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Domenica, 8 giugno 2014

L’altra Europa con Tsipras, la scelta di Barbara Spinelli è sbagliata per metodo e merito

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La scelta di Barbara Spinelli sul seggio al Parlamento Europeo è grave e sbagliata. Lo è nel metodo e nel merito. Nel metodo perchè oltre ad aver disatteso la parola data, il suo ripensamento è avvenuto con una modalità che ha il sapore di un sequestro proprietario di un percorso collettivo, una scelta fatta nella completa solitudine di chi è incapace di misurarsi e confrontarsi.

Nel merito perchè nei fatti, e nelle argomentazioni che hanno accompagnato la comunicazione di ieri, questa scelta decide di espellere da questo percorso non un partito che pure ha partecipato generosamente alla lista ma una cultura politica.

Quel 4% della lista Tsipras cosi sudato e importante è stato costruito grazie al lavoro di tutti. Questa scelta con le caratteristiche che la hanno accompagnata è innanzitutto contro di loro.

 

Commenti

  • Nicola de Ruggiero

    Spettabile Compagna Spinelli, sono di quelli a cui ancora piace fare campagna elettorale, discutendo, ascoltando, provando a convincere.
    Una delle obiezioni, non l’unica certo, a cui ho dovuto dare risposta consisteva nella dichiarazione dei capilista di non accettare, ove eletti, il seggio in Europa.
    Una scelta discutibile per molti nostri potenziali elettori. La mia risposta era
    ” L’importante è dirlo prima, con sincerità, e poi essere coerenti”.
    Domani mattina, e non mi fa per nulla piacere, dovrò ammettere che anche tra i nostri Garanti alligna l’incoerenza.
    E in ultimo ….e una botta di generosità verso i compagni più giovani ?!?!

  • Mario Fabretto

    Condivido quanto espresso da Nicola de Ruggiero, ma da semplice militante di sinistra che non trovava collocazione nell’attuale quadro politico, mi rammarico soprattutto per le continue polemiche che continuano a lacerare il movimento ancor prima che nasca. Barbara Spinelli ha ceduto a forti pressioni affinché non rinunciasse al seggio, secondo me ha sbagliato se non ha contattato chi doveva prendere il suo seggio, come promesso in campagna elettorale, e con lui avrebbe dovuto decidere dopo aver valutato i pro e i contro per il movimento.

  • Dario

    Che coerenza. Non diamo spazio ai giovani. Non bisogna premiare la scelta di ritrovarsi a sinistra. Al bando il dialogo: se la Spinelli fosse stata del M5S, i giornali avrebbero passato tutta la settimana ad attaccarla. Tutta la mia solidarietà a Furfaro. Scusate i termini ma la Spinelli ha posto le basi per la fine di Sel: ora mezzo partito andrà col PD. Con tutto il cuore, Barbara Spinelli può andarsene a quel paese. Ora ha il posto a Bruxelles, l’inizio di una carriere per lei, giovan virgulto nel panorama italiano.
    Non andava punita né Sel né Rfc: i due candidati, assieme a Maltese, erano una sintesi perfetta della nuova sinistra
    Ma tant’è. Grazie Barbara, grazie davvero. Nemmeno Renzi sarebbe riuscito a creare tanto disordine in Sel. Da lunedì ne vedremo delle belle…

  • andrea stagni

    La Spinelli ha sbagliato tre volte: a rimangiarsi la parola data, ad essersi arrogata il diritto di scegliere chi dovesse subentrarle fra Furfaro e Forenza, e a presentarsi quale candidatura-civetta.

    Un po’ di autocritica la dovrebbe fare anche SEL: perché acconsentire a candidature-civetta, degne della peggior tradizione politica? Il principio è semplice e lineare: chi si candida lo fa nell’ottica di rappresentare gli elettori. E lo fa in una e una sola circoscrizione, in quanto con lo squallido meccanismo dell’opzione, il candidato eletto determina anche l’elezione di altri – quasi il suo voto valga infinitamente di più.

    Risultato: l’aver fatto da taxi ad altri senza essere riusciti a esprimere nessun eletto, e avere ridicolizzato sul nascere un progetto politico che avrebbe invece ampi spazi di crescita – specialmente se i cinque stelle riusciranno a formare un gruppo con Farage.

  • Franco

    Riguardo invece all’uscita astiosa di Fava contro una parte di SEL e soprattutto contro Vendola, vedo che Fava è vivo, lo davano per scomparso, forse sarebbe bene pensasse a presentare i suoi libri..e magari lasciar perdere la politica, ora mi aspetto una replica di Nichi Vendola.
    Fava mi ha deluso, sembrava li per caso..e ora parla…!

  • Cesare Lombroso

    Affidarsi a candidati “esterni” per assicurarsi qualche voto in più, sapendo già in partenza che senza di essi non si raggiungerebbe mai un risultato soddisfacente, è l’emblema della debolezza di un partito (siamo sinceri, SEL e Rifondazione da soli non avrebbero raggiunte la soglia di sbarramento). Per questo il problema di fondo sono queste candidature civetta. Se un elettore ha votato per il candidato X perchè deve salire il candidato Y ? D’altrone la Spinelli già in partenza aveva dichiarato di rifiutare il seggio. Siamo di fronte a un scelta difficile.

  • Mario Piromallo

    La mancanza di correttezza e soprattutto di coerenza di Barbara Spinelli mi lascia l’amaro in bocca. Preferisco non dire altro per evitare di essere pesante.

  • Gemma

    Condivido in pieno quanto espresso nell’articolo, Barbara Spinelli con questa scelta ha distrutto un percorso a sinistra che poteva cominciare da queste elezioni, non solo perché si è rimangiata la parola data ma anche per la scelta fatta di optare per un seggio invece di un altro. Quando si fa un percorso insieme si discutono insieme le opzioni che si possono prendere, non si fa da soli cara Spinelli come se la lista fosse sua . Questa si chiama arroganza. La cosiddetta società civile e i cosiddetti intellettuali non sono migliori degli altri quando si tratta di poltrone.

  • antonio

    questa è la sx che ci fà vergognare; una elites che approfitta della debolezza della base e che la ostacola, ridotta a servizio loro e dei loro piaceri, dei loro capricci, delle loro simpatie e antipatie, ecc. Che fare? Noi ci siamo preoccupati solo di riavere una voce nelle stanze del potere, questi giocano a occuparla. Bisogna obbligare la Spinelli soprattutto a rinunciare ai privilegi , a ristorare coloro che hanno speso soldi per un risultato collettivo e ad essere corretta con i compagni di viaggio. Qui c’è l’insoddisfazione e il fallimento ormai verificato della rappresentanza: c’è bisogno di trovare altre prassi di rappresentanza.

  • Guido

    Penso che leggere l’intervento di Marco Furfaro pubblicato insieme a questo, possa servire a tutte/i noi perché rilancia alla grande la partita del dopo, che non finisce oggi perchè la strada è molto lunga.
    Grazie a lui e a Nicola Fratoianni che dimostrano come la non violenza sia centrale e decisiva per una cultura politica che si sta rinnovando e che a mio parere piacerà a moltissimi elettori di questo inizio di processo politico…Un saluto sempre più speranzoso!

  • Franco Fiordellisi

    Metodo, merito e quanto altro ha sbagliato non solo Barbara (figlia) di Spinelli e con lei ancor di più il gruppo dei garanti che dovevano essere anche probiviri (giusti)… non sono stati nulla di questo continuate a fare articoli e libri dal quale prenderemo pure degli spunti ma la politica, con le persone in carne ed ossa non è cosa vostra! SEL Nazionale riparta. da Marco Furfaro è giovani bravi come lui!

  • Antonio Bontempi

    Non condivido per nulla le vostre arrabbiature. circa 80.000 preferenze per voi non contano nulla.
    Spinelli ha cambiato idea … ma se uno si candida è per essere eletto.
    Era anomala non tanto la sua decisione di accettare il seggio, ma di rifiutarlo in caso di elezione.
    …. cose che avete fatto anche voi con Vendola candidato in più collegi … e poi si sceglieva a suo giudizio chi far entrare dei numeri due.
    Sel è politicamente ininfluente da diversi anni … come rifondazione … tenete la testa china per un po’ fin quando non recuperate credibilità. Questa lista è stata votata perchè era credibile.
    State calmi, questa diatriba fa male solo a voi.

  • Emilia Polcaro

    sig. bontempi io ho votato spinelli perché avevo letto quanto aveva dichiarato prima della sua candidatura, e anche perché sono di sel e ho lottato affinché altri tra amici e parenti votassero la signora spinelli, proprio in virtù del fatto che poi avrebbe fatto spazio ad una persona giovane molto, molto sensibile e intelligente, se permette i patti vanno rispettati!

  • arduazz

    SEL e Rifondazione ( più i Comunisti italiani) da soli? Perchè scusa, c’era qualcun altro? La lista Tsipras è stata la loro lista. Tutti sanno i numeri di questi partiti in Italia, sono intorno al 4% con o senza Tsipras. A proposito: pensi che tutti i partiti europei comunisti, di sinistra, si siano appoggiati a Tsipras per prendere voti?

  • Masser

    Avete cercato di fare i furbi, come molti altri che dite di combattere:, una testa di ponte che poi si ritira sul più bello per lasciare il posto ad un Furfaro qualunque e siete stati bellamente gabbati dalle preferenze degli elettori.
    Povero Vendola, vai a piangere dai tuoi amici dell’ILVA con cui di solito sghignazzi tanto … Sei sputtanato, non rappresenti più nessuno a sinistra.. Fattene una ragione.

  • ferrari alberto

    Dopo questa brutta pagina, redo che dovremo riflettere sul fatto che siamo la sola forza della sinistra riformatrice oggi presente nel parlamento italiano e questo dovrebbe darci un po’ più la voglia di rivendicare le nostre politiche e i nostri contenuti e smetterla di inseguire ogni refolo di vento come se noi fossimo capaci solo di accodarci e mai rivendicare di voler essere anche il contenitore di quanti vogliono, anche in Italia, un partito di sinistra con l’ambizione di proporsi per governare.

  • Cesare Lombroso

    Il PdCI non era nella Lista Tsipras. Infatti non c’era nessun candidato.
    Sei fin troppo ottimista. Credi che senza persone come Spinelli, Ovadia e Maltese la lista avrebbe preso il 4% ? Rifondazione non conta più nulla e SEL ha perso abbastanza voti. Conosco numerose persone di SEL che non hanno votato la Lista Tsipras.
    Sinceramente auspico che SEL confluisca nel Partito Democratico.

  • Mario Piromallo

    Ci sono anche molte anime del PD che invece hanno votato per Tsipras! Non abbiamo la controprova di cosa sarebbe successo se SEL si fosse presentata col suo simbolo, magari insiema a RC! Posso dire che ho trovato alcune persone, post voto, che mi hanno chiesto perchè SEL non si è presentata alle elezioni, non sapendo che è stato deciso di presentarsi in una lista unitaria con il simbolo che tutti ormai conosciamo (ora), che comunque ha raggiunto il quorum richiesto che considero totalmente antidemoratico. Inoltre i media (tv e giornali) hanno parlato solo delle 3 liste considerate importanti non dando alcun risalto (evviva la par condicio), tra gli altri, alla lista Tsipras. Anche in questo caso è confermato che se la sinistra fa sempre fatica a portare rappresentanti nei vari parlamenti non è colpa dei suoi programmi! Gli ostacoli che si presentano durante le varie campagne elettorali impediscono a molti elettori di dare il proprio consenso a causa della scarsa informazione attuata dai media!

  • francesco

    Nel PD, come nella vecchia Democrazia Cristiana, una cadrega non si nega a nessuno.Resta solo da vedere cosa resterà di Sel da qui fino al momento della confluenza.

  • dodi

    avevo già espresso il mio parere qualche giorno fa su un altro post…da elettore ma non più tesserato di sel, sono contento della scelta di Barbara Spinelli…nome e carattere ben più forte per rappresentare la lista tsipras italiana in Europa rispetto a Furfaro, la cui reazione è una ulteriore caduta di stile…ora sel è di fronte al bivio…essere succube del pd o provare a dare il suo contributo importante all’altra italia per la creazione di una sinistra progressista, non chiusa in recinti e per una europa sociale…il tempo e ora! furfaro se ne faccia una ragione e se vuole continuare a offrire il suo contributo nell’altra italia dimostrerebbe di essere un grande uomo…

  • arduazz

    Io proprio no sinceramente. Ma è ovvio che un’alleanza si deve fare.
    Facendo quattro conti io credo che attualmente le forze di sinistra possano arrivare al fatidico 4% (certo un anno fa SEL da sola ha preso un 3,5% perchè coalizzata, però aggiungendo il voto degli altri due partiti se non allo sbarramento arrivano almeno di poco sotto). Sinceramente non l’ho visto come un ripiego per prendere voti – come dicevo, la lista Tsipras è stata una lista europea e non solo italiana.
    A proposito: ma il PdCI è rimasto fuori del tutto dalle elezioni? Pensa che ero sicurissimo che ci fosse pure lui, ma è innegabile che hai ragione.

  • mariosi

    Ma dalla compagna di Padoa Schioppa, quello dei bamboccioni, che vive a Parigi benestante, cosa vi aspettavate.Sveglia ragazzi, ancora date retta agli sfigati del Manifesto ?E questo Tsipras, perche’ non gli sputate in un occhio?
    Altro che rottamazione, questi devono vivere in perenne esilio.Che presunzione, che protervia, povera Italia.

  • mariosi

    Comunque , caro coordinatore, caro Niki, caro Ferrero, quando ci si fa imporre L’agenda politica da 4 intellettuali da strapazzo, questi sono i risultati.Mi sembra , anche che la delega del, pensiero al Manifesto, covo di sfigati anni ’70 , produca tutto cio’.Sveglia ragazzi, meno ideologia e piu’ intelligenza.

  • Andrea Ruiu

    Trovo le ulteriori motivazioni della Spinelli “Agli amici di Sel dico solo che ci sono ambiguità, nel loro partito, che hanno fatto male alla lista” ancora più vergognose della scelta di non dimettersi. quest’insulto è un insulto rivolto a tutti i compagni di SEL che si sono spesi in campagna elettorale per il successo della lista apportando presumibilmente il maggior numero di consensi. Senza SEL non credo che staremmo a discutere di seggi al parlamento europeo e mi sento decisamente preso per i fondelli dalla spocchia dei “garanti” (sic!). La prossima volta (se dovesse esserci) gli “intelletuali” i voti se li dovranno cercare da soli, per quanto mi riguarda, in assenza di SEL, opterò per il non voto.

  • francesco

    Non ci sarà alcuna replica. Fava fa parte di quella schiera di compagni di avventura scelti da Vendola dopo essere uscito da Rifondazione Comunista. Hanno la medesima visione del mondo, nel recinto del centrosinistra.

  • Alba

    Cari amici, da militante di SEL mi sto rompendo le palle di tutte queste chiacchiere. Possibile che non si trovi un giovane brillante che rilanci con la propria immagine il partito e soprattutto che si capisca quando parla, si faccia capire dalle persone ” normali”. La Spinelli sembra uscita da un libro ammuffito degli anni 60, il buon Vendola parla cosi’ bene che non si capisce mai di preciso cosa voglia dire. Servirebbe un Salvini di Sinistra. Saluti. Alba

  • Cesare Lombroso

    Con un Partito Democratico che sta tra la soglia del 35-40%, un partito anche del 4% non conterà nulla né nella coalizione né nel governo (sempre se il PD voglia coalizzarsi).
    Il PdCI non era nella lista per disaccordo con il comitato elettorale. Proprio perché non aveva candidato nessuno del loro partito.

  • arduazz

    Si, dopo che me l’hai fatto notare mi sono informato. Mi fa molto strano però che non si sia presentato alle europee (anche se visto com’è andata a SEL il risultato è identico).
    Capisco che il 4% non sia nulla, appunto per questo vedrei bene una riunione dei partiti di sinistra sotto un unico simbolo, con l’eventualità di potersi coalizzare con il PD (che secondo me sarebbe pur sempre attirato dall’idea di farlo: il 40% non torna più). Poi le opinioni son sempre diverse, io per me se SEL dovesse fondersi col PD non avrei dubbi sul tornare a votare uno degli altri due partiti.

  • Cesare Lombroso

    Come mezzo d’informazione oramai non c’è più la TV ma anche internet. I colpevoli non sono i media ma la Lista Tsipras stessa. Se non ti fai notare è ovvio che la televisione non ti da grande importante. Inoltre questa tendenza a incolpare altri non la concepisco.

  • nino

    e’ gravissimo che non si mantenga la parola data. Questi intellettuali, quante ne fanno per uno scranno!

  • giuliano_69

    Perchè non essere sinceri fino in fondo e parlare di aria fritta e cose che non esistono. individuiamo il problema per quello che è. IN SEL c’è una ampia area, a cui Furfaro è assai vicino, per non dire che ne è parte integrante, che sta lavorando e premendo perchè i candidati eletti nella lista Tsipras entrino a far parte del gruppo del PSE. La Spinelli è invece orientata a rimanere nel gruppo della Sinistra Alternativa al quale si collega Tsipras, quindi il riferimento a cui gli elettori sono stati chiamati a dare un voto.
    Ora voi accusate di opportunismo e poca tasparenza la Spinelli. Può starci. Ma certo non mi ascriverei queste doti al vostro posto. Una sola notazione a quanto scrive Dario qui sotto: se la sintesi della così detta nuova sinistra è quella di avere un eletto di SEL ed uno di RFC con una chiara sintesi “cencelliana”, è davvero difficile vedere gli spazi per una qualsivoglia nuova, ma veramente nuova prospettiva.

  • mariosi

    Oramai e’ fatta.D’altronde era nell’aria visto il comportamento altezzoso della compagna di Padoa Schioppa.
    Probabilmente l’ingenuita’ di SEL e dei suoi giovani dirigenti si e’ scontrata con i soliti Volponi .
    Comunque ,Tsipras ci ha messo del suo.

  • mariosi

    Ovviamente,poi, questo e’ un disegno preordinato a tavolino per liquidare SEL con lo zampini del PD.

  • mariosi

    Una sola aggiunta , da mia figlia ventenne:
    Che bell’esempio….
    Ma che cosa insegna questa Signora ai suoi nipoti,ai figli dei suoi amici;che tutto e’ relativo in base alle convenienze sopraggiunte?
    Non andro’ mai piu’ a votare.Che delusione.

  • luigi

    Che pena…
    parole date…casomai anche cerimonie “ematiche” per suggellare il patto !!!!
    regole democratiche nessuna eh!!!
    ha semplicemente vinto la spinelli che avrebbe dovuto esercitare il suo diritto dovere …. squalifico anche lei per averci “pensato” !!!!
    Mai più….come diceva Pelù

  • Eliseo Torresan

    La “reazione” di Furfaro una “ulteriore caduta di stile”? Mi sa che non hai letto bene oppure che sei un po’ troppo “prevenuto” … e, aggiungo, tra le preferenze della Spinelli ce ne sono parecchie, probabilmente la maggioranza, di persone come me, militante e elettore di SEL che ha raccolto le firme per consentire la presentazione della Lista Tsipras, che ha fatto campagna elettorale nelle condizioni che tutti sappiamo, che ha “portato” voti e consensi alla Lista. Ora il riconoscimento di tutto questo sta tutto nella frase della Barbara Spinelli che liquida la questione quasi con fastidiosa superiorità: “Agli amici di Sel dico solo che ci sono ambiguità, nel loro partito, che hanno fatto male alla lista”. No, grazie, amici proprio no. Almeno quelli lasciatemeli scegliere!

  • giuliano_69

    Scusate se reitero. Ma perchè continuiamo a parlare di un problema di etica, parola data,poltrone e quant’altro, quando è del tutto evidente che il problema è politico ed è dovuto alla posizione più volte espressa da importanti membri di SEL dopo le europee relativamente alla opportunità di confluire nel Gruppo parlamentare del PSE a Strasburgo. Operazione che altro non sarebbe che il preludio all’entrata nel PD in Italia. Posizione che peraltro trova voci concordi anche in questo dibattito. E allora perchè non discutere di questo invece che ammantare di carattere morale, come fa Fratoianni, scelte eminentemente politiche?

  • claudio

    Con tutto il rispetto e premettendo che non condivido affatto la scelta di Barbara Spinelli di accettare il seggio al Parlamento Europeo, se c’è qualcuno che deve fare autocritica è la dirigenza di SEL che ha sostenuto la scelta di confluire nella lista Tspras.
    Sinceramente bisogna essere ingenui (o in mala fede) per ignorare che se si sceglie di corerre sotto un’obrello di cui altri (i cds. “garanti”, Barbara Spinelli e lo stesso Tspras) sono titolari/responsabili, ovvero se ci si affida ad altri per conseguire un risultato politico è pacifico che poi – a prescindere da eventuali accordi o intenzioni precedenti – sono questi “altri” ad avere titolarità delle decisioni. Pensare di sfruttare il nome di Tspras o quello dei tanti candidati come la Spinelli per reaggiungere un quorum altrimenti difficilmente raggiungibile e poi aspettrasi di goderne i frutti al loro posto è davvero indice di pochezza politica, di inadeguatezza a svolgere il ruolo di dirigente di un partito. Di fondo il problema è che SEL perde continuamente consenso perchè incapace di prendere una decisione chiara sulla sua collocazione politica (ovvero sui suoi obbiettivi straegici di medio e lungo periodo) e continua a rivendicare una terzietà priva di alcun senso (dato che SEL da sola è completa,mnete ininfluente sia a livello nazionale che locale), oscinllando continuamnete come un’ape impazzita tra il PD e il richiamo delle sirene radicali.
    Hanno accettato che la “golder share” della formazione politica con cui si sono candidati fosse di altri, adesso non ci si lamenti se quegli stessi altri la “golder share” l’esercitao.
    SEL se vuole sopravvivere deve crescere e per farlo ha bisogno di dirigenti e non di eterni peter pan della politica come Fratoianni o lo stesso Vendola.

  • Antonio Bontempi

    Sig.ra mi pedoni, ma il voto non è un attestato di stima, ma la volontà che la persona votata sia eletta per svolgere un ruolo attivo.
    Le candidature di “pregio” solo per attirare voti sono anomale, forse la spinelli l’ha capito.
    Le candidature multiple sono anomale. Perché non le hanno contestate all’inizio? Solo perchè l’escluso è di SEL ? e se l’escluso fosse stato l’altro ? o uno senza gruppi alle spalle?
    Questa era ed è una lista civica: solo SEL e Rifondazione volevano, per opportunismo interno, dargli un significato che non le appartiene nei fatti.

    Io una cosa molto più seria non l’ho ancora perdonata ai NOSRI (altro che Spinelli): quando i nostri rappresentanti politici di sinistra (escludo quindi gli ex DS e ora PD che erano e sono di centrosinistra) il giorno prima avevano giurato che era iniziato un percorso di lavoro unitario della sinistra-ambientalismo e il giorno dopo hanno detto che scherzavano: parliamo dell’esperienza La Sinistra e l’Arcobaleno.
    Io ci avevo messo la faccia, come molti altri, per convincere i molti scettici che non si scherzava (erano venti anni che speravo in quel progetto), forte delle molte affermazioni di personaggi di primo piano. Poi, di fronte alla sconfitta elettorale (ma chi se ne frega se il progetto è serio !!!!) il fuggi fuggi, la gara a chi si tirava indietro prima.
    Da li la sinistra ha dimostrato di essere finita. Non avere più senso.
    Lo spazio l’hanno occupato i grillini (che sono tutto tranne di sinistra)
    Io aspetto solo che le ultime formiche spariscano. Solo all’ora un nuovo soggetto serio, unitario, consapevole, che sa sognare ed essere concreto, che sia umile per costruire, tenace per resistere e camminare, potrà trovare lo spazio per nascere e crescere.
    Sel di oggi non è nulla, non si è data prospettive, ha paura di qualsiasi scelta di lungo respiro, usa il tema dell’unità in modo opportunistico e non reale. Idem rifondazione che si è ficcata in un buco ristagnante.

    Le auguro di riuscire a vedere la politica nel medio e lungo periodo, di valutare il passato e di sognare un futuro libero da politici improvvisati che credono di essere dei Giulio Cesari infallibili …. come moltissimi dei nostri compagni militanti.

  • Paolo Sestu

    Certo che per SEL confluire nel PD (Partito Democristiano) è la sua giusta e logica fine. Logica come è logico il suo segretario che si dichiara omosessuale e cattolico; un po’ come per un ebreo dichiararsi nazista o per un negro dichiararsi del KKK. Quindi SEL confluisca nella DC o, se vi fà sentire meglio, nel PD tanto rientra nella logica: quella della poltrona.

  • Antonio Bontempi

    Quella era ed è una lista CIVICA, di sinistra, ma civica. Nei fatti.
    Solo Sel, Rifondazione e altri le hanno dato significati diversi. Ad uso interno.
    Anche tra i promotori, chi attribuiva possibilità di lungo periodo, lo faceva solo in linea teorica.
    Io no ci credevo e l’ho votata solo come lista civica. Li contano solo i programmi e i voti raccolti, non le strategie e i giochetti politici.
    Se Sel o altri si fossero presentati in alternativa non li avrei votati.
    Prima sappiano disegnare una prospettiva che il giorno dopo non venga smentita.
    Una prospettiva alternativa al PD, fuori dal PD. C’è il PD per chi lo desidera, nessun obbligo di militanza.
    Il problema è che non vedo nessuno che sia in grado di sostenere un lavoro politico senza poltrone sotto il sedere.
    Il fatto è che una sinistra italiana organizzata che abbia un senso, oggi anno 2014 .. non esiste.
    Ho seguito, dall’interno, la nascita di SEL: quello che ha seguito è stata la sconfessione di tutte le sue premesse.
    Rifondazione è in un pantano.
    Io aspetto il zero assoluto: forse all’ora qualcosa di serio, di utile, di necessario nascerà.

  • Cesare Lombroso

    Io non ho paraocchi o pregiudizi e non ragiono secondo steccati ideologici stantii. Ho sentito tante di quelle volte l’affermazione “il PD è la nuova DC” che ormai ha perso di significato. Se non hai argomenti politici seri e razionali non cadere in queste frasi confezionate.
    Il grillismo, come vedo dal tuo messaggio, ha contaminato pure una certa sinistra. Una sinistra protestataria, antitutto e demagogica, che l’Italia non ha di certo bisogno.

  • claudio

    Gentile Antonio Bontempi, condivido il suo punto di vista e purtroppo comincio anc’io a credere che sia SEL che il PRC non siano oramai recuperabili.
    Tuttavia In merito al suo lamentarsi del fatto che “non vedo nessuno che sia in grado di sostenere un lavoro politico senza poltrone sotto il sedere” sinceramente credo sia un falso problema e che sia fuorviante utilizzarlo come metro di giudizio per orientare le proprie scelte. Chi fà politica deve anche avere un ritorno sia in termini economici che di ruolo per l’attività che svolge. il punto è altro e cioè che quel ruolo e riconoscimento economico (che lei sintetizza in “poltorna”) deve essere la conseguenza del servizio che si offre in cambio ai cittadini in termini di rappresentanza. Deve essere cioè la conseguenza diretta dell’offerta politica (in termini di programmi, obbiettivi ed impegni concreti; dunque anche di impegni in merito alle forme ed alle alleanze che sono necessarie, quando lo sono, per conseguire quegli obbiettivi). Diversamnete i pro blema della sinistra in Italia degli ultimi 15 anni (e ciò non riguada solo il PRC ma anche SEL9 è che hanno invertito l’equazione e cioè invece che fare un programma CHIARO E CONCRETO per ottenere un consenso PER FARE, hanno sposato la mozione degli affetti, ovveroprogrammi e scelte di autonomia che – pur inconcludenti in quanto in alcun modo concretizzabili nella realtà stante i rapporti di forza – parlassero non al “cervello” del suo corpo elettorale, ma al suo “cuore”, ai sentimenti per carpire un voto (ed ottenere poi il ruolo ed il riconoscimento economico a cui agognavano) senza portare poi la responsabilità degli impegni assunti. Programmi inattuabili concretamente= nessuna colpa se poi non si attuano (tanto la colpa è poi degli altri, sporchi brutti e cattivi). E’ un “giochino” che ha funzionato per un decennio (sulla scia del sentimento identitario che si era creato con la “liquidazione” del PCI) ma che oramai non ha più presa perchè è diventato chiaro a (quasi) tutti ciò che invece celava (l’interesse personale). E che ci siano oggi “giovani” come Fratoianni, ma anche Furfaro e tanti altri e “diversamente giovani” come Vendola o Ferrero (e con lui praticamente tutto il PRC con sfumature più o meno diverse) che pensano ancora di continuare con questa presa in giro la dice lunga della loro mediocrità

  • Paolo Sestu

    Io giudico i partiti dai comportamenti non da come vogliono eticchettarsi. Mi chiedo: se Mussolini dopo la marcia su Roma avesse continuato a dichiararsi socialista avremmo avuto un ventennio socialista?

  • Rosso

    Questo è il prezzo che giustamente Sel paga per la propria ambiguità…Vediamo se si mettono in riga e la destra va nel pd e la sinistra partecipa alla costruzione della nuova sinistra italiana. Brava Spinelli, e auguri a tutti e tre gli eurodeputati!

  • Matteo88

    Non capisco tutto questo sconvolgimento… Certo, la Spinelli se lo poteva risparmiare di dichiarare prima delle elezioni che avrebbe rinunciato al seggio, se eletta… purtroppo il malcostume della dichiarazione a cui segue a stretto giro di posta la ritrattazione è un malcostume che da anni caratterizza la politica italiana (da destra a sinistra)…. Ma alla fine, quante preferenze ha preso la Spinelli nella circoscrizione Italia-centro?? 37056… e Furfaro?? 23826… e quindi?? cosa gli da diritto di rivendicare un seggio che, nonostante il buon risultato, gli italiani non gli hanno attribuito?? La prossima volta prenda più voti, arrivi primo e vedrà che il seggio non glielo toglie nessuno… E lo stesso faccia SEL.. una forza politica con rappresentanti in parlamento, non è in grado di ottenere per il proprio candidato più di 24000 preferenze???? Cominciate a guardarvi un po’ all’interno, invece che all’esterno…pensate a ricostruire un consenso che, purtroppo per la sinistra italiana, manca, invece di pensare alla poltrona..
    Detto questo, rimane il rammarico per l’ambiguità della Spinelli… ma al tempo stesso le lamentele del secondo arrivato, che si duole del fatto che il primo non gli lascia il posto, non si possono davvero sentire

  • dodi

    è vero che la politica non si fa con i se, ma avrei proprio voluto vedere cosa aveva da dire sel nel caso in cui la spinelli avesse optato per la circoscrizione sud…in quel caso allora andava bene? secondo me si, ci sarebbe stato qualche mugugno ma poi via assieme finalmente senza rc…due piccioni con una fava…io ritengo che nonostante lo smacco ricevuto sel deve continuare il percorso di dialogo con l’altra europa che non è fatta solo di barbara spinelli (che a me tra l’altro piace molto più di molti “compagni”) ma di un universo ancora inespresso che lotta contro l’austerità e non si fa ammaliare dalle sirene del renzismo…se sel invece crede di fare questa lotta alla sinistra del pd allora mi dispiace, non era questo il progetto con cui vendola aveva dato via a sel…forse mi sono sbagliato io, ho capito male…il progetto era di fare una grande sinistra progressista con il meglio (dei transfughi) del pd, con quelli di sinistra senza paraocchi, con i movimenti e con le energie buone di questo paese…queste energie oggi le possiamo convogliare soltanto sul progetto che ne conseguirà all’altra europa…ora sta a noi compagni decidere…possiamo ritenere che questo percorso lo può fare sel in autonomia (e io non ci sono) oppure possiamo negoziare (e ne avremmo il potere) con l’altra europa e gli scontenti del pd…il passo successivo deve essere una simbiosi di tale movimento politico con i movimenti che attraversano il paese…altrimenti cosa abbiamo guardato a fare syriza come modello in questi lunghi mesi? usciamo dai recinti, ma facciamolo noi per primi, facciamo vedere che ci teniamo di più a ri-costruire una forza di sinistra in questo paese…se sel si dissocia e torna a guardare alla sua destra (pd) allora cari miei le ambiguità di cui parlava la spinelli non erano infondate.

  • mariosi

    Recuperabili a che?All idiozia dei sinistroidi?

  • mariosi

    Tsipras “penso sia un giovanotto intelligente e simpatico ma in Italia la sua lista e’ in mano ad un franchising di sfasciacarrozze”. Massimo D’Alema, a Napoli, descrive cosi’ la lista Tsipras in campo in Italia per le Europee. “E’ una comitiva nota, composta da navigatori di lungo corso – ha aggiunto – che tra le prime cose che hanno fatto c’e’ stata quella di litigare tra di loro”. “La sigla era anche buona ma qui e’ stata presa in franchising da una societa’ composta da persone famose per aver fatto fallire molti partiti e partitini – ha concluso – a livello europeo puo’ ambire ad essere la terza forza e superare i liberali”.
    Meditiamo per il futuro,gente.Cornuit si’,ma mazziati almeno ……………

  • giuliano_69

    Ecco lo “stile” che esce allo scoperto. Vuole che le comunichi il mio pedegree e le mie discendenze araldiche per sapere se sono degno di parola. Ma perchè qualche volta invece di dire cose scontate non vi sforzate di parlare di politica?

  • Giovanni e Rosaria

    La Spinelli, a nostro giudizio, può inizialmente portare avanti meglio del giovane Furfaro l’idea di un’Europa diversa da quella attuale, del resto lo stesso Tsipras nella recente lettera pubblica la desidera a Strasburgo. Furfaro non se ne abbia a male ma c’è tanto da fare e da imparare qui in Italia da prepararsi alle prossime elezioni politiche italiane.
    Inoltre tanti sono gli attivisti che si sono dati da fare per la lista Tsipras, oltre a Sel, oltre a Rifondazione, e che sono espressione di movimenti e della società civile, autonomi da partiti. Nessuno si deve sentire escluso se non è nella rosa dei parlamentari. La lista è partita unitaria non facciamola morire.

    In ogni caso ricordiamo che uniti si vince divisi si perde!

  • MGiovanna

    Ha ragione, il Pd non è la nuova DC. è molto peggio, è un partito padronale. Si legga la nostra Elettra al proposito e forse capirà che anche noi siamo capaci di fare analisi politiche serie

  • M.Giovanna Bencistà

    Estremismo, malattia infantile del comunismo

  • Antonio Bontempi

    Mi permetta di precisare … è arduo essere chiari con dei messaggi brevi.
    – ho parlato di poltrone perché:
    1) la disputa in questione riguarda nei fatti una poltrona: chi la deve occupare? il primo arrivato, ma che ha cambiato idea o il secondo che ha preso molti meno voti ?
    2) da quando milito (fine anni 80) ho visto il percorso (da esterno) che il PCI ha avuto, passando a PDs, DS e poi PD. Il discorso è stato questo: non si fanno le cose se non si governa, per governare dobbiamo avere i voti del centro … per governare dobbiamo “farci capire dal centro” … poi “parlare la loro lingua” … poi “dire le cose che vogliono” … alla fine … proporre politiche di centro.
    La domanda doveva essere: come essere alternativa? Non ci credevano neppure loro alle cose che proponevano (anche se spesso giuste) avevano un forte senso di colpa, non si accettavano più per quello che erano …. e intanto molti se ne approfittavano .. La superstite rifondazione non ha saputo rifondarsi, i Verdi (in cui militavo) non hanno saputo uscire dall’ambiguità dell’ambientalismo “tecnico” e non sociale.

    E noi oggi ?
    Il governare (o l’essere nei palazzi con un rappresentante anche se di minoranza) non è il problema se non hai più una comunità (persone che si riconoscono in un destino comune) e non hai più nulla di credibile da dire (che non sia di centro). Prima si deve ricostruire un mondo distrutto (la sinistra e la sua strada maestra) e poi diventa automatico il tema del governare. Governare non è indispensabile per il lavoro che si deve fare…. dato che ci sono solo macerie e malcontento. Si deve tornare ad essere credibili.

    Credibili per cosa? Quando parlo di “concretezza” non intendevo proporre politiche solamente se oggi compatibili con l’attuale sistema e quindi ad oggi realizzabili dall’attuale sistema. Non il nostro compito, che è quello di andare avanti, oltre.
    La teoria del doppio binario non è schizofrenia.
    Oggi quel che manca è una concreta nuova visione del mondo che vogliamo e viverlo creando comunità. Ormai le parole d’ordine su cui ci appoggiamo sono diventate logore, ovvero i temi e i problemi di riferimento restano, ma noi ripetiamo mantra vuoti perchè oggettivamente più nessuno li vive. Dobbiamo riscrivere da zero tutte le nostre prospettive. Solo in questo modo saremo obbligati a fare nostre, concretezza, indirizzi, politiche e non solo parole.
    FARE le cose che fanno gli altri non mi interessa.
    Nuova consapevolezza porterà nuovo coraggio.

  • Vincenzo Gaudiano

    La lista Tsipras in Italia si rivela per quello che era veramente: l’ennesimo tentativo di dar vita ad una aggregazione massimalista e minoritaria. Condita da un po’ di sinistra salottiera a radical scic e dagli epigoni caricaturali del peggio del pensiero tardo azionista. Non è un caso quindi che la soluzione al problema degli eletti sia stata ideata e costruita frontalmente contro Sel. Resta il disastro del gruppo dirigente di Sel che partito per “giocare la partita” dentro il campo largo della sinistra europea (l’adesione al Pse mai smentita nei documenti congressuali) si trova a dover fare la riserva in panchina ad una storia con la quale Vendola aveva rotto 6 anni fa.

  • Esposito

    Per grantire unità alla lista italiana a Bruxelles la Spinelli è meglio del giovane Furfaro, che avrà occasione di emergere alle prossime elezioni politiche in Italia. I movimenti e la società civile non iscritti a SEL e R.C hanno dato uguale impegno nella tornata elettorale e ora vedono nella Spinelli la portatirice di quei valori (78.000 preferenze).
    A SEL e Rifondazione Comunista dico UNITI SI VINCE non roviniamo la lista. Con la Spinelli andrà ancora più bene.

  • Natan Uncas

    Meno male che vi ho abbandonato anni fa! Ne avevo piene le tasche di cashemerini e blahblah da ‘salotti bene’, ma vedo che le cose non solo non sono cambiate anzi sono peggiorate!

  • Uccio Levante

    Mio nonno diceva che il dolce piace a tutti. La Spinelli conferma la regola, non si è accontentata della porzione ( prestigio e riconoscimento ) ed ha preferito la torta ( seggio all’Euro parlamento ). E’ mortificante constatare che le persone serie e coerenti sono sempre di meno.

  • Franco

    Vendola non ha scelto, Vendola ha dato fiato ad un progetto politico di sinistra unita senza più bandierine dei secoli passati al seguito, questa era la sua mozione che anche se vincente, perde per la coalizione dei soliti irriducibili dati ormai per persi, tuttavia, se cerchi polemica hai sbagliato canale.

  • claudio arzani arzyncampo

    Non discuto della posizione di Spinelli anche se, in politica come nella vita, rispetto chi assume impegni e poi li mantiene. Il problema è politico ed è la scelta sbagliata di SEL di allinearsi a chi rappresenta dichiaratemente la sinistra antagonista, rigettando la vocazione governativa. L’alleanza, in Italia e in Europa è stata sbagliata e gli elettori l’hanno punita. Alle politiche SEL da sola aveva 1.080.000 voti mentre Ingroia raccoglieva 700mila voti. La lista per Tsipras ha racimolato a malapena 1.100.000 voti, lasciandone per strada una valanga, cioè tutti i voti di chi non ha creduto nell’alleanza vecchia e ritrita preferendo restare a casa o andare a votare per votare PD. SEL partito di governo anche se non con questo governo. E’ una linea politica o un semplice slogan? Questo deve chiarire SEL e, per quanto alle elezioni politiche, deve solo piangere sul latte versato di un’alleanza sbagliata. Io non confluirò nel PD ma certo SEL deve chiarire quale percorso intende seguire. Ancora una volta inseguire i miti improduttivi della sinistra antagonista che non portano da nessuna parte oppure essere sinistra capace di elaborare un progetto di governo critico rispetto al PD e a Renzi. Starò a vedere.

  • claduio

    Gentile Antonio Bontempi non credo affatto che ciò che più manchi alla sinistra sia “una concreta nuova visione del mondo” ma la capacità di incidere su quello che abbiamo. L’errore della sinistra, il suo peccato (di presunzione) è di poter stabilire ciò che è giusto o sbagliato, il sentirsi super-partes (da qui l’ossessione per un mondo nuovo pre-definito a tavolino, l’abitudione di mettere sempre davanti l’astrazione alla pratica) e non itra-partes e dunque riconoscere ed accettare di essere una delle molteplici componenti che assieme, contaminandosi a vicenda, dipendendo l’una dall’altra si condizionano reciprovamente.
    Per vivere in un mondo migliore (reale e non immaginario) serve praticare le proprie idee e non limitarsi a coltivarle e ad usarle contro gli altri come fossero oggetti contundenti. Ma con quale presunzione si continua a giudicare gli altri 8a partire dal PD) invece che misurarsi, confrontarsi fattivamente con essi. Certo con le proprie idee, i propri obbietivi ma disposti a modificarli nel confronto con gli altri, disposti ad sostenere risposte parziali pur di fare un passo nella direzione giusta. Disposti cioè alla fatica del coltivare anzichè pensare supponentemente che basti gettare a terra un seme (le nostre buone idee) perchè questi da solo si trasformi in una pianta robusta. Confrontarsi e rispettare una logica di coalizione non significa affatto “fare le cose che fanno gli altri”, significa invece fare la propria parte nel rispetto delle idee degli altri (specie quando sono maggioritarie e che dunque rappresentano una platea di cittadini più ampia di quella che in quel preciso momento stiamo rappresentando noi). Si può fare la differenza anche così, anzi spesso è proprio così che si fà la differenza. Solo che per farla occorre una precondizione che invece manca alla maggioranza della classe politica della sinistra: occorre capacità. Invece essendo – questa è l’attuale triste relatà – composta prevalentemente da mediocri non si è in grado di sostenere alcun confronto e non essendo stupidi sanno benissimo che se provassero quel percorso in pochissimo tempo il proprio elettorato li spedirebbe a casa chiedendone il ricambi con forza 8a suon di calci in culo) e quindi preferiscono alimentare questa finta diffierenze, questo mito inconcludente di diversità perchè così – senza la prova dei fatti del confronto – evitano di essere giudicati e continuano a pontificare ed a preservare le proprie posizioni (come un noto quanto incocludente ex-sindacalista con il vezzo dei salotti della roma bene) a lungo.

  • mariosi

    Si’,si’, me lo comunichi pure……visti i tempi.

  • mariosi

    Bhe’, certo 20.000 euro netti al mese da non dividefe con nessun partito, penso alla pura Spinelli, facciano piacere.Altro che Sel o Vendola ambigui.Basta con questi tromboni parigini.

  • mariosi

    Comunque la responsabilita’politica di questa disfatta Fratoianni la deve prendere.
    Bisognava organizzarsi per tempo puntando su un vero capolista di Sel.
    Questa ingenuita’ denota non adeguatezza.Non possiamo continuare con questi ragazzi che giocano alla politica.
    Caro Nichi:o intervieni od andiamo tutti a casa.

  • maurizio angelini

    Terribile, sestu, sei terribile. Ma il massimo lo raggiungi quando dimostri di non capire nulla di umanità e di religione. Sono per il suffragio universale, ma ad uno come te, ecco, darei un voto ponderato: lo 0.50 è più che sufficiente. Quando uno mette assieme omosessualità, nazismo, Klan, bè un voto che vale metà è anca massa.

  • Cesare

    E vi ha fregato ben bene. La dolce compagna del proletario Padoa schioppa vi ha proprio proprio fregati. E poi Ferrero rochè che per soprammercato vi fa pure la predica,son momentacci. Sono un operaio agricolo e quindi agli antipodi vostri ma capisco bene la vostra incazzatura. Vabbè dai,qui di ideali c’è n’erano già pochi in partenza e in fondo in fondo gli operai rappresentati da lista tsipras sono pochini,abbonda il radical statal chic. Quindi dovreste gioire perché spinelli per voi e come “schillaci santo graal de tutti i terùn”.Scherzo un po. l’occasione era ghiotta,non prendetevela.

  • Marco

    Mah! Boh! Ma soprattutto perché?

  • Marco

    Io sono uno degli attivisti che si è dato tanto da fare.
    Tutti sapevamo che Barbara Spinelli e Moni Ovadia avrebbero rinunciato al seggio al parlamento europeo. Leggete le dichiarazioni di Spinelli in campagna elettorale.
    Di che cosa state parlando esattamente?
    Potete anche rispondere uno alla volta.

  • Giulio Tiradritti

    La questione più brutale è che anche chi dice di essere di sinistra, chi non dice di essere attaccato alla poltrona, in realtà lo è. La Spinelli si è tenuta il seggio? Pazienza, non capisco perché ci deve essere tutto questo attaccamento di Sel alle cariche politiche. Chi ha votato la lista Tsipras lo ha fatto non per la qualità dei candidati, ma perché è di sinistra. E parliamoci chiaro, non è stato un grande risultato, come molti vanno sbandierando. Mi dispiace sinceramente, perché io sono comunista e di sinistra. Ho votato in passato per Rif. Com., per i Com. It., per Sel, e mi piacerebbe vedere che sono tutti uniti, e invece sulle questioni che contano non è così. Lo sono soltanto sulle questioni banali, quelle che vengono fatte passare come sinistra ma che in realtà non c’entrano niente, come i matrimoni omosessuali, l’aiuto agli immigrati. Per esempio, sulla politica estera, già Rif. Com. che i Com. It. hanno una visione più chiara. Appoggiano Putin, che ha totalmente ragione sulla questione Ucraina. Sel ancora non si capisce che posizione ha. Vuole appoggiare quel guerrafondaio di Obama? Lo sostenga pure, però allora non rompa le scatole nel non comprare i cacciabombardieri F-35. Se si vuole stare in un’alleanza per il mondo libero, dobbiamo essere pronti a sostenere anche noi i costi.

  • francesco

    Approfondisci la lettura, ti è sfuggita la parte che tratta del “cretinismo parlamentare”…

  • Paolo Sestu

    Mi scusi don maurizio, ero convinto che la religione cattolica non fosse tenera con gli omossessuali, ha cambiato orientamento o capivo male quello precedente?

  • http://www.budweb.com Alessandro Bussani

    Il voltafaccia della Spinelli si commenta da solo.
    Tuttavia l’errore é alla base ed è ereditato dalla “mania” di ricercare candidati di grido ma che politicamente forse han ben poco da dire.
    Se proprio é necessario ricorrere a dei candidati-civetta, almeno li si scelgano affidabili tra i veri compagni e non tra i/le radical chic dei salotti romani (la lista nelle borgate romane é sotto il 4%): un Landini non sarebbe stato meglio di una Spinelli?
    Come vanificare un risultato esaltante in malissimo modo.

  • ARMENTARIO

    QUESTA SPINELLI ERA UNA NOTA SOSTENITRICE DEI 5ESPELLE DEL GENOVESE. LI HA FREGATI TUTTI IN BARBA ALLA COERENZA E PER DI PIU’ PER UN PIATTO DI LENTICCHIE. MISERIA UMANA E BASTA !