E se SEL rivedesse le sue forme organizzative?
Le recenti vicissitudini che hanno coinvolto Sinistra Ecologia e Libertà generano in me una necessaria riflessione.
Perché, in uno stesso Partito, dunque in uno stesso contenitore possono vivere così diversificate anime e divergenti modi di intendere l’agire politico?
Premesso che la differenza è una forza e che non auspico per SEL un futuro fatto di omologazione e appiattimento intellettuali, quello che mi chiedo si riferisce solo ed esclusivamente alle modalità personali di vivere la Politica.
Cerco di analizzare gli accaduti con gli strumenti euristici che mi appartengono: SEL, come qualsivoglia Partito politico, è a tutti gli effetti accomunabile nella sua struttura ad un’Impresa altresì definita Organizzazione.
Quest’ultima può avere diverse configurazioni organizzative e può essere gestita nei modi più disparati ma, nell’attuale Società definita della Conoscenza, essa è sempre una Learning Organization (Organizzazione che apprende).
Mi permetto di dire che i problemi in e di SEL nascono proprio dalla sua struttura: esso è gestito in modo tradizionalmente verticistico/piramidale – struttura tipica della Chiesa, delle Organizzazioni Militari e dei Partiti politici – che concentra i suoi poteri al vertice e tiene in modo controproducente i livelli più bassi lontani dalla regia politica.
Tale gestione rema contro la stessa prosperità politica del Partito poiché, limitando la partecipazione, corrode l’appartenenza; strategia ancora più pericolosa perché rivolta ad adulti. Questi ultimi, nella maggior parte dei casi, sono spinti al cambiamento da una motivazione estrinseca ovvero proveniente dall’esterno. L’adulto cambia lavoro, famiglia, credo, idea perché ne riconosce una palese utilità (a differenza dei bambini che sono spinti al cambiamento da una motivazione intrinseca ossia la volontà di apprendere, conoscere e ampliare le proprie mappe mentali).
Letta così, i conti tornano perché è evidente che in SEL convivevano due anime:
1.quanti hanno lasciato questo Partito lo hanno fatto perché spinti dalla volontà di cambiamento utilitaristica, volta al raggiungimento di una qualche presunta utilità personale;
2.quanti trovano il proprio tornaconto utilitaristico nel semplice agire politico volto all’accrescimento del benessere collettivo.
Allo stato attuale, per rinsaldare quanto rimasto e tentare di accrescere il proprio consenso elettorale, ritengo sia necessaria, in prima battuta, una sferzata organizzativa.
È necessario quanto prima abbandonare la tradizionale struttura piramidale per abbracciare la più moderna ed inclusiva struttura reticolare per processi.
In tal modo SEL diverrebbe un gruppo poco gerarchizzato e molto partecipato, all’interno di cui ogni decisione è veramente consensuale. In tale struttura organizzativa, infatti, le diverse Assemblee (Nazionale, Regionale e Provinciale) sarebbero gli anelli del Coordinamento generale che avviene attraverso anelli intermedi (Coordinamenti territoriali e Circoli). Coordinamenti territoriali e Circoli, dunque, parteciperebbero all’intera sequenza di attività: dall’ideazione di azioni, alla scelta di strategie politiche, passando per l’organizzazione di iniziative ed eventi politici, divenendone totalmente e pienamente responsabili.
Mutuando termini organizzativi, si potrebbe dire che ogni anello – sia del Coordinamento Generale (Assemblea Nazionale, Regionale e Provinciale) che della base territoriale (Coordinamenti territoriali e Circoli) – sarebbe coinvolto nei, cosìddetti, processi di management (analisi e pianificazione strategica; formulazione delle alternative politiche e processi comunicativi).
Anche se può sembrare nodoso coinvolgere tutti, oggi è più fattibile che mai grazie al buon uso delle risorse informatiche (facebook, piattaforme on line, mailinglist ecc. ecc.).
Oltretutto, SEL non può e non deve, soprattutto ora, rinunciare alla formazione politica delle sue giovani generazioni che la rivendicano! Quando i giovani chiedono formazione è un delitto democratico tapparsi le orecchie e non trovare i modi per erogarla loro! Soprattutto in un momento in cui è necessaria una reale rigenerazione del e nel Partito.
Per concludere, grazie alla struttura reticolare per processi, SEL diverrebbe a tutti gli effetti una Organizzazione che apprende perché si alimenterebbe del vero contributo intellettuale di tutti i suoi membri, poiché la conoscenza della organizzazione non è solo la somma delle singole intelligenze, è qualcosa di più, è lo scambio delle stesse che, necessariamente, produce nuova conoscenza politica.
Eleonora Napolitano, Circolo di Pomezia e Componente dell’Assemblea Area Metropolitana di Roma.
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