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Lunedì, 24 novembre 2014

I dati sull’astensionismo sono drammatici e inaccettabili per un sistema democratico

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Il dato dell’astensionismo a queste elezioni regionali è drammatico, ed insopportabile per un sistema democratico. Proprio per questo nessuno dovrebbe cantare vittoria con toni trionfalistici. E’ un problema per tutti, in particolare per chi, grande forza politica, perde centinaia di migliaia di voti in questo turno elettorale, anche quando vince le elezioni.

In questo contesto  Sel ottiene un risultato importante, aumenta sia in termini percentuali che in voti. E’ un piccolo fatto dentro una condizione drammatica per il nostro sistema democratico che riguarda tutti.

E che forse dovrebbe imporre qualche domanda a chi oggi guida il Paese, con politiche che evidentemente sul piano sociale e istituzionale continuano ad allontanare gli italiani dalla politica.

Commenti

  • pasquale

    ho votato un’altra emilia romagna che strano

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Cosa è strano? Che ci siano due formazioni con gli stessi interessi politici che dividono i voti (che già non sono moltissimi)? E’ vero, è strano, ma (a quanto ho sentito con le mie orecchie) è una cosa VOLUTA dalle forze dietro alla lista Tsipras. Forze che sarebbe meglio si rendessero conto che in questo momento è quanto mai importante unirsi per contrastare Renzi e le altre destre, non dividere l’atomo su cavilli identitari e settari che fanno solo male alla sinistra.

  • mariosi

    Bisogna smettere di nascondersi dietro Altra o Tsipras per interessate piccole manovre gia’ viste alle Europee.
    C’e’ molto da rifondare!

  • Dario

    Detestor, credo che tutti ci rendiamo conto che Renzi non è un fenomeno da poco, anzi. In questa fase storica o si è con il PD o contro il PD, e starci è una cosa gravissima perché si legittima Renzi e si legittimano i renziani che sono uguali o peggiori di lui.
    Smettiamola di considerare Altra ecc. come un meccanismo alieno e cattivo, perché è mille volte meglio di qualsiasi decisione da segreteria di partito. E non c’è nulla di identitario, non è una lista fatta di “pazzoidi” (mi si perdoni il termine forte) come quelli del Pcl o come a volte lo è il Pdci (vedi idee assurde sul socialismo reale). Se poi per forze dietro alla lista Tsipras intendi tutti quelli che la fecero nascere, Sel compresa, allora siamo d’accordo (come quasi sempre).

    Sel aveva la possibilità di correre con Altra ER, esattamente come ha fatto alle europee (un tale schieramento in Emilia avrebbe preso almeno il 7-8%), ma ha deciso di schierarsi con chi rappresenta la casta renziana e i poteri locali (finte cooperative in primis). Non è la Sel che combatte in Parlamento, che stimo, no: è un meccanismo governato da una dirigenza da cambiare completamente. Ho votato Altra ER per il semplice motivo che, essendo come te e gli altri compagni informato su Renzi e renziani, e i tanti indagati messi in lista, non avrei il coraggio di votare quella gente, non posso legittimare Renzi, che anzi ha già detto che chi ha appoggiato la CGIL ha preso pochissimi voti.

    Spero solo, ormai, che come detto da Ferrero dopo l’incontro a Firenze, sia davvero pronto un nuovo soggetto di sinistra che includa da Prc a Sel ai civatiani che ultimamente si stanno comportando bene (e che, è chiaro, tra non molto usciranno dal PD). Due mesi, dice: vedremo.

  • francesco

    Il dato essenziale da cogliere è che l’Altra Emilia Romagna era ed è alternativa al pd e al centrosinistra. E che ha conseguito un buon 4 % dei consensi rispetto al 3,2 di Sel alleato col PD di Renzi. Il resto, se permettete, è solo chiacchiericcio da osteria.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    “Sel aveva la possibilità di correre con Altra ER”
    E’ proprio questo il punto: siamo sicuri? Non c’è bisogno di ricordare come andò alle europee, 3 seggi di cui nessuno a Sel, nonostante l’elettorato fosse il suo. E i rappresentanti della Lista Tsipras, al posto di ringraziare Sel se non altro per i suoi voti, la schifano perché secondo loro non è abbastanza di sinistra (perlomeno è quello che ho visto dalle mie parti).
    Davvero Dario, anch’io ero speranzoso per una lista che riunisse finalmente la sinistra, purtroppo qualcuno non la vuole, e quella non è Sel.
    Poi magari in Emilia Romagna è tutto un altro discorso e ci sono colpe anche da parte di Sel, questo non lo so.

  • Sergio Zampini

    non è ora di convocare l’Assemblea Nazionale?

  • Enrico Matacena

    in Emilia Romagna rifondazione & C hanno ostacolato in tutti i modi la partecipazione di SEL alla lista l’ altra emilia , imponendo che non fossero candidabili consiglieri comunali e dirigenti di partito (salvo poi candidare stefano lugli segretario regionale di rifondazione) e presentando la candidata presidente giusto il giorno prima del referendum interno di SEL sulle alleanze . Ciò ha spinto SEL a compiere il madornale errore di allearsi con il PD , grazie anche ad un quesito referendario scritto in modo molto scorretto e alla spinta di un’ala strapuntinista e miope purtroppo maggioritaria nella direzione regionale del nostro partito. Io ho votato disgiunto: SEL come partito e la lista liberi cittadini per l’emilia romagna come candidato presidente . Mai e poi mai avrei sostenuto gli squallidi settari autoreferenziali di rifondazione , che anche in questo caso come per le europee hanno dimostrato tutta la loro grettezza, scorrettezza e inaffidabilità.

  • battistino

    i dati dicono che rispetto al 2010 SEL prende 1200 voti in più, enel 2010 era in coalizione con i verdi, e i partiti che formano l’altra emilia, cioè Prc, Pdci, e altri perdono 14mila voti mi chiedo se sia nuormale parlare di sorpasso con 14mila voti persi, state scherzando vero ? e qiel unico consigkliere che farà nel consiglio , nulla i nostri eletti sono due giovani e bravi compagni, eperchè non parlare del dato calabrese, regione del sud , dove per la sinistra prendere voti è sempre così difficile, perchè non dire che dal 2% noi passiamo al 4,2% e superiamo da soli perfino il dato dell’altra europa, mentre la liostya altra calabria arriva solo all’1,2%. dai parliamone di tutto questo………

  • battistino

    già 12oo vorti in più e 14mila coti in meno sono chgiacchere daosteria…..beato te……

  • battistino

    il prc eil pdci hanno perso 14mila voti rispetto al 2010 sarebbero loro la alternativa ? Sel ne ha guiadagnati 1200, lascia perdere dai……

  • fabio

    Regionali 2010: SEL + verdi 37698 voti (1.08 % dell’elettorato) federazione della sinistra 58900 voti (potenziali voti di SEL)
    Regionali 2014: Sel 38845 voti (1.1 % dell’elettorato) L’altra emilia romagna 44676 voti (potenziali di SEL)
    CARO NICOLA, QUESTO E’ UN RISULTATO DELUDENTE. ABBIAMO PERSO POSSIBILI VOTI SIA ALLA NOSTRA SINISTRA CHE ALLA NOSTRA DESTRA. In termini di “penetrazione” sull’elettorato il risultato è negativo.
    La domanda la dobbiamo rivolgere a noi stessi, non possiamo stare continuamente alla ricerca di una spalla per evitare di scomparire…..

  • francesco

    Sel ha fatto una precisa scelta di campo, addebitabile unicamente al suo gruppo dirigente.
    Inutile cercare capri espiatori nel campo della sinistra. Il ruolo di ruota di scorta del PD e del suo strumento di comando detto centrosinistra, ha esaurito la sua funzione e Sel, se vuole sopravvivere, deve scendere dal carro del vincitore Renzi. Oggi serve costruire l’alternativa ai potentati economici che stanno dissanguando i popoli, non adoperarsi per spuntare una o due cadreghe a beneficio di qualche carrierista di mestiere.

  • francesco

    La buona politica si fa con le scelte strategiche giuste e con i giusti alleati, non con il bilancino del farmacista. Da qui si vede che la malattia dell’elettoralismo è dura da estirpare.Se Sel preferisce andare spensieratamente in …Barca (ultimo desiderio in ordine cronologico) che remi pure per Capitan Matteo. E buon vento di bonaccia..

  • Leopoldo

    L’astensionismo aumenta, se in Italia tutto funzionasse bene, potremmo dire,in questo caso, che gli italiani sono diventati più europei dei partiti, ma sappiamo bene che non è così! Ma il progetto originario di SEL di costruire un soggetto politico inclusivo non solo per una nuova sinistra ma di tutte quelle culture ambientaliste e di impegno civile che fine ha fatto? Che niente niente ci siamo secolarizzati?

  • fabio mischi

    Nel momento in cui la sinistra nel suo complesso SEL (1.00%degli aventi diritto al voto) e L’altra ER (1.26 % degli aventi diritto al voto) dimostra tutta la sua pochezza, cosa succede ? Succede che gli uni e gli altri non trovano di meglio da fare che scagliarsi reciprocamente colpe e responsabilità. Litigano in sostanza. Due quasi nullità (almeno dal punto di vista matematico) che difronte alla situazione drammatica del paese, difronte alla democrazia che ancora ieri ha subito un colpo niente male, cosa fanno ? Se la prendano gli uni con gli altri. Solo qua e là si legge chi, prendendo spunto proprio dai risultati negativi di ieri( compresi quelli del PD naturalmente) , riflette , fa autocritica ed auspica, prima che sia troppo tardi, la creazione ex novo di una sinistra di governo plurale, socialista, ambientalista che sappia ricreare , partendo dal basso, dagli elettori , una rinnovata partecipazione, una rinnovata passione intorno ad un programma essenziale, credibile, di facile lettura e che sappia porre a soluzione i gravi problemi di questo paese. Ognuno, nel rispetto reciproco della propria cultura e dignità, lasci una parte delle proprie specificità e partecipi con spirito collaborativo nel rispetto della costituzione, per la giustizia sociale , per la tutela dell’ambiente ,delle libertà, dei diritti individuali e collettivi. Chi è nella dirigenza, chi ha le maggiori responsabilità crei l’occasione perché tutto ciò si possa realizzare , davvero prima che sia troppo tardi.

  • arturo giuliani

    le discussioni fra gli zero virgola in più o in meno di una lista rispetto all’altra fra le due liste di sinistra (dove per sinistra ovviamente non si intende il Pd) è una discussione così stucchevole che da sola fa comprendere qual è la causa per cui nonostante siamo circondati dalle destre, dal Pd in poi, la sinistra non decolla. Quante energie tirate giù con lo sciaccquone solo per dividere gli atomi! Aldilà delle scelte, condivisibili o meno, fatte in questa tornata elettorale in due sole regioni di alleanza o non alleanza con il centrosinistra, il progetto di costruzione di un soggetto unitario a sinistra è l’unica vera alternativa alla deriva italiana, se gli specialisti dello zero virgola decidessero di seguire l’esempio di Syriza o di Podemos….. Tacete! Sfogate le vostre frustrazioni e odii verso le destre, non verso tutto ciò che è sinistra, ecologismo sociale ed altermondsmo!!!

  • Enrico Matacena

    Non ho ancora trovato un rifondarolo che abbia avuto la capacità di rispondere nel merito alle accuse sulle porcate di rifondazione che hanno fatto saltare la lista unitaria della sinistra in Emilia romagna. E non si tratta di beghe ma di constatare che rifondazione è un elemento pernicioso per la sinistra e per la sua unità . SEL ha fatto gravi errori in Emilia e spero che al più presto il gruppo dirigente regionale venga sostituito, ma ora si tratta di costruire una strategia concreta e di massa contro il renzismo, che sia unitaria ma eviti di inseguire forze settarie disgreganti e autorererenziali come rifondazione. ma si rivolga alle masse a quelle che seguono la CGIL, che possa dare una rappresentanza politica valida a coloro che il 12 dicembre sciopereranno contro renzi e le sue politiche reazionarie.

  • mariosi

    Ma quali colpe.Rifondazione sta giocando sporco contro Sel nascondendosi dietro tsipras che abbocca come un pesce.
    Mirano a far saltare tutto e la colpa e’di Vendola ch e’debole dopo Ilva ed il tradimento di Migliore.
    Bravi gli emiliani che 2 consiglieri alla faccia di Ferrero a casa li hanno portati in Emilia.
    E tirate, voi di Sel nazionale gli attributi…….cacchio!

  • francesco

    “Renzismo” è una parola astratta e fuorviante che non spiega nulla. Si tratta di fare fronte comune contro le politiche liberiste attuate dai governi europei (per ordine della Troika) di cui il Partito Democratico è zelante esecutore testamentario in Italia, con la copertura di una sedicente sinistra interna che continua a difendere la ditta.

  • toyota45

    E’ solo vergognoso leggere alcuni commenti.Si esulta perchè una delle due sinistre ha ottenuto una manciata di voti più dell’altra.Siamo moribondi però per alcuni godiamo ottima salute.

  • toyota45

    Caro Nicola,per un motivo o per un altro ormai siamo affezionati al nostro caro 3/3,2%.

  • francesco

    Usciranno dal PD? Ci credo poco. Da più parti si lanciano assicurazioni che la “Ditta” non si mette in discussione. E se si considera la marcia indefessa di avvicinamento al centrosinistra, è più facile che sia Sel a entrare nel PD sulla scia del precursore Gennarino Migliore.

  • francesco

    Troppo spesso ci si dimentica che, tra le cause che hanno determinato lo stallo attuale, c’è la nefasta scissione dal PRC voluta da Vendola e Migliore 5 anni fa, per costruire (udite,udite!) una “Grande, Nuova e Moderna) Sinistra con il Partito Democratico. Gulp!

  • fabio

    Se dobbiamo continuare a votarci da soli, senza crescere di mezzo punto salvo fare sporadici (e opportunistici accordi elettorali locali, giusto per riuscire a piazzare qualcuno (tra l’altro del tutto ininfluente per gli equilibri politici locali), e avere una dirigenza che parla di successo e risultati importanti SONO UNA EUTANASIA programmata. Questo movimento deve essere totalmente riformato.

  • claudio

    domanda semplice semplice.
    Ma se Renzi e le sue politiche portano un’allontanamento degli elettori dal PD, SEL e il PRC/lista
    Tspras non dovrebbero fregarsi le mani ringraziandolo e raccogliere a mani basse tanta generosità (politica)? Non dovrebbero SRL ed il PRC/lista Tspras intercettare l’elettore del PD che non si riconosce più in quel partito e conquistare il suo voto?
    Ma se l’elettore tradizionale di centro-sinistra non vota il PD di Renzi perchè non ci si riconosce (considerando la sua proposta politica non confacente alle sue idee e aspirazioni) ed invece che votare per chi stà alla sinistra di esso sceglie di NON votare, non vuol forse dire che le politiche e la
    credibilità di SEL e PRC/lista Tspras è ancora più scadente di quella del PD di Renzi?
    Ma non sarebbe più produttiva ed utile un pò di auto-critica invece che incolpare gli altri (che ovviamente di colpe ne hanno molte)?
    Se la somma dei voti (che tra l’altro è composta da un’elettorato non perfettamente sovrapponibile, ovvero che non manterebbe in toto lo stesso orientamento di voto se i due partiti
    si presentassero uniti) di SEL e PRC/Lista Tspras non riesce ad andare oltre il solito 4-5% a fronte di un quasi dimezzamento della platea dei votanti non significa forse che la loro esperienza politica è FINITA e deve essere in toto superata assieme alla loro classe dirigente attuale (a partire da Vendola, Fererro, Frattoianni, Grassi, etc.)?

    O vogliamo continuare ad auto-consolarci dicendo che il mondo è brutto, sporco e cattivo mentre più o meno inconsapevolmente ci incamminiamo verso l’autoestinzione?