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Martedì, 17 maggio 2016

Se ci sono i militari il diritto a manifestare è limitato

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In Sardegna il diritto di manifestare il proprio pensiero è limitato. A darne notizia oggi è il governo che – rispondendo a una mia interrogazione sui fatti del 3 novembre 2015 – ha esplicitamente ammesso che la decisione della Questura di vietare il corteo pacifista si è assunta a tutela del regolare svolgimento dell’esercitazione militare Trident Juncture, svoltasi a Capo Teulada. Ciò significa, nei fatti, che i sardi possono manifestare liberamente solo in assenza di attività militari, E che la Questura e il Ministero possono liberamente arrogarsi il diritto di ritenere sufficienti alcuni annunci di una parte delle associazioni per vietare una manifestazione pacifica, quando invece la Costituzione (all’art.17) parla esplicitamente di “comprovati motivi di sicurezza ed incolumità pubblica.

E sulla base di questo delirante assunto si sono persino disposti provvedimenti limitativi delle libertà personali francamente eccessivi, oltre che inopportuni. Sinistra Italiana contesta questa vera e propria compressione della democrazia e riteniamo che essa concorra solamente ad inasprire il conflitto, a gettare una cappa di oppressione sui movimenti, le associazioni, i liberi cittadini che si battono contro l’occupazione militare dell’Isola. Circostanze che le forze dell’ordine dovrebbero evitare come la peste, anche perché sono fra coloro che resta convinto che il diritto costituzionale di libera manifestazione del proprio pensiero debba prevalere su qualsiasi attività militare e su qualsiasi esercitazione di guerra.