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Domenica, 13 luglio 2014

I capigruppo di Sel di Camera e Senato scrivono a Napolitano: situazione in Calabria mina credibilità istituzioni e legalità

I capigruppo dei deputati e dei senatori di Sinistra Ecologia Libertà, on. Arturo Scotto e sen. Loredana De Petris, hanno inviato nei giorni scorsi una lettera al Presidente della Repubblica, preoccupati per la situazione venutasi a creare alla Regione Calabria , dove dopo la condanna del presidente della Regione e le sue dimissioni l’attività della giunta e del Consiglio Regionale della Calabria continuano come se nulla fosse successo .

Al Capo dello Stato i parlamentari di Sel chiedono – di fronte ad una crisi democratica delle istituzioni calabresi senza precedenti – di vigilare e di intervenire affinche’ la legge venga rispettata, e si torni al piu’ presto al voto popolare.

Il testo della lettera

Signor Presidente,
lo scorso 29 aprile  Giuseppe Scopelliti, dopo essere stato condannato, il  27 marzo precedente, in primo grado a 6 anni di reclusione con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per abuso d’ufficio e falso ( reati compiuti ad avviso del Tribunale di Reggio Calabria nel corso della sua attività da Sindaco di quella città) si è dimesso da Presidente della Regione Calabria

Le dimissioni sono intervenute un attimo prima che divenisse operativa, nei suoi confronti, la sospensione prevista dalla Legge Severino. Da allora non e’ stata ancora fissata la date delle nuove elezioni regionali e Giunta e Consiglio Regionale continuano ad operare come se nulla fosse.
Anzi il Consiglio Regionale, che di norma avrebbe dovuto essere gia’ sciolto,  ha votato il 3 giugno scorso una nuova legge elettorale, che il Governo ha impugnato per incostituzionalita’ , che prevede tra le altre cose lo sbarramento al 15% per le liste,  l’introduzione del “Consigliere Supplente”, l’indizione delle elezioni regionali non piu’ in capo al Prefetto di Catanzaro, ma al Presidente della Giunta sentito il Presidente del Consiglio Regionale. E la Presidente facente funzioni, Antonella Stasi, non eletta, ha dichiarato nelle scorse ore che “la data delle nuove elezioni e’ l’ultimo dei problemi che i calabresi oggi si pongono”.

Addirittura fino a qualche giorno fa, nonostante le dimissioni, Scopelliti ha comunque continuato nella sua funzione (a cui era stato nominato il 30 luglio 2010 ) di Commissario straordinario per il rientro dal deficit sanitario della Regione Calabria, anche mentre era candidato alle recenti elezioni per il Parlamento Europeo. Il Governo, che non ha ancora provveduto a nominare un nuovo commissario, ha iniziato solo nei giorni scorsi ad annullare gli atti adottati a firma Scopelliti successivi al 29 aprile.

Capisce bene, Signor Presidente, che a venire meno in questa situazione sono la credibilita’ delle Istituzioni e la certezza della legge. Fatto tanto piu’  grave se si tiene conto che dalla elezione di Scopelliti a Presidente della Regione Calabria sono stati arrestati e condannati, alcuni gia’ anche in appello, altri tre consiglieri regionali eletti nelle liste a suo sostegno per reati di voto di scambio, corruzione elettorale aggravata dalle modalità mafiose, rapporti con le cosche della ‘ndrangheta, mentre su altri consiglieri ed assessori ancora in carica o passati ad altro incarico sono in corso indagini per reati altrettanto gravi.

Ecco perchè ci rivolgiamo a Lei, signor Presidente, preoccupati per la crisi democratica cosi grave apertasi in una regione già provata da grandi difficoltà economiche e sociali e spesso ostaggio di organizzazioni criminali.
A lei ci appelliamo perchè intervenga e vigili affinchè in Calabria si torni subito al voto nel rispetto della Costituzione e delle leggi del nostro Paese

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