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Lunedì, 27 aprile 2015

Italicum, Renzi vuole la costruzione di una corte più che di un Parlamento

Matteo Renzi

Viviamo in tempi volubili, in un’epoca veloce e facilmente influenzabile dai cambiamenti che avvengono, siano essi veri o presunti. Quello che fino a ieri sembrava indispensabile per il senso comune oggi non lo è più. Come la discussione intorno al Porcellum, la legge elettorale per la quale sono stata spesso indicata in questi due anni come “nominata” e non come eletta in Parlamento.

Dopo le ultime elezioni sui giornali non mancava articolo che si scagliasse contro questa ignobile legge. Quando chiedevo ai cittadini quali fossero le priorità per il Governo in carica, in alcuni casi in maniera anche surreale e grottesca, non mi rispondevano la “scuola” o “l’assistenza sanitaria” ma il “lavoro” e la “legge elettorale”. Intanto un pezzo di politica e di opinione pubblica ci spiegava che era uno scandalo non poter eleggere i propri rappresentanti. Di lì a poco la sentenza della Corte Costituzionale reputava illegittimo il premio di maggioranza dato alla coalizione vincente. Accade così che anch’io, da sempre restia alle preferenze, perché provengo da una regione che ha conosciuto prima di altre il voto di scambio elettorale politico-elettorale, in controtendenza al mio stesso partito, presi atto di una volontà popolare forte quasi ossessiva nei confronti di questo tema.

Mi sono messa a disposizione di un processo di cambiamento. Ma proprio quando questo processo così atteso è iniziato ho scoperto che era già passato: con l’arrivo di Matteo Renzi, premier non eletto ma nominato, le parole d’ordine sono diventate altre. La legge elettorale si è trasformata in provvedimento per la pancia della politica. Da fare a tutti i costi, anche misconoscendo i temi che la propaganda renziana proponeva.

Questa legge elettorale oggi non è più lo strumento che – insieme alla revisione della Costituzione – serve a migliorare la qualità della democrazia del nostro Paese. Nella migliore delle interpretazioni rappresenta il falso mito della governabilità; nella peggiore una prova muscolare degna dei paesi occidentali culturalmente più arretrati.

Propone un modello semplicemente provinciale (quella del “sindaco d’Italia”) con un doppio turno nazionale che non consente apparentamenti o coalizioni. Accentra i poteri nel leader di un solo partito e, parallelamente, frammenta il sistema politico, determinando una modifica profonda nel sistema istituzionale italiano e sancendo un presidenzialismo di fatto però senza i contro poteri che solitamente sono previsti ad esempio in Francia o negli Stati Uniti.

Con l’Italicum rischiamo di avere una Camera largamente asservita al Premier grazie ai capilista bloccati e a liste predisposte senza obbligo di meccanismi di selezione partecipata previsti per legge. Praticamente si sancisce quello che si sta già verificando: la costruzione di una corte più che di un Parlamento.

In questo modo la sentenza e le motivazioni della Corte costituzionale sul Porcellum sono andate a farsi benedire. Il confronto democratico si è trasformato in “logorante discussione” e l’opposizione e le minoranze sono diventate zavorra da eliminare, da silenziare. Nel Pd i parlamentari dissidenti sono stati sostituiti mentre per le opposizioni si è sancito l’innocuo attraverso la soglia del 3%.

Renzi sta tarando una legge elettorale a sua immagine e somiglianza, senza pensare al futuro, senza pensare a nessuna conseguenza delle sue azioni. Anche l’eventuale ricorso alla fiducia sull’Italicum rientra in questa ubriacatura. Solo che i postumi di questa sbronza li pagheranno tutte le cittadine e i cittadini.

Commenti

  • Guido Conti

    “Loro sono le responsabilità che si assumono”…A noi spetta disvelare la questione a mio parere centrale e decisiva….Il partito della nazione non è un partito politico, é un comitato di potere antipolitico che si associa di conseguenza e per conseguenza allo schema totalitario di società di mercato….Purtroppo registro che anche dentro Sinistra Ecologia Libertà, almeno a Bologna e in Emilia Romagna alberga questo “virus” così come ha sempre albergato nella maggioranza della sinistra storica italiana…..Separare i concetti di Politica e Potere è sempre più difficile ma penso sia sempre più urgente, pena il rischio di chiudere definitivamente quella partita che si é faticosamente aperta soprattutto dopo Riccione, Milano e Caserta….
    Un saluto speranzoso!!!

  • Severo Laleo

    Buffoni di Camera: parola di costituzionalista

    E’ difficile credere.
    Il deputato del PD, Giuseppe Lauricella, docente universitario,
    costituzionalista, uomo, almeno per biografia,
    di ideali democratici e di cultura,
    così ha spiegato all’Ansa il probabile comportamento
    dei suoi onorevoli colleghi, rappresentanti del Popolo Italiano,
    qualora fossero chiamati a votare la legge elettorale
    con voto segreto: “Con lo scrutinio segreto almeno metà
    dei parlamentari di M5S, di FI e dei partiti piccoli, voterebbe
    per l’Italicum che è un sistema che piace a quasi tutti,
    al di là di quanto affermano in pubblico.
    Ai Cinque Stelle piace il premio alla lista anziché alla coalizione,
    perché quasi gli garantisce di andare al ballottaggio; e poi
    con i capilista bloccati anche gli attuali parlamentari più in vista
    sarebbero sicuri di essere rieletti. Inoltre la soglia di sbarramento
    al 3% tutti i partiti minori sono sicuri di entrare in Parlamento”.

    Traduco incredulo. E vorrei sbagliare.

    1. La metà dei deputati del M5S, di FI, di SEL e degli altri partiti piccoli,
    sono bugiardi, imbroglioni, falsi e infingardi perché affermano in pubblico
    il contrario di quanto nel segreto della propria viltà realmente pensano.
    2. Il M5S in particolare, nonostante la netta opposizione parolaia,
    e agitatoria, in realtà coltiva con “piacere” l’idea di andare
    al ballottaggio, a prescindere da ogni giudizio di merito
    sulla legge elettorale.
    3. Addirittura i deputati “più in vista”, i deputati cioè
    con più esperienza parlamentare e cultura politica,
    e responsabilità dirigenziale, di fronte alla possibilità
    di essere rieletti con il meccanismo dei capilista,
    in verità sono egoisticamente interessati a facilmente piegarsi
    in vista di una poltrona “sicura”.
    4. Infine, tutti i partiti minori si agitano a vuoto,
    fanno ammuina, ma in realtà sono d’accordo, perché,
    grazie al 3%, hanno sicuro qualche spazio,
    sempre di poltrone, alla Camera.

    Ecco, questo è il quadro dipinto, con indifferente cinismo politico,
    anzi con la giocondità sicura di chi tutto ha già capito,
    proprio da esperto e fine costituzionalista, da un rappresentante delle Istituzioni,
    per giunta democratico.
    Italicum o non Italicum, se questo è il livello, narrato e reale,
    dei nostri rappresentanti al Parlamento, la nostra democrazia
    è già morta. Forse da un pezzo. Per assenza di cultura,
    per vuoto di etica, per sfacciataggine in politica.
    Scriveva Gobetti, nel 1922: “Una nazione (…) che rinuncia
    per pigrizia alla lotta politica, è una nazione che vale poco”.

    O no?
    Severo Laleo

  • Dario

    Poiché condivido tutto, quand’è che Sel caccerà Matarrelli? Un assessore fu cacciato via perché contrario alla Tav, quindi cacciare Matarrelli mi sembra il minimo. Lo shopping di Renzi, anche tra le nostre file, non ha fine. In futuro, bisognerà scegliere meglio i candidati: non stiamo parlando di provvedimenti su cui si può avere una opinione diversa in libertà, bensì un provvedimento disgustoso sul quale bisogna essere in malafede per votarlo.

  • Donato Paradiso

    Ditelo a Matarrelli.

  • francesco

    Non solo a Bologna e Emilia Romagna, il virus ha colpito Sel in Lombardia, Piemonte , Puglia, Veneto, Calabria…ovunque gli fa comodo per accaparrare cadreghe.
    In Umbria Sel è impegnata a fare il lavoro sporco nel tentativo di sottrarre voti alla lista della Sinistra alternativa “L’Altra Umbria per Tsipras”, promuovendo la lista-civetta “sinistra per l’Umbria” collegata alla candidata del PD Catiuscia Marini. Inoltre, ultimamente Sel è salita sul carro del “centrosinistra” per le amministrative di LameziaTerme (CZ) nonostante l’umiliazione subita per l’esclusione perentoria dalle primarie cittadine.
    A quanto pare, il Partito della Nazione, è un grifone onnivoro che non risparmia nessuno…

  • francesco

    Perchè solo Matarrelli? Almeno lui ha avuto il coraggio di rendere pubblico il suo pensiero. Sel è piena di saltimbanchi della politica in silente attesa, cui va bene questa legge elettorale, pronti a vendersi per un pugno di cadreghe, da buoni allievi della scuola “riformista” di Bertinotti e Vendola. Ne vedremo delle belle, basta aspettare.