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Giovedì, 1 ottobre 2015

Riforme, scontro maggioranza e opposizioni che chiedono la convocazione della Giunta di Regolamento

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Sono ripresi in Aula al Senato i lavori sulle riforme costituzionali. A tenere banco sono le rivendicazioni delle opposizioni. Da più parti arriva l’appello al presidente Pietro Grasso a convocare la Giunta per il Regolamento. Il punto è se debba applicarsi in modo più o meno rigido l’articolo 104 del Regolamento del Senato, che ha portato all’inamissibilità della stragrande maggioranza degli emendamenti presentati, in particolare all’articolo 2. Intanto, tra una battuta e l’altra, la maggioranza in Aula tiene e anche si rinforza: salgono infatti i “no” al primo emendamento posto in votazione stamattina all’articolo 1 del ddl Boschi. La proposta, a prima firma Uras (Sel), è stato bocciato con 176 voti contrari, 110 sì e 5 astenuti. I voti a disposizione della maggioranza si erano fermati ieri a quota 171. A favore votano alcuni senatori legati al gruppo di Verdini.

A fare da apripista alle richieste delle opposizioni è il senatore Roberto Calderoli. «E’ ora di finirla con il fatto che questioni cosi’ delicate non vedano l’utilizzo della giunta. E perchè la Giunta non si può riunire? – affonda Calderoli -Perchè per gli spostamenti all’interno vari gruppi siamo in situazione di pareggio tra maggioranza e opposizione». Ma – rivendica il senatore – «non si possono usare le cose solo quando fanno comodo». Nel seguito della discussione, il senatore chiede anche la perizia calligrafica sull’emendamento Cociancich: «Ieri non ha illustrato il suo emendamento e voci di corridoio dicono che non fosse neanche al corrente del contenuto. Ora, chi ce l’ha portato quell’emendamento? Voglio vedere se quella firma e’ a prova di perizia calligrafica, perche’ altrimenti si tratto di falso in atto pubblico».

Botta e risposta tra Mario Mauro (Gal) e Grasso. «Se si fa come lei ha indicato – affonda il senatore – si permette all’emendamento Cociancich di ‘cangurare’ gli altri. C’è poi l’elemento ‘alzata di sopracciglio del presidente del consiglio’ ma è opinabile che si debba tenere in conto come criterio». Il presidente Grasso a questo punto interrompe Mauro: «Non le permetto di insinuare che l’alzata di sopracciglio di chiunque possa determinare l’ordine dei lavori». Ma il senatore va avanti tra qualche applauso di approvazione: «Non faccio allusioni perchè tutto è fin troppo evidente. Mi dica se è opportuno convocare la Giunta per il regolamento perche’ l’elemento principe non lo prendiamo in considerazione». A questo punto Grasso ha ricordato che gli altri criteri sono «quello soppressivo dell’emendamento e sostitutivo dell’intero comma, e sa che questi precedono».

Chiedono la convocazione della Giunta anche le altre opposizioni, dal M5S a Sel. «Bisogna dare una corretta interpretazione dell’articolo 104 del Regolamento del Senato» ha detto la capogruppo del Gruppo Misto-Sel Loredana De Petris, ricordando quanto l’argomento abbia diviso fior fiore di costituzionalisti auditi in Commissione, «che hanno sottoposto alla nostra attenzione il fatto che l’articolo 104 del regolamento non poteva applicarsi in modo automatico a un disegno di legge di revisione costituzionale, perche’ in questi casi l’articolo-guida e’ il 138 della Carta Costituzionale». Lo stesso appello arriva dalle fila di M5S, per voce di Giovanni Endrizzi, e di CoR, con la capogruppo Cinzia Bonfrisco.

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