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Venerdì, 25 luglio 2014

Il Governo si impegni per un polo pubblico nazionale dei trasporti

irisbus

‘Intorno al futuro di Breda Menarini Bus e Irisbus si stanno determinando manovre opache e hanno fatto bene i lavoratori a manifestare contro. E ha ragione la FIOM nel chiedere che lo Stato, attraverso Finmeccanica o direttamente tramite le proprie articolazioni locali o nazionali, rimanga determinante nel capitale della nuova società di produzione di mezzi di autotrasporto, come peraltro chiedono diverse mozioni approvate dal Parlamento’.
Lo dichiara Giovanni Paglia, deputato emiliano-romagnolo di SEL.
‘Ci sono le potenziali condizioni per una integrazione fra industria italiana e un grande gruppo estero come la cinese King Long ma non per la svendita di un patrimonio di conoscenze e di capacità produttiva in un settore, quello del trasporto pubblico locale (TPL), finanziato per il 70% dallo Stato, dalle Regioni e dai Comuni. Sarebbe logico aspettarsi, ed è quello che chiediamo, che chi si accinge ad acquistare si faccia garante della massima ricaduta occupazionale e dello sviluppo del know how interno, soprattutto laddove si conservino aziende di eccellenza quanto a capacità di innovazione – continua Paglia – è inaccettabile il balletto delle ultime settimane fatto di tavoli convocati e cancellati, di allontanamento dei sindacati dai luoghi della decisione, di mancate risposte al Parlamento da parte del Governo, di voci non prive di fondamento su forti dubbi di Finmeccanica sulla sostenibilità del piano industriale presentato da King Long Italia. SEL chiede chiarezza sulle prospettive – conclude Paglia – e rispetto del mandato parlamentare che impegna il governo alla realizzazione di un polo pubblico nazionale dei trasporti’.

Commenti

  • Leopoldo

    Credo che SEL e la FIOM, oltre la produzione dei mezzi di trasporto pubblico,che ovviamente devono rientrare in parametri ecologici, dovrebbero anche battersi per il rilancio del servizio di trasporto pubblico, soprattutto locale e interurbano. In Campania, ma soprattutto nella provincia di Napoli stiamo “inguaiati”. La Circumvesuviana, che era il fiore all’occhiello per puntualità di orari e un gran numero di corse giornaliere di treni, dal primo mattino e sino a tarda sera, soprattutto sulla linea Napoli-Sorrento, e d’estate sino a tarda notte nei fine settimana, sempre sulla stessa linea, oggi a causa dei soliti problemi finanziari e conseguentemente per mancanza di materiale rotabile, il servizio è ridotto….. non so se oggi si può fare ancora il paragone con il terzo mondo. La partenza di un treno è diventata un’incognita, una lotteria, così pure l’arrivo alla propria destinazione che lascia anche i turisti esterrefatti. Non va meglio nemmeno il servizio su gomma, causa analoghi problemi. A Torre del Greco, di cui sono originario, il centro storico sta diventando sempre più isola pedonale, ed è un bene, ma non si può poi lasciare intasare le strade limitrofe dal traffico veicolare privato, occorre quindi una politica di dissuasione dell’uso del mezzo di trasporto privato, favorendo nel contempo il rilancio del trasporto pubblico, oggi fortemente in crisi………almeno qui da noi!