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Venerdì, 16 maggio 2014

Sabato in piazza a Roma movimenti, Lista Tsipras e sinistra “Per i beni comuni Contro le privatizzazioni”

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Acqua, terra, lavoro, reddito, casa, diritti sociali e democrazia in Italia e in Europa. L’Europa che vogliamo deve combattere le disuguaglianze, sono questi i temi della manifestazione che si tiene domenica a Roma, ad una settimana dalle elezioni europee. Lo slogan scelto da un vasto cartello di movimenti e associazioni tra cui il Forum dei movimenti dell’acqua, Arci, Attac, Fiom, Rete della conoscenza, Teatro Valle Occupato, Unione degli Studenti, Lista Tsipras e forze della Sinistra, è “Per i beni comuni Contro le privatizzazioni”

Gli oreganizzatori sottolineano: «Se la straordinaria vittoria referendaria del 2011 ha dimostrato la fine del consenso all’ideologia del “privato è bello”, e se la miriade di conflittualità aperte sulla difesa dei beni comuni e la difesa dei territori suggeriscono la possibilità e l’urgenza di un altro modello sociale». 

Anche Legambiente sarà in piazza ed il suo presidente, Vittorio Cogfliati Dezza, ha detto: «Vogliamo un’Europa solidale, democratica, accogliente, rispettosa dell’ambiente. Chiediamo un cambio radicale delle politiche, europee e nazionali, che facciano perno sul superamento delle disuguaglianze e discriminazioni, sulla qualità ambientale, la tutela della salute, la partecipazione dei cittadini. In questi ultimi anni di crisi, l’austerità imposta da tecnocrati e oligarchie ha creato più precarietà e insicurezza sociale, non permette ai Comuni di fare investimenti contro il dissesto idrogeologico ma non cancella i sussidi alle inquinanti fonti fossili, alle industrie energivore, al trasporto su gomma. Non ci rassegniamo a questo stato di cose e sabato chiederemo anche che l’Europa si faccia promotrice di pace nei tanti conflitti aperti, giocando un ruolo positivo in particolare in Ucraina, ma anche nel resto del mondo. L’Unione si deve impegnare, inoltre, a rivedere radicalmente le sue politiche migratorie e d’accoglienza per mettere fine alla strage continua di vite umane nel Mediterraneo e nel deserto».

Appuntamento alle 14 a piazza della Repubblica e arrivo a quella del Popolo 

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