Sei in: Home › Attualità › Notizie › Milano, Sel: data per le primarie non è nella disponibilità di Renzi
Martedì, 24 novembre 2015

Milano, Sel: data per le primarie non è nella disponibilità di Renzi

milano

La proposta di primarie day per il 20 marzo, avanzata da Matteo Renzi, mette in agitazione il centrosinistra milanese. Da Giuliano Pisapia in giù, tante le reazioni polemiche. Nel capoluogo lombardo una data per le primarie c’è già, ovvero il 7 febbraio, ed è pure frutto di una lunga trattativa tra i partiti della coalizione di centrosinistra.

La data delle primarie milanesi «non è nella disponibilità di Renzi, così come hanno già dichiarato autorevoli figure istituzionali». E’ la reazione di Chiara Cremonesi, coordinatrice di Sel Lombardia, che spiega: «Le primarie del 7 febbraio sono una scelta della coalizione di centrosinistra, assunta insieme al consiglio degli undici e al sindaco Pisapia. E ora appartengono ai cittadini milanesi di centrosinistra». Per l’esponente di Sel, «le motivazioni addotte dal Pd nazionale appaiono peraltro un po’ deboli: unificare la data con le primarie di Roma e Napoli – osserva – non gioverebbe a Milano, che ha una storia amministrativa e politica ben diversa e positiva». Inoltre «sono già in corso nella nostra Regione altre primarie, ad esempio a Varese e Vimercate, che si terranno il 13 dicembre». Per questo, aggiunge, «non si comprende questo tentativo di intervento a gamba tesa, se non nella ricerca di prendere un po’ più di tempo alla ricerca di altre candidature. Ma – conclude – tutto ciò è irresponsabile nei confronti della città».

«Ecco il rispetto del Pd, anzi di Matteo Renzi…», rincara Nicola Fratoianni coordinatore nazionale di Sel. E non è «una questione di garbo», specifica il coordinatore di Sel, ma «politica». «La distanza sulle politiche del governo è sotto gli occhi di tutti, ma un comportamento del genere -sottolinea Fratoianni- mostra quale sia l’atteggiamento di Renzi nei confronti del centrosinistra che resiste sul territorio come coalizione per le amministrative: si decide a Roma, in solitaria, senza consultare nessuno. Il fatto è che il Pd renziano si muove ormai in modo del tutto autoreferenziale. Da partito della nazione, per intendersi». Quindi, «non esiste spostare la data del 7 febbraio», è la conclusione del coordinatore di Sel.

E pure Pierfrancesco Majorino, assessore e candidato alle primarie, interviene: «Mi auguro che i vertici del Pd di Milano non si facciano umiliare».