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Giovedì, 26 giugno 2014

Se anche Confindustria taglia le stime del Pil

Il taglio delle stime del Pil da parte di Confindustria è l’ennesima dimostrazione del fallimento delle politiche di austerità. Serve una netta inversione di tendenza nella politica economica del Paese.

I dati sul mercato del lavoro rimangono allarmanti: 7,7 milioni di persone sono senza lavoro e negli anni della crisi un milione di persone hanno perduto la propria occupazione. L’unico modo per uscire dalla crisi è quello di dichiarare conclusa la stagione dell’austerity e dei vincoli europei e intervenire immediatamente con un piano straordinario per il lavoro che faccia ripartire l’economia, attraverso investimenti massicci in politiche industriali, innovazione tecnologica, ricerca, salvaguardia del territorio e riconversione ambientale dell’economia.

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