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Mercoledì, 25 novembre 2015

Primarie Milano, Pirovano: da Renzi diktat inaccettabile. Avanti con gli impegni presi

anita

Le posizioni, a distanza di pochi giorni, si sono invertite. E ora è Anita Pirovano, segretaria metropolitana di Sel, a chiedere al Pd «lealtà sugli impegni presi». Perché per Sel è escluso un rinvio delle primarie. «C’è un regolamento che le fissa al 7 febbraio». Punto.

Quando saranno le primarie?

Siamo molto preoccupati. Perché numeri, date e agende servono in genere a fare chiarezza, mentre ci ritroviamo nel paradosso che vengano utilizzati per creare caos. Era stato proposto il 14 febbraio. Poi avevamo deciso il 7. Quindi era arrivata l’ipotesi, rifiutata, del 28. E ora il 20 marzo. C’è la volontà di creare confusione.

 Con quale obiettivo?
Abbiamo il ragionevole dubbio che ci siano pressioni per usare la questione della data per non fare le primarie. Il Nazareno le sta sequestrando, tenendo in balia delle segreterie un percorso che dovrebbe essere collettivo. C’è un tentativo di normalizzare l’anomalia milanese.

 Ora, cosa auspicate?
Serve un’operazione verità: tutti confermino l’intenzione e la volontà politica di far partire finalmente il percorso. È inconcepibile che arrivi un ordine di questo tipo: il Pd nazionale non può decidere delle primarie di altri.

Che deve fare il Pd milanese?
Fatico a immaginare che accetti acriticamente un’indicazione esterna su un percorso avviato, rischiando di screditarlo. Vorrei sentire dal Pd milanese la volontà di dare seguito agli impegni condivisi e sottoscritti.

 Potreste uscire dalla coalizione in caso di rinvio?
Abbiamo sempre detto di voler decidere da Milano, nell’interesse di Milano. E abbiamo sempre giocato a carte scoperte: quando chiedevamo una coalizione di centrosinistra, quando chiedevamo le primarie, quando abbiamo esplicitato il nostro sostegno a Pierfrancesco Majorino. Altri sono quelli che tendono a caricarle di significati che nulla hanno a che fare con il contesto e l’esperienza milanese. Per Sel l’esperienza politica milanese non è sacrificabile, neanche per un presunto percorso unitario della sinistra.Abbiamo sempre lavorato in maniera convinta per questa opzione politica.

Dal Corriere della Sera