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Venerdì, 28 novembre 2014

Governo dei record. Dati Istat impietosi, ma il ministro si dice ottimista e ignora i 2 milioni di contratti interrotti

lavoro

Questo è il governo dei record. Disoccupazione al 13,2%. Disoccupazione giovanile al 43,3%. Le persone senza lavoro sono cresciute di 286 mila unità in 12 mesi, Il record dal 1977. Nel frattempo, il Ministero del Lavoro mostra ottimismo perchè secondo i suoi dati, c’è un aumento dei contratti a tempo indeterminato del 7% rispetto all’anno prima.

Non mette in evidenza però che il 70% dei nuovi contratti sono a tempo determinato (quindi precari) e non si spaventa per il numero dei contratti di lavoro interrotti: 2 milioni e mezzo.

Il Ministro del Lavoro tenta di indorare la pillola e di provare un po’ goffamente a soffocare il rumore dell’aumento continuo e incontrollato della disoccupazione. Ma i numeri ci dicono con chiarezza che la ricetta del governo non funziona, che il decreto Poletti ha solo aumentato i contratti precari, non i posti di lavoro.

Per dare lavoro  c’e’ bisogno di investimenti e di una politica industriale concreta, che tracci una rotta e che guardi al lavoro come elemento imprescindibile per la produzione della ricchezza condivisa.

 

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