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Martedì, 14 giugno 2016

L’attivismo politico non è criminale. Appello per Luca Casarini

luca

Un appello, che in pochissime ore ha raccolto numerose e qualificate adesioni del mondo della cultura, dell’università e della politica e che ripercorre la vicenda di Luca Casarini, condannato ad una pena di 3 mesi per aver, nel 2003, occupato un’immobile sfitto da anni attuando un progetto di autorecupero. E’ la risposta di Palermo, città in cui Casarini vive e lavora dal 2012, dopo il non accoglimento, nei giorni scorsi, della richiesta di scontare la pena con l’affidamento ai servizi sociali in un progetto a favore dei migranti con la comunità della Chiesa Valdese di Palermo.

“Riteniamo che la condanna a tre mesi di detenzione domiciliare, col divieto assoluto di comunicare con l’esterno, negando la possibilità di commutare la pena nell’affidamento ai servizi sociali, sia del tutto sproporzionata” si legge nell’appello che sta circolando sui social “Così come riteniamo inaccettabile l’allusione che la Questura di Palermo fa ad un possibile legame tra il suo attivismo politico e la criminalità, organizzata e non, sapendo che in questa città criminalità organizzata significa Mafia”.

Inoltre domani si svolgerà un Sit-In promosso da familiari, compagni e amici di Luca Casarini in Piazza della Memoria, presso il Tribunale di Palermo, con inizio alle ore 9,00.

Leggi l’appello su Commo

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