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Lunedì, 21 luglio 2014

Elezioni regionali. SEL va oltre SEL: Prima le idee, dopo i nomi. Col PD confronto programmatico ineludibile

L’assemblea regionale di Sel Emilia-Romagna si è conclusa con l’approvazione di un documento votato all’unanimità da tutti i suoi componenti: esito in sé prezioso, dopo le fibrillazioni degli ultimi mesi. All’ordine del giorno le elezioni anticipate in Regione, dopo le dimissioni di Vasco Errani. Il bilancio dell’esperienza di governo, pur nel complesso positivo, è costellato di luci e ombre.

Sulle elezioni regionali del prossimo autunno, la scelta è quanto mai netta: le idee, prima dei nomi; la condivisione dei programmi, prima delle appartenenze e delle alleanze. Su questa base, Sel intende lanciare un’iniziativa politica unitaria che spezzi argini ed identità precostituite, proponendo a tutte le forze politiche e sociali della sinistra – dalle esperienze civiche alle forze che hanno animato la lista l’Altra Europa con Tsipras, che proprio a Bologna ha trovato uno dei suoi picchi di consenso, dall’associazionismo diffuso al mondo sindacale – di partecipare alla costruzione di un comune progetto di cambiamento per l’Emilia Romagna: un progetto di governo della regione che la renda più ecosostenibile e più attenta al contrasto alle diseguaglianze sociali, a partire dall’intervento sui temi strategici dell’ambiente, della cultura, della scuola e del lavoro.

Il progetto di una Regione dei diritti, che sia esempio e avanguardia civile e sociale, non solo in Italia ma anche in Europa. In quest’ottica, Sel considera ineludibile un confronto serrato e di merito con il Partito Democratico. Solo dall’esito di tale confronto potranno scaturire scelte mature e motivate su alleanze e coalizioni, anche affidando valutazioni di ultima istanza a cittadini ed elettori, nell’ambito di un’ampia e democratica consultazione; nella medesima prospettiva andrebbero, peraltro, intese eventuali elezioni primarie aperte le quali, all’oggi, rischiano invece di apparire come un modo per assottigliare un’assai fitta concorrenza in casa PD. Le profonde innovazioni di metodo sin qui riassunte rappresentano, per Sel, un terreno di ricerca e sperimentazione anche sul piano delle forme della politica, finalizzato a rinsaldare il legame tra politica e cittadinanza.

Per Sel è, infatti, da assumere, specie sul piano politico, la preziosa riflessione dei più vitali segmenti del mondo sindacale e intellettuale, che rintraccia nella democrazia il solo strumento in grado di rivitalizzare i gangli fondamentali del progetto disegnato dai padri costituenti, tanto a livello istituzionale quanto al livello delle formazioni sociali e dei corpi intermedi.

 

*Coordinatrice regionale SEL

Commenti

  • Guido Conti

    Questo approccio mi convince, la sua praticabilità spero non sia osteggiata, o se lo sarà che sia leale, da chi persegue la tecnica del non esiste sinistra nel campo del centro sinistra che non sia il PD….
    Divenire la regione meno diseguale e con meno iniquità d’Italia come esito di un processo neo culturale che viene prima della politica e dell’amministrazione….
    Una seria alternativa al circo mediatico tutto piegato a cancellare la politica dal dibattito per risaltare l’autoreferenzialità dei cognomi e della tradizione…..
    Per poter decidere e incidere attivamente e con continuità in questa dimensione politica e sociale, che a mio parere rimane il motivo centrale della funzione di SEL…..
    Un saluto speranzoso!