Buonanno è un omofobo in cerca di visibilità. Un nostro ordine del giorno in Regione Piemonte per invitare Cota a prendere le distanze
Da quando è iniziata questa bizzarra legislatura parlamentare l’ex sindaco di Varallo Sesia è riuscito ad attrarre l’attenzione dei media in due occasioni ed in entrambe ha lucrato su un tema di discussione tanto delicato, quanto importante: la difesa dei diritti delle persone omosessuali.
Da un politico che, quando ricopriva il ruolo di sindaco, si è distinto esclusivamente per l’affissione di sagome di cartone lungo le strade onestamente non ci si poteva attendere troppo di più, ma la strumentalizzazione politica è inaccettabile soprattutto in un periodo storico come questo nel quale le aggressioni omofobe non si contano più.
L’intolleranza regna nel Paese: gli omosessuali sono bersagli mobili di aggressioni in stile “Arancia meccanica”; il razzismo è tornato ad essere un argomento di dibattito, quando dovrebbe essere invece combattuto a spada tratta. Tutto questo anche a causa di pseudo politici che, privi di qualità, alzano la voce per conquistarsi un titolo sui giornali.
Chi come noi si è sempre battuto per la parità nella lotta alle discriminazioni non può accettare che il dibattito politico si trasformi in una tarantella di insulti volti solo a imbestialire il livello della discussione e a distrarre dai veri obiettivi.
Torniamo a parlare di una legge contro l’omofobia. Perché il Governo non riprende in mano la proposta di estendere la legge Mancino anche ai reati di discriminazione sessuale? Dobbiamo tornare a fare politica. Il circo mediatico non ci piace e neppure chi ferisce la dignità dei cittadini per conquistarsi titoli sui giornali nella speranza di fare carriera politica.
E’ per questo che abbiamo presentato nel Consiglio regionale del Piemonte un ordine del giorno con il quale abbiamo chiesto all’ente di sollecitare il Parlamento all’approvazione in tempi strettissimi di una legge contro l’omofobia. Cota prenda subito le distanze dal suo collega di partito e dimostri che la politica è altra cosa rispetto alla discriminazione. La Giunta appoggi il nosto OdG: poniamo i fatti davanti alle parole.
