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Venerdì, 2 ottobre 2015

Riforme, De Petris: Art. 2 incostituzionale, la sovranità appartiene ai cittadini, non ai consiglieri regionali

depetris

«L’articolo 2, nonostante le correzioni del cosiddetto emendamento Finocchiaro, è manifestamente incostituzionale rispetto alla Prima parte della Costituzione, perché contrasta con l’articolo 1, secondo cui la sovranità appartiene al popolo, non ai consiglieri regionali. L’articolo 2 contrasta anche con l’articolo 3 della Costituzione e, in particolare, con l’articolo 48, che recita: «Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età». Nella Costituzione non c’è quindi scritto che sono elettori i consiglieri regionali». Lo ha detto in Aula la senatrice di SEL Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto, che ha aggiunto:

«Anche l”articolo 51 ci aiuta ulteriormente in quanto recita: «Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge». Con la riforma in esame è evidente che nessun cittadino qualunque può più pensare di poter essere eletto senatore della Repubblica e pertanto l’articolo 51 andrebbe abrogato».

«Noi crediamo che del Senato non possa rimanere un simulacro di istituzione che non avrà alcun tipo di legittimità da parte popolare, e che rischia di essere destinato tra due o tre anni a morte certa. Per questo – ha concluso De Petris – avevamo presentato anche degli emendamenti, che non sono stati ammessi, per arrivare una volta per tutte, con un atto di eutanasia dolce, proprio alla soppressione del Senato».

Commenti

  • francesco

    Mi scuso se l’argomento trattato non attiene all’oggetto dell’articolo ma ritengo sia necessario evidenziare quanto la gestione arbitraria della facoltà di commentare gli articoli pubblicati sul sito sia del tutto estranea ai principi di democraticità, libertà e pluralità ai quali SEL dice di ispirarsi.
    Ogni volta che un’articolo/interveto pubblicato attiene ad un argomento scomodo o che potenzialmente può essere oggetto di critiche viene inserito sul sito senza la possibilità di commentarlo e recentemente si è addirittura arrivati ad eliminare una discussione in corso sulla recente campagna referendaria promossa da Possibile. Certamente è diritto di SEL e dei gestori del sito che in sua vece operano agire nei modi che ritengono più opportuni, ma abbiano almeno il decoro di smetterla di ritenersi eticamente e moralmente migliori degli altri, a partire dagli avversari politici che tanto criticano, perchè non lo sono affatto. Sono esattamente come tutti gli altri (con accenti e peculiarità che li distinguono tra loro ma niente più).
    Francesco l’altro

  • Angelo

    Premesso che trovo pessima questa riforma costituzionale, mi sembra che le obiezioni mosse dalla De Petris siano estremamente deboli e non c’entrino i reali problemi. Tirare in ballo l’incostituzionalità di una riforma della Costituzione, quando nel testo stesso del 1948 erano previste le modalità per il suo cambiamento, è sempre problematico, ma ancor più lo è sostenere che una elezione di secondo livello (quindi con gli eletti dal popolo che a propria volta eleggono i membri di un’istituzione) contraddica la sovranità popolare, soprattutto nel contesto di una riforma che elimina il bicameralismo perfetto e il rapporto fiduciario tra governo e Senato. Ancora più labile è citare l’articolo 48, come se la riforma eliminasse il diritto di voto dei cittadini, quando non è così. Infine, mi sembra semplicemente sbagliato dire che non verrebbe più rispettato l’articolo 51, perché se il requisito per diventare senatore è essere un consigliere regionale, e chiunque può competere nelle elezioni regionali, allora l’impossibilità lamentata dalla De Petris è inesistente.
    Il problema è che, nonostante queste critiche siano infondate, la riforma costituzionale è comunque brutta e indifendibile, per motivi molto più terra terra: perché il sistema previsto è farraginoso, perché si crea un eccessivo squilibrio di potere nei confronti dell’esecutivo, perché il nuovo Senato sarebbe poco efficace anche come camera di rappresentanza dei governi locali. Su questi temi SEL, nonostante i numeri ridotti in parlamento, avrebbe potuto essere più presente, ad esempio riprendendo la proposta di questa estate di Ilvo Diamanti (mi pare fosse lui, non ho l’articolo sotto mano) in cui si proponeva di estendere la platea di elettori del Senato oltre i consiglieri regionali a sindaci e consiglieri comunali.
    Credo che sia molto difficile fare una opposizione efficace a una brutta riforma costituzionale se non si fa una proposta alternativa valida e che vada oltre la difesa del testo esistente (che peraltro, in molti elementi fondamentali come il titolo V, non è più quello del 1948). Purtroppo troppo spesso SEL ha tenuto un profilo basso sulle tematiche istituzionali come la legge elettorale (appoggiando il ritorno al Mattarellum), il ruolo delle province (uno dei pochi partiti a non avere una posizione ufficiale), la distribuzione dei poteri tra i rami del parlamento (vedi quanto scritto sopra). So che sono temi con cui non si conquistano voti, ma se non si ha una posizione forte si rischia di essere inefficaci.

  • francesco

    Tra gli argomenti scomodi – al netto degli insulti del guitto pentastellato – c’è ora la pensione “baby” di Vendola, che l’aveva cassata per gli altri in Puglia, ma non per se in quanto Presidente di Regione.Che almeno diserti gli incontri per la costruzione di una nuova Sinistra…ritirandosi in qualche convento a scrivere le memorie, o in qualche paradiso turistico.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Volevo intervenire per segnalare la cosa, vedo che ci hai già pensato tu. Condivido interamente il tuo commento. Mi raccomando, poi parliamo di Human Factor, democrazia nelle sezioni, discussioni dal basso, e appena c’è una discussione su un argomento scomodo sul sito web (quindi senza nessuna ufficialità, ma semplicemente per scambiarsi le idee) la cassiamo interamente (e mettiamo persino il “lucchetto” sulla pagina). Devo purtroppo rilevare anche che non è la prima volta che succede (e già allora l’avevo fatto notare).

    Ma chi pensate di prendere per il culo? Se questa è la vostra coerenza, come pensate di attirare nuovi elettori o simpatizzanti? La censura non piace a nessuno, possibile che questa cosa non vi entri in testa?

  • Angelo Renda

    Ogni tanto, anche fuori tema, li rivedi qui: “rifondaroli irrequieti e acidi grillini” spaesati!

  • nino

    saranno pure rifondaroli irrequieti ed acidi grillini, ma la pagina sulla pensione di vendola è chiusa a chiave. Non si può esprimere sulla questione neppure una parola, come se quello che dice vendola basti ed avanzi anche per gli altri.
    Detto ciò,vendola non può difendersi dicendo che non è un ricco comico, che può fare a meno del vitalizio.Sarebbe una difesa ottima, se vendola percepisse solo quel vitalizio.
    In realtà ha anche quello da parlamentare, oltre alla buonuscita da governatore e qualche risparmio dei quasi 2 milioni di euro lordi, che ha percepito come guida della puglia.
    Se vendola non è ricco, con quello che ha guadagnato, poco ci manca. Per cui del secondo vitalizio, legittimamente percepito, poteva fare a meno. Non avrebbe vissuto con difficoltà gli anni di pensione.