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Mercoledì, 18 febbraio 2015

Jobs Act, la maggioranza si spacca sui decreti attuativi. Pronti al referendum

Jobs-Act

Sel non ha votato a favore dei pareri sui decreti attuativi del Jobs Act. Si è astenuta sul contratto a tutele crescenti e ha votato contro i nuovi ammortizzatori sociali. Il governo si è preso un’ampia delega e i pareri delle commissioni sono consultivi e non impegnativi per il governo. Non siamo agli ammortizzatori universali, non c’è il reddito minimo, che sarebbe l’unico provvedimento universale per dare una tutela a tutti, si riducono le casse integrazioni, si cancella la Cig in deroga e i contratti di solidarietà di tipo B mentre i contratti di solidarietà di tipo A risalgono solo per un anno al 70%, rinviando il problema al prossimo anno.

Siamo quindi nel campo della restrizione degli ammortizzatori sociali. Per quanto riguarda il contratto a tutele crescenti siamo ad un ossimoro: quel contratto non ha tutele e non sono crescenti. Semplicemente sarà un grande contratto atipico. Dopo questi decreti tutti sono licenziabili si passa dal diritto al lavoro al lavoro senza diritti. Questo è un risultato pessimo per il Paese. Per noi la battaglia non finisce qui, non escludiamo il ricorso a nessun strumento compreso il referendum abrogativo.

Commenti

  • Enrico Matacena

    Se referendum sarà , che sia organizzato come si deve , perché potrebbe essere la legnata che stronca renzi e la sua politica.

  • Paolo Del Ponte

    Ma se il contratto a tutele crescenti e’ la cosa che dice Airaudo (e non ne dubito, anzi!), perché Sel ha deciso di astenersi?

  • Elisa

    D’accordo con Paolo. Perché SEL si è astenuta sul Contratto a Tutele Crescenti invece di votare contro?