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Giovedì, 12 febbraio 2015

Idi/San Carlo di Roma: no alle speculazioni sulla pelle dei cittadini!

Ritengo inammissibile che i soggetti responsabili del fallimento dell’Idi, del San Carlo di Roma e di Villa Paola a Viterbo possano ricomprare, con l’avallo del MISE, lo stesso patrimonio, per una frazione del suo valore e al netto dei debiti. Ho pertanto presentato un’interrogazione ai ministri della Salute e dello Sviluppo economico per sollecitare un chiaro impegno ad acquisire maggiori informazioni e a garantire la tutela dei livelli occupazionali, sulla base di un piano di risanamento e sviluppo aziendale che coinvolga le organizzazioni sindacali.

E’ inoltre necessario imporre un piano di rientro integrale dei debiti pregressi – compresi quelli accumulati dalla gestione straordinaria (il passivo, da 600 milioni di euro, avrebbe superato il miliardo) – alla Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione cui fa capo la Provincia italiana della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione (PICFC), istituto religioso proprietario di ospedali e strutture di cura di primo livello (tra cui l’Idi), in cui la Procura di Roma ha operato alcuni arresti eccellenti per appropriazione indebita aggravata, bancarotta patrimoniale fraudolenta, emissione ed utilizzo di fatture false e occultamento delle scritture contabili. La riacquisizione delle strutture, da parte dei soggetti che le hanno affondate, è semplicemente intollerabile e rischia di ricadere ancora una volta sulla vita dei lavoratori e delle loro famiglie. E’ tempo di porre fine a queste speculazioni sulla pelle delle persone.

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