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Giovedì, 30 aprile 2015

Pubblica amministrazione, nel disegno di legge si incentiva la privatizzazione dell’acqua. Sel: Si ignora il referendum

acqua

«Sono sconcertata dal fatto che in commissione non si è voluto prendere atto che c’è stato un referendum e che l’acqua non è una merce e voi avevate il dovere in questa delega, nel riordino dei servizi pubblici locali, di ribadire quello che milioni di cittadini hanno detto». A dirlo è stata la capogruppo Sel a palazzo Madama Loredana De Petris intervenendo in aula nel corso delle dichiarazioni di voto sul ddl P.a., annunciando il voto contrario del gruppo. Il riferimento dell’esponente di Sel è, in particolare, alla misura contenuta nel ddl delega che prevede premi e incentivi agli enti locali che aggregano o privatizzano la gestione dei servizi pubblici locali.

La norma precisamente parla di ‘perdita del controllo pubblico’ della gestione dei servizi, come ad esempio quello idrico o lo smaltimento dei rifiuti. Inoltre, la delega P.a. Prevede lo ‘stop’ dei regimi di esclusiva dei servizi pubblici locali, ‘non conformi ai principi generali in materia di concorrenza’. Tuttavia nel ddl delega è previsto anche, “con particolare riferimento alle società in partecipazione pubblica operanti nei servizi idrici”, la “risoluzione delle antinomie normative, in base ai principi dei diritto dell’Unione europea, tenendo conto del referendum abrogativo del 2011”.