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Mercoledì, 22 giugno 2016

Referendum, Agcom non ha i dati sugli spazi in Rai. Fratoianni: dall’Authority solo burocrazia, va ripensata

sede dell'Agicom, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Scontro tra istituzioni in commissione Vigilanza Rai, dove oggi pomeriggio era in programma l’audizione del presidente dell’Agcom, Marcello Cardani, per acquisire i dati sullo spazio dato in Rai ai sostenitori del sì e del no al referendum costituzionale di ottobre. Quando, al momento di illustrare la relazione, Cardani ha annunciato ai parlamentari di non poter fornire i dati in quanto “ricevuti cinque, dieci minuti prima di salire in macchina” e richiesto “la grazia di un’ora o due di ritardo per analizzarli e discuterli con i miei collaboratori, poi li manderemo in posta elettronica”

«Quello che è successo oggi in Commissione Parlamentare di Vigilanza in occasione dell’audizione dell’Agcom è inaccettabile e francamente sorprendente». Lo afferma Sinistra Italiana con Nicola Fratoianni, componente della Commissione di Vigilanza, parlando con i cronisti a Montecitorio.
«Da tempo – prosegue l’esponente della sinistra – il Parlamento aspetta i dati sul pluralismo in tv in merito al dibattito sul referendum costituzionale. Quei dati non ci sono stati ancora consegnati, e la riposta del vertice dell’Autorità non puoò essere solo di carattere burocratico. Evidentemente per qualcuno in quelle stanze da fastidio la parola pluralismo in tv».

«Certo siamo in un momento in cui non è in vigore la par condicio ma la campagna elettorale referendaria esiste, è cominciata da tempo ed esiste soprattutto perché il presidente del consiglio e il governo ne hanno fatto il centro del dibattito politico del Paese. Per questo pretendiamo che il Parlamento sia messo nelle condizioni di conoscere. E poi – conclude Fratoianni – forse è arrivato davvero il momento per le forze politiche di ripensare alle funzioni e all’utilità di alcune Autorithy e delle loro strutture burocratiche, a partire dall’Agcom, che sembrano non in grado di adempiere e di rispondere alle esigenze istituzionali».

Commenti

  • mariosi

    Al ridicolo non c’e’ mai fine.
    Un Presidente di Garanzia viene convocato per tempo e candidamente afferma di dovere studiare i dati perche’ arrivati da poco.
    Da poco?
    Ma gli Uffici devono avere i conti aggioranti minuto per minuto,altrimenti che cosa garantiscono?

    E’ evidente che il Presidente va rimosso per evidente incapacita’