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Venerdì, 24 aprile 2015

Scuola, Petraglia: Renzi umilia il Parlamento ma non potrà continuare ad ignorare la piazza

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«Quello che Renzi e il suo Governo non vuole ascoltare nelle Aule parlamentari, dovrà da ora in avanti sentirlo forte e chiaro nelle piazze. La larga adesione allo sciopero di oggi, infatti, è la conferma di quanto sia cinico e vile il ricatto della ‘Buona Scuola’: approvare a scatola chiusa o mandare a casa decine di migliaia di docenti, compromettendo percorsi educativi e formativi. Ma non si gioca con la vita delle persone e le persone sono stanche di essere usate, umiliate e prese in giro. I giochetti sono finiti!». Lo afferma la senatrice Alessia Petraglia, capogruppo SEL in Commissione istruzione a Palazzo Madama.

«Poco tempo fa abbiamo scoperto la verità sui numeri della sbandieratissima stabilizzazione dei docenti prevista nel ddl. Voglio ricordarli oggi: gli assunti saranno 100.701 e non 148.000 come pomposamente annunciato nelle scorse settimane, di cui 37.000 nella scuola dell’infanzia e primaria, 17.000 nella scuola secondaria, 44.000 nella scuola secondaria di secondo grado e 1.200 insegnanti tecnici, vincitori del concorso 2012 o inseriti nelle GAE. Il governo ci deve dire che futuro avranno gli altri 150mila precari che rischiano di perdere il posto di lavoro con questa riforma e come intende garantire l’organico della scuole a settembre 2015 se non si utilizzeranno tutti i precari attualmente al lavoro nelle scuole. La verità è che questa riforma demolisce la scuola pubblica mancando di una strategia di investimento sull’istruzione e la formazione. Da parte nostra – ha concluso Petraglia – saremo sempre accanto agli studenti e agli insegnati, a coloro che più di ogni altro, conoscono le esigenze della scuola».

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