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Martedì, 25 novembre 2014

La Camera dà il via libera al Jobs Act con 316 si. Sei voto contrari. Sel e minoranza Pd non partecipano al voto

La Camera dei Deputati ha approvato con 316 voti a favore la riforma del lavoro, il cosiddetto “Jobs Act” proposto dal governo Renzi. I voti contrari sono stati solo 6 perché l’opposizione e parte della minoranza del PD non hanno partecipato alla votazione.

I deputati di Sel prima di lasciare l’aula hanno esposto lo Statuto dei Lavoratori listato a lutto per protesta. Nicola Fratoianni coordinatore nazionale e deputato Sel commenta il voto: «Non si cancellano i diritti, non si cancella l’idea di lavoro che è iscritta nella nostra Costituzione. Il Jobs Act non risponde alle necessità del paese, perché non produrrà nemmeno un posto di lavoro in più; al contrario, facilita i licenziamenti. Il Jobs Act mette i lavoratori gli uni contro gli altri, perché instilla l’idea secondo cui ci siano lavoratori iper-garantiti e lavoratori per nulla garantiti. Il Jobs Act toglie tutele e diritti agli uni e agli altri. Continueremo a dare battaglia fuori e dentro il Parlamento».

Il Jobs Act è una legge delega: un testo cioè che pone alcuni principi fondamentali all’interno dei quali il Parlamento delega il governo ad assumere delle decisioni. La legge è già stata approvata dal Senato lo scorso 9 ottobre – con il voto di fiducia, cosa che ha creato discussioni e polemiche – ma è stata modificata alla Camera con un emendamento proposto dal governo e quindi dopo il voto dovrà ritornare all’esame del Senato prima di essere approvata definitivamente.

Commenti

  • Alessandro Favuzza

    Avrei bisogno di una spiegazione…
    Mi pare di aver capito che col contratto a tutele crescenti un datore di lavoro che assume avrebbe un risparmio quantificabile tra 7500 e 10500 euro su uno stipendio di 25000 euro l’anno come incentivo all’assunzione. Ma se decidesse poi di licenziare il dipendente diciamo dopo tre anni credo che quello che dovrebbe riconoscergli come indennizzo sia in realtà una cifra inferiore. Quindi alla fine avrebbe un saldo positivo. Qualcuno mi può chiarire meglio il meccanismo? Grazie.

  • Pino Iaco

    prima del jobs act un lavoratore licenziato il risarcimento era compreso tra 12 e 24 mensilità, ora, se resta così il lavoratore avrà UNA mensilità per ogni anno di lavoro..fai due conti

  • Alessandro Favuzza

    Quindi può assumere sapendo già poter licenziare in questo meccanismo guadagnandoci… Ma ci saranno delle limitazioni su annunzioni per chi licenzia?