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Giovedì, 15 settembre 2016

Piacenza operaio travolto da Tir mentre protestava. SI: governo riferisca in Aula

piacenza

«Questa notte a Piacenza un lavoratore che lottava per i propri diritti è rimasto ucciso. Questo è un fatto, com’è un fatto che ciò sia accaduto alla presenza delle forze dell’ordine che non l’hanno impedito. Su questo presenteremo un’interrogazione al Ministro dell’Interno e alla Giunta regionale». Lo dicono Giovanni Paglia (Sinistra Italiana), Igor Taruffi (Capogruppo Sinistra Ecologia Liberta’ Emilia-Romagna) e Yuri Torri (Consigliere regionale Sel Emilia-Romagna).

«Siamo da sempre vicini ai lavoratori della logistica, ultimo anello di una catena di sfruttamento sempre crescente – affermano -. Oggi ci uniamo al dolore della famiglia, dei compagni di lavoro e del sindacato Usb a cui il lavoratore era iscritto».

«Perdere la vita mentre si difende il posto di lavoro è una sciagura inimmaginabile. Questa morte e’ il tragico epilogo della condizione insostenibile di lavoratori che da tempo vivono sulla propria pelle lo scardinamento dei diritti, la perdita di stabilita, vessazioni e violenza». Lo hanno detto i senatori di Sinistra Italiana, Giovanni Barozzino e Massimo Cervellini che hanno presentato un’interrogazione urgente ai ministri del lavoro e politiche sociali e dell’Interno, firmata da tutti i senatori di SI – SEL.

«Un padre di cinque figli non può morire in questo modo. Chiediamo ai ministri Poletti e Alfano di accertare immediatamente lo svolgimento dei fatti; di verificare, nella reale dinamica di quanto accaduto, quale sia stato il comportamento delle forze dell’ordine. Vogliamo sapere se ai lavoratori non è più neppure concesso di protestare con il legittimo mezzo dello sciopero, contro i soprusi, i ricatti e la privazione dei diritti cui sono sempre più costretti, Infine, ci chiediamo se non sia più un obbligo del potere statale difendere la vita e la dignita’ umana dei propri cittadini. Il lavoro non può essere un mercato senza regole, – hanno concluso Barozzino e Cervellini – ma è il fondamento della nostra Repubblica e della nostra Costituzione».