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Mercoledì, 1 aprile 2015

Liguria, Quaranta: “Rete a sinistra” partita bene

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«Siamo partiti bene, dalle prime uscite abbiamo ricevuto segnali molto incoraggianti, sono venute persone a offrirsi di dare una mano, e il fatto che i primi sondaggi, peraltro non commissionati dai noi, ci accreditino un 15 – 16 -17 per cento è un buon inizio». Così Stefano Quaranta, deputato ligure di Sel, uno dei protagonisti di Rete a Sinistra, -l’organizzazione impegnata da mesi a costruire in Liguria un’alternativa vincente al centrosinistra – commenta per Adnkronos l’inizio della campagna elettorale.

Nei giorni scorsi Rete a Sinistra ha scelto il proprio candidato alla presidenza della Regione, il deputato civatiano del Pd Luca Pastorino, che ha lasciato il suo partito, mentre Giorgio Pagano, l’ex sindaco della Spezia indicato da un’altra formazione di sinistra radicale, non avendo trovato un accordo con Rete a Sinistra ha ritirato la propria candidatura. «Pagano – dichiara Quaranta – si è ritirato perché consapevole di non avere dietro di sé grandi truppe». Si è ritirato in polemica con rete a Sinistra, il che fa pensare che i suoi sostenitori potrebbero non votare Pastorino. «È un mondo talmente poco rappresentativo quello della sua lista che non ci preoccupa», dice il deputato di Sel. Anche il fatto che il presidente della commissione di garanzia del Pd della Liguria, Paolo Turci, abbia scritto che rischiano una sanzione gli elettori e gli iscritti agli albi delle primarie del Pd che dichiarano il loro consenso a candidati diversi da quello del partito secondo Quaranta non è determinante.

«I partiti politici, Pd compreso – spiega -dal punto di vista degli iscritti sono diventati molto esigui. Non contano gli iscritti, conta saper parlare all’opinione pubblica, un’opinione pubblica che, secondo me, in Liguria è prevalentemente di centrosinistra ma è scontenta di quanto hanno fatto finora le amministrazioni di sinistra. Credo ci sia molto spazio per noi. Nei prossimi giorni presenteremo il nostro programma e accanto a Rete a Sinistra metteremo in campo una lista civica che cercherà di raccogliere tutte quelle energie della società civile che non hanno potuto esprimersi con la sinistra al potere in questi anni. Ci resta da coprire un gap di conoscenza in alcune province perché siamo conosciuti soprattutto a Genova ma abbiamo il tempo per farlo».

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