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Mercoledì, 2 marzo 2016

Editoria, grazie a Sinistra italiana testo migliorato per questo votiamo si

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Abbiamo votato a favore della legge sull’editoria perché grazie al nostro impegno il testo è stato migliorato rispetto a quello di partenza. Miglioramenti ci sono stati sul piano delle tutele dei lavoratori e delle lavoratrici con obbligo di applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro come criterio di accesso ai contributi, sul piano delle risorse, ora più certe grazie al recepimento della nostra proposta di contributo di solidarietà.

Il testo è stato migliorato anche nella parte che riguarda la rete di vendita con maggiori paletti per le edicole, il terminale più fragile, che potranno vedersi garantire una migliore parità di trattamento. I soggetti di riferimento di questa legge sono i piccoli editori e non più quelli che dipendono da gruppi finanziari o da quotazioni in borsa. Per questo è importante che ci sia un fondo certo e costante, che garantisca una pianificazione continua in favore delle realtà più piccole.

*componente della commissione Cultura e vicepresidente del Gruppo Sinistra Italiana a Montecitorio

Commenti

  • alfa, ☭ ✪ che sbaglia

    Perché sulla decisione di Sel Milano di andare col PD, l’articolo è senza possibilità di commento? 😀

  • Gemma

    Perché sulla decisione di SEL Milano di andare con il PD non possiamo commentare? Paura di troppi commenti contrari? Fateci esprimere

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Leggo di là che Sel Milano ha completato il capolavoro cominciato da Pisapia, sostenendo l’amico della Moratti. Io capisco che sfilarsi dopo le primarie sarebbe stata una figura barbina (non era meglio non farle direttamente? o perlomeno non portare 2 candidati, visto che in quel caso si sarebbero vinte?), ma sostenere costui? Ma scherziamo? E il bello è che si scrive “il rischio che la destra riprenda il governo di Milano è tutt’altro che sventato” “l’obiettivo di battere di nuovo il centrodestra che questa volta si nasconde dietro il volto di Parisi.” ecc. Ma non lo capite che la destra è Sala? Berlusconi stesso ha detto che sarebbe stato un ottimo candidato per il centrodestra, e i suoi rapporti con Moratti sono noti.
    Bravi, ora il suicidio è completo: dopo aver eletto un sindaco di Sel, a Milano Sel non avrà più il becco di un elettore. Complimenti!

  • francesco

    Approffito anch’io di questo spazio per commentare la notizia dell’accordo con il PD a Milano visto che non è possibile farlo a commento della notizia stessa (ed è un errore grave che vi siano notizie su questo sito che non possono essere commentate).
    Al di là del giudizio che ciascuno di noi ha del PD (sostanzialmente critico ma con accenti diversi), mi chiedo se vi sia una visione chiara da parte della dirigenza (il minuscolo è voluto) di SEL?
    Se, come spesso essa si esprime (a partire dal Coordinatore Fratoianni), ritiene che il PD sia oramai un partito conservatore con il quale noi non abbiamo niente in comune perchè allearsi (ed a suo tempo aver partecipato alle primarie) con esso a Milano (e più in generale a livello locale)? Tra l’altro nel caso specifico (Milano) il candidato presentato alle primarie dal PD non si poteva certo considerare particolarmente progressista (anche se trovo sbagliato edichettarlo tut-court per essere stato il City Manager dell’Amministrazione a guida Moratti). Perchè due piedi in due staffe? Il PD è sostanzialmente omogeneo ad ogni livello e che la direzione di un partito su una materia così importante, direi centrale data la frammentazione politica del panorama italiano, quale quella delle alleanze possa essere condizionata da semplici sfumature (che sono poco più che una foglia di fico). Qualunque sia la direzione scelta questa deve essere ben ponderata e poi assunta per il medio periodo. Con o contro il PD ma non in mezzo al guado come adesso. Purtroppo temo di non andare così lontano dalla verità quando affermo che la dirigenza di SEL non ha una visione strategica e che la contrapposizione nazionale al PD sia solo di facciata e dovuta a ragioni di potere interne a SEL. Dovute cioè alla volontà di mantenere il potere da parte della sua attuale dirigenza anzichè cedere ad una nuova classe dirigente, come sarebbe naturale, dopo aver fallito puntando tutto sul cavallo perdente (l’ex segretario PD Bersani). Se vogliamo accontentarci di questa pseudo svolta “di lotta” facciamolo pure, ma se non facciamo una scelta di fondo sullo stare o meno nel perimetro di centrosinistra (entrambe le scelte hanno la loro ragione e dignità) e continuiamo con questo triste teatrino fatto di ambiguità e scelte schizzofreniche (spariamo a zero su una legge imperfetta ma decente come quella sulle unioni civili dicendo che il PD è il male assoluto ma poi sosteniamo Sala a Milano) perderemo ulteriori consensi sia dal versante di chi è aperto al dialogo che da quello di chi è fermamente (con le sue ragioni) contrario. Chi ha adesso in mano SEL (ed il suo padre nobile Vendola) hanno fallito, si facciano definitivamente e senza ambiguità da parte cedendo la mano a nuove leve se davvero hanno a cuore le sorti del partito e non siano invece interessati a spremerlo (e poi gettarlo) come un limone pur di tenersi per se ogni eventuale succo (in termini di potere e indennità retribuite). Francesco l’altro

  • Gemma

    Concordo. Nel Veneto Sel ha appoggiato alle regionali la candidatura del PD con lo spauracchio che altrimenti vinceva la destra di Salvini. Risultato: ha visto la destra, Sel ha preso pochissimi voti, nessun consigliere e ha perso consensi. Sala a Milano è la destra , smettetela di stare in mezzo, smettetela di non decidere. Così non si costruisce niente e rendete incomprensibili le bellissime battaglie che Sel fa al Senato. Non è voglia di vetero- comunismo o isolamento da duri e puri, è semplicemente voglia di chiarezza nel costruire una possibilità a sinistra che voglia governare mantenendo la propria identità.
    L incoerenza non premia .