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Domenica, 19 aprile 2015

Scuola, la ministra Giannini invece di parlare di rivoluzione ascolti le ragioni della scuola vera

Manifestazione studenti e lavoratori della scuola contro il Governo Monti

Ma come fa la ministra Giannini, di fronte ad una manifestazione unitaria dei sindacati della scuola che ha indetto lo sciopero per il prossimo 5 maggio, dire che sta lavorando per costruire un ampio consenso sulla riforma del governo. Come fa a non vedere che il mondo della scuola, le organizzazioni degli studenti e tutti i sindacati, sono contrari alla proposta governativa. Siamo oltre la propaganda, siamo all’autoipnosi.

A Roma è scesa in piazza la scuola vera, quella che tutti i giorni combatte con i calcinacci che cadono, con la carta che manca, che affronta mille difficoltà nello svolgere una funzione fondamentale per il Paese. La scuola vera che non si arrende. Renzi e la Giannini dovrebbero ascoltare il grido di dolore di questa piazza invece di pensare che va tutto bene, conclude Scotto.

Commenti

  • Cosimo De Nitto

    ” La riforma del governo ha dei “principi rivoluzionari”, dice Stefania Giannini. E aggiunge: “E’ una riforma che ha dei principi rivoluzionari dal punto di vista culturale, del metodo e della governance delle scuole. Sono certa – ha concluso – che quando sarà capita fino in fondo da tutti ci sarà un’accettazione ma soprattutto una partecipazione ancora più ampia di quella che abbiamo trovato”.

    La bocca della verità. La Giannini:

    1) dice il vero circa i “principi rivoluzionari”. E’ una rivoluzione infatti quella per cui la scuola finisce di essere scuola e diventa pessima copia dell’azienda;

    2) dice il vero, nel senso che la pensa effettivamente così, che il mondo della scuola sia composto da emeriti cretini che “non hanno capito fino in fondo” la sua “rivoluzione”. A che le serve poi “consultare” i cretini non lo capiamo, o lo capiamo fin troppo bene;

    3) dice il vero quando confessa che non hanno trovato (anche se disperatamente l’hanno cercata) “l’accettazione”, la “partecipazione”, del mondo della scuola.