente e temporaneo» in materia di Ogm. In pratica uno stop di 12 mesi che si propone di impedire la prossima semina anche nel caso in cui alcuni imprenditori agricoli del Friuli Venezia Giulia dovessero vincere il ricorso, presentato al Tar del Lazio contro il decreto interministeriale che ha vietato a tutto il 2014 la coltivazione in Italia del mais Ogm “Mon810”.

Non solo questi provvedimenti istituzionali, contro gli OGM da mesi si muovono con forza, rabbia e determinazione anche i movimenti dai centri sociali del nord, dell’Emilia e delle Marche alle associazioni e singoli contadini e contadine per un’altra agricoltura. Il primo appuntamento è stato sotto la sede dell’EFSA a Parma finito con una forte repressione da parte delle forze dell’ordine nei confronti dei manifestanti. Nei giorni scorsi i movimenti hanno continuato nell’azione di protesta seminando a Vivaro i campi che dovranno accogliere il Mon810 con la Canapa.

Da questi momenti di conflitto vogliamo partire per riaprire una riflessione ampia e un fronte largo di opposizione all’irruzione degli ogm nella nostra agricoltura e nel tessuto vivo dei nostri territori. I nostri modelli rimangono radicalmente alternativi e antagonisti alla macchina economica dei produttori di Ogm, immaginiamo e realizziamo nei progetti che attraversano tutta Italia, dalla Terra Trema alle Eno-dissidenze, un’agricoltura che non è elemento residuale di una società passata ma sostanza innovativa e creativa di un’economia presente e futura fatta con i saperi e con le mani, che si riappropria dei casolari ora abbandonati così come dei ritagli di terra delle metropoli cementificate.

Questo è solo l’inizio, i movimenti e le associazioni incrementeranno le lotte per non permettere che le multinazionali degli Ogm riescano a insidiare e invadere i nostri terreni. Faremo in modo che anche l’appuntamento di Expo2015 con tema l’alimentazione non diventi un ottimo pretesto per giustificare chi devasta e fa profitto indiscriminato su terreni già sofferenti ne legittimeremo queste tecniche agricole che mettono a rischio il diritto alla salute e la tutela dell’equilibrio naturale.

Contro gli Ogm si moltiplicheranno le giornate di mobilitazione, verso e oltre la sentenza del Tar del Lazio del 9 aprile per continuare a credere nell’agricoltura contadina, naturale e biologica libera da prodotti che non si limitano solo ad essere manipolati e snaturati, ma creano una preoccupante tendenza economica che renderebbe il modello OGM l’unico modello agricolo industriale, cancellando le biodiversità, e con esse il principio stesso di sovranità alimentare.

Cesare Roseti, Fabio Bertoni
AltraAgorà – Rete Tilt

 

Commenti

  • Piero

    troppe inesattezze e non è la prima volta
    troppe affermazioni non suffragate da argomenti
    per esempio il Bacillus Thuringiensis è utilizzato ampiamente in agricoltura biologica spargendolo con mezzi aerei, non si dirà che colpisce solo negli appezzamenti interessati!

    vorrei che il mio partito affrontasse questo tema con spirito laico e su basi scientifiche, magari coinvolgendo tante/i compagne/i che hanno competenze in merito

  • Cesare

    Ci dispiace se abbiamo affrontato la questione scientifica con qualche inesattezza e con superficialità ma ci premeva essenzialmente esprimere solidarietà politica e vicinanza ai movimenti del nord est e ai piccoli agricoltori in lotta contro la Monsanto in questi giorni.
    Siamo sicuri che Sel affronterà il discorso molto meglio di quanto abbiamo fatto noi e lo farà coinvolgendo competenze e con spirito laico.

  • ogeid3

    Quest’anno scadrà il brevetto Monsanto sul mais BT, assisteremo all’esplosione dell’offerta del mais in questione, non sarebbe il caso di affrontare la questione in modo laico e senza guerre di religione? Gli agricoltori già hanno decretato il successo di questa tecnologia, infischiandosene dei brevetti (Argentina) e dei divieti (Brasile), sono 20 anni che si coltivano e sarebbe ora che alle nostre Università sia restutita la possibilità reale di fare ricerca in questo campo, avendo di fatto lasciato l’esclusiva ai privati. Grazie dello spazio concesso Diego Leva

  • Piero

    un mio commento di ieri non è passato
    c’è un motivo?
    grazie

  • U Sei Qua

    Magari dovreste cambiare letture. Vandana Shiva, Capanna, e tanti altri non hanno le competenze necessarie per parlare di questi argomenti. Nel frattempo, continuate a perdere voti tra chi ha una formazione tecnico-scientifica.

  • Cesare

    La politica e le lotte vanno oltre la sola tecnica (almeno per noi).

  • U Sei Qua

    Vero. Anche il mio voto vola oltre SEL, sperando di atterrare in un partito che non demonizza la scienza.

  • emmeerre

    (il mio commento di ieri non è passato, spero che dipenda solo dal link a Youtube che avevo messo… ci riprovo)
    ====================================

    “La politica e le lotte vanno oltre la sola tecnica”?

    Ma dite sul serio? State esplicitamente dicendo che per puro interesse politico siete disposti a ignorare i fatti (la sola tecnica!) e raccontare balle spacciandole per vere? Pensavo fosse il sistema di Berlusconi, non di SEL…

    Poi dovreste spiegare come si fa a definire “azione di protesta” l’aggressione fascista a un privato cittadino che si trova in casa sua, con danneggiamento del terreno, lancio di fumogeni e imbrattamento dei muri di casa.

    Se una cosa del genere l’avessero fatta a una sede di SEL l’avreste chiamata “azione di protesta”?

    Guardate il video girato dai dimostranti, cosa li distingue dalle squadracce fasciste che (forse) voi disprezzate?
    (cercate su Youtube “30.03.14 Vivaro Azione NoOgm”)

    Se cercate il voto degli ignoranti arrivate tardi, se li è già presi tutti Grillo…
    Intanto il voto di quelli in grado di ragionare senza lo spauracchio della
    Kattiva Monsanto (!!11!!!) li avete persi, a cominciare dal mio.

    Addio e grazie per tutto il MON810
    MR

  • U Sei Qua

    Emmeerre, chi ti paga? Sikuramente la Kasta dei rettiliani Monsanto :) Con Beppe e SEL fino all`a vittoria !!11!!

  • Piero

    Compagni, non cadiamo anche qui nel vezzo di alzare la voce e lanciare anatemi.
    U Sei Qua: perché non argomenti quello che affermi?
    In generale: speriamo che il partito si accorga di quanti hanno argomenti e non slogan su questo argomenti.

  • Piero

    U Sei Qua
    ritiro tutto, non avevo letto bene quindi non ho colto l’ironia
    deplorevole, mi scuso

  • Alessandro Mattedi

    Vi prego di informarvi correttamente su cosa realmente sia il Mon810 e quali siano i veri rischi dal suo uso, invece di dare credito alla propaganda anti-ogm.

  • L’anicetta

    Non devono informarsi e non danno credito a nessuno, si limitano a cercare il consenso popolare a scopo elettorale. Non potrebbe fregargliene di meno degli OGM.

  • Matteo Felici

    Io credo sia in corso una vera e propria demonizzazione degli OGM, che non si riducono alle coltivazioni di piante, ma si espandono a funghi e batteri OGM oltre ad animali OGM. Pensate alle possibilità: l’uso nella medicina (trapianti di organi intra-specie) o per il sociale (possibilità di piantagioni anche in zone aride, diminuzione/eliminazione dell’utilizzo di pesticidi e insetticidi, che tanto naturali non mi sembrano).
    Non bisognerebbe avere paura del nuovo solo perché “nuovo” e “diverso”, soprattutto da un partito progressista come dovrebbe essere SEL. Sono d’accordissimo con chi chiede controlli e studi approfonditi prima dell’utilizzo (e ci mancherebbe), ma l’annullamento degli studi (com’è già successo in Italia, dove un terreno utilizzato da ricercatori è stato SMANTELLATO con le ruspe) ci porta indietro, non avanti.