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Lunedì, 21 settembre 2015

Nichi Vendola: la vittoria di Alexis Tsipras è una scossa per l’Europa

ForzaTsipras

«La vittoria di Tsipras è una scossa elettrica per l’Europa, riapre completamente la partita sul terreno delle politiche dell’austerity. Oggi siamo di fronte a un bivio: non si puo’ immaginare di far vivere l’Europa con le politiche che soffocano i diritti umani e i diritti delle persone, non si puo’ immaginare che il destino dell’Europa sia produrre miseria. Questa è la partita che ha aperto Tsipras. Lo ha fatto con il coraggio nel sottoscrivere un compromesso terribile ma portando a casa questo risultato».

Lo afferma Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà, all’indomani delle elezioni greche, parlando con i cronisti a Montecitorio.

«Oggi – prosegue il leader di Sel – in tanta parte della sinistra europea si e’ riaperta una questione: Corbyn ha vinto le primarie del partito laburista inglese, nella socialdemocrazia tedesca c’e’ una base in fermento, i socialisti spagnoli si stanno spostando a sinistra. E questo lo dico in particolare anche a tutti coloro che in queste ore, dopo che per la terza volta consecutiva il popolo greco ha dato la propria fiducia ad Alexis, nel nostro Paese improvvisamente si svegliano e cercano di passare per ferventi tsiprasiani, nonostante continuino con politiche di governo degne della destra».

«Tsipras – conclude Vendola – e’ la dimostrazione che un’altra Europa è possibile, e puo’ trovare le risposte alla crisi nella difesa dei piu’ deboli, della lotta alla poverta’ e alle diseguaglianze».

 

Commenti

  • francesco

    Altro che scossa elettrica. Semmai si tratta di una scossa tellurica per le condizioni di vita del popolo greco che dovrà sopportare la violenza politica ed economica voluta da hern Wolfgang Schauble.
    In Grecia nascerà un governo denominato “anti-liberista” che applicherà alla lettera il Memorandum degli aguzzini di Bruxelles.Povera sinistra…

  • alberto ferrari

    Caro Nichi sono d’accordo con te. La lezione di Tsipras ci dice che per cambiare bisogna non aver paura di “governare”. Bisogna essere presenti la dove si determina il futuro dell’Europa, e bisogna saper fare a meno anche di quei compagni per i quali fare politica è sola opposizione. Inutile come quella dei compagni greci duri e puri che hanno fatto la guerra a Tsipras sperando che perdesse e che ora non sono più neppure rappresentati nel parlamento greco. Servirà la lezione anche a noi?

  • francesco

    Caro Alberto, ci vuole più cautela nei giudizi.. I compagni duri e puri non hanno fatto alcuna guerra, ma hanno semplicemente difeso la dignità del popolo greco.E saranno l’alternativa di sinistra al futuro governo Tsipras che si illude di cambiare questa Europa conservandone l’impalcatura, al pari di tanti governisti nostrani affamati di cadreghe.

  • alberto ferrari

    Caro Francesco il dato elettorale dovrebbe pure insegnare qualcosa. Altrimenti non fai politica ma dotta discussione. Legittima, certamente, ma che è altra cosa rispetto al cercare di farti carico dei bisogni di chi ti vota. Ed è solo la numerosità del voto che, in democrazia, ti può legittimare.

  • nino

    i compagni di unità popolare sono fuori dal parlamento? Per il momento si, ma con le elezioni del 20 settembre non è finita la storia. Basta avere solo una discreta memoria per ricordare che syriza nel 2010, quando sono cominciati le lacrime e il sangue del popolo greco, non aveva il 36%, ma solo il 4.6%. Da quella percentuale è cresciuta fino al 36% del gennaio scorso.
    Ha riavuto il 35.5% dei voti, di un elettorato che va sempre meno a votare, solo perchè ancora il terzo memorandum non è stato applicato.Quando lo sarà, unità popolare crescerà senza ombra di dubbio e syriza farà la stessa fine del pasok.