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Martedì, 17 novembre 2015

Migliaia di studenti in piazza: Vogliamo tutto #pertutti, privilegi per nessuno. E un futuro di pace e giustizia

SCUOLA, CORTEO STUDENTI ARRIVA AL MIUR: "SIAMO OLTRE DUEMILA" - FOTO 3

Oggi gli studenti della Rete della Conoscenza (Unione degli Studenti – Link Coordinamento Universitario) sono scesi in piazza in tutta Italia per la mobilitazione internazionale studentesca promossa a livello europeo dall’Obessu e dall’appello ‘We are in credit’. “Vogliamo tutto #pertutti, privilegi per nessuno” è lo slogan scelto dagli studenti.

«La giornata internazionale degli studenti del 17 novembre è ancora più importante alla luce dei drammatici attentati di Parigi. Oggi abbiamo costruito all’interno delle nostre piazze momenti di solidarietà e riflessione sull’accaduto e parteciperemo oggi pomeriggio alle tante iniziative già previste in tutto il Paese, promosse sia da un appello sociale sia da quello studentesco», afferma Riccardo Laterza, portavoce nazionale della Rete della Conoscenza, «gli studenti a livello internazionale vogliono immaginare un mondo senza confini, prendendo parola in solidarietà dei parigini e di tutte le vittime del terrorismo, ed in contrarietà alla xenofobia e all’odio razziale dilagante. E’ su queste basi che vogliamo costruire un futuro di pace e giustizia per il nostro continente e per tutto il mondo. #porteouverte è il segnale che vogliamo rilanciare anche nel nostro Paese, per il contrasto alle disuguaglianze sociali, per il diritto allo studio e la contaminazione tra culture differenti, il diritto all’accoglienza per tutte e tutti».

STUDENTI, CORTEO DEPONE FIORI AL CONSOLATO FRANCESE - FOTO 1

«Gli studenti medi sono tornati nelle piazze contro un Governo che per un anno ha promesso una nuova legge nazionale per il diritto allo studio ma che nella legge di Stabilità non ha previsto nemmeno un euro sul tema, legittimando di fatto le drammatiche disuguaglianze che affliggono il nostro Paese», dichiara Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti, «nelle scuole stiamo già boicottando l’applicazione della legge 107 attraverso le pratiche contenute nel manuale della scuola ribelle. Abbiamo scritto un documento con un’idea di riforma della scuola totalmente alternativa a quella del Governo chiamata Altra Scuola: Renzi ci deve ascoltare!».

SCUOLA, CORTEO STUDENTI ARRIVA AL MIUR: "SIAMO OLTRE DUEMILA" - FOTO 2

«Anche gli universitari sono scesi in piazza a partire dalla rivendicazione del diritto allo studio: il Governo non prevede in questa legge di Stabilità nuove risorse per le borse di studio universitarie, nonostante le carenze storiche del sistema e del nuovo processo di esclusione messo in atto dalle nuove modalità di calcolo dell’Isee!», dichiara Alberto Campailla, Portavoce nazionale di Link – Coordinamento Universitario, «vogliamo che si riparta dalla nostra proposta della Nuova Università, per aprire una discussione propositiva condivisa con tutte le componenti della comunità accademica per cambiare radicalmente il sistema universitario, ponendo al centro il suo ruolo sociale e rendendolo realmente di tutti e per tutti».

«Renzi, con la legge di stabilità, conferma il carattere iniquo e neoliberista delle sue politiche. Il taglio delle tasse sulla prima casa, i 2 miliardi di tagli alla sanità, le misure di contrasto alla povertà assolutamente marginali e inefficaci, il regalo agli evasori fiscali con l’innalzamento della soglia del contabile, sono uno schiaffo rispetto alle reali necessità del Paese», concludono gli studenti della Rete della Conoscenza, «non si vuole rispondere alle reali necessità del Paese, preferendo risposte inique ed elettoraliste e basate su un inasprimento drammatico della repressione. Gli studenti hanno le idee chiare per cambiare il Paese e l’Europa a partire dal diritto allo studio, il reddito per una vita degna e la democrazia. Vogliamo tutto per tutti: basta privilegi, basta garantire i profitti per i poteri forti del nostro Paese!».

A Milano gli studenti sono andati anche davanti al consolato francese a depositare fiori. Molte le bandiere della pace e francesi in tutti i cortei.