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Domenica, 20 settembre 2015

Grecia vince Syriza. Alexis Tsipras: «E’ una grande vittoria del nostro popolo, che ci ha dato mandato di lottare dentro e fuori il nostro Paese». Sel: vince la speranza di chiudere una stagione e aprirne un’altra

tsipra

«Vince Syriza in Grecia, ancora. Vince la possibilità e la speranza di chiudere una stagione e di aprirne una diversa. C’è da organizzare la risposta di tutta la Sinistra europea all’Europa dei tecnocrati». E’ questo il primo commento di Nicola Fratoianni su Facebook sulla vittoria si Alexis Tsipras in Grecia. Anche Nichi Vendola commenta la vittoria su twitter: “Grecia, vince la sinistra che non si arrende ai Signori dell’austerity. Vince la sinistra che non fugge nella testimonianza. Grazie Tsipras”.

Alexis Tsipras ha vinto ancora, ed è stata la sua vittoria più  difficile e forse per questo quella dal sapore più dolce. Syriza, lievemente favorita alla vigilia ma sulla quale pesava la disillusione di molti elettori e l’aggravarsi dell’incertezza politica ed economica, si è aggiudicata uno straordinario 35,5% dei voti e 145 seggi, mentre gli ex alleati di governo nazionalisti ‘Greci Indipendenti’ avrebbero il 3,7% e 10 seggi. I due, si è saputo subito dopo le indicazioni sul vincitore, riproporranno la stessa alleanza di governo nata a gennaio forti di una maggioranza di 155 seggi su 300.

L’affluenza ai seggi è calata notevolmente (e su questo pesa la disillusione  di molti), ma ad oltre metàè dello scrutinio ufficiale, sembra essersi attestata sopra il 55%. In un solo colpo, il leader della sinistra, che dopo le sue dimissioni ad agosto aveva visto i suoi consensi sgretolarsi nei sondaggi, ha dunque respinto l’assalto dei conservatori di Nea Dimokratia (che si fermano al 28%), ha visto i suoi ex compagni ‘ribelli’ di partito di Unità Popolare fallire nel loro intento di entrare in Parlamento, ed ora si prepara a governare di nuovo la Grecia, con la promessa di mitigare l’austerità contenuta del memorandum per le classi meno abbienti e tenere i riflettori accesi sulla madre di tutte le sue battaglie: la rinegoziazione del debito greco. Diventano dunque inutili le sirene dei piccoli partiti socialdemocratici Pasok e Potami che speravano di essere decisivi per una nuova maggioranza.

Unica macchia sulla gioia della sinistra di Syriza, l’ennesimo exploit dei neonazisti di Alba Dorata (soprattutto tra i disoccupati), che secondo le proiezioni non solo si confermano terzo partito ma aumentano i loro consensi fino al 7,1%. «Ci aspetta una strada di duro lavoro e lotta», ha cinguettato Tsipras su Twitter non appena sono passati i primi dati che certificavano la sua vittoria. E a lui sono arrivati subito i complimenti del leader di Nea Dimokratia Vangelis Meimarakis: “Congratulazioni a Tsipras – ha detto -. Ora puo’ fare il governo che crede. Io voglio ringraziare chi ha lavorato con noi in queste elezioni. Pensavano fossimo finiti, invece siamo ancora qui, e forti”. Alla notizia delle proiezioni che confermavano il dato già largamente positivo degli exit poll, è esplosa la gioia tra i supporter di Syriza radunati nella piazza Klathmonos, nel centro di Atene. Tra le bandiere anche quella degli italiani di ‘L’Altra Europa con Tsipras’. La festa, come nelle scorse vittorie di gennaio e al referendum di luglio, andra’ avanti tutta la notte

«E’ una grande vittoria del nostro popolo, che ci ha dato mandato di lottare dentro e fuori il nostro Paese. Continueremo la lotta cominciata sette mesi fa». Le parole di Alexis Tsipras ad Atene, in una piazza gremita di folla. «Il popolo greco è sinonimo di lotta e dignità. Questo è un mandato per i prossimi 4 anni».

«Syriza ha mostrato di essere troppo dura per morire – ha detto Tsipras – anche se era stata presa di mira da tanti. Abbiamo molte difficoltà davanti ma anche una base solida e prospettive». Questo è un mandato per liberarci di tutte le cose che ci tengono fermi al passato», ha affermato ancora il vincitore delle elezioni in Grecia

Commenti

  • Maurizio

    Tutto bene (o quasi) in Grecia.
    Mi piace l’affermazione di Fratoianni: “C’è da organizzare la risposta di tutta la Sinistra europea”. Quando si comincia?

  • nino

    quante belle parole!
    Peccato che la realtà sia un’altra e il popolo greco comincerà a sperimentarla fra pochi giorni. Quando i greci cominceranno sulla loro pelle a capire cosa ha sottoscritto il giovane con la troika, allora syriza non fuggirà nella testimonianza, ma fuggirà semplicemente, rincorsa da milioni di persone.

  • Enrico Matacena

    si comincerà a rispondere con le prossime elezioni politiche in Spagna e in Portogallo, alle quali la vittoria greca ha rafforzato la prospettiva di cambiamento.

  • Maurizio

    Su questo sono pienamente d’accordo con te. In Spagna e Portogallo si parla “da” sinistra; quello che chiedevo io è: quando si comincia, anche in Italia, a prospettare una sinistra europea come soluzione al “vampirismo” finanziario?

  • francesco

    Ma quando la smettiamo di raccontare frottole e snocciolare cialtronerie?
    La “sinistra che non si arrende” si è già arresa all’ultimo incontro con i tecnocrati di Bruxelles.
    Ha sottoscritto il Memorandum che metterà definitivamente il cappio al collo alle classi povere della Grecia, già provate dalle misure applicate precedentemente dai governi a guida Pasok (socialdemocratici) in combutta con formazioni di destra conclamata.