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Martedì, 16 settembre 2014

Sel: da Renzi solito comizio. Italia in crisi e lui non ne parla

Senato - Fiducia governo Renzi

«Renzi si rassegni al fatto che non tutti sono d’accordo. Sel rivendica il diritto di non essere d’accordo sulle riforme. Oggi il presidente del Consiglio ci ha detto cosa vuole fare in 1000 giorni ma non ci ha detto cosa dobbiamo fare dopodomani. Dopo aver annunciato 20 miliardi di tagli alla spesa pubblica non ha detto dove li prende. Viviamo forte preoccupazione per gli ultimi dati che ci dicono che siamo a crescita zero e che rischiamo di sprofondare dentro la spirale deflazione/recessione». Lo afferma il capogruppo di Sel Arturo Scotto dopo l’informativa del presidente del Consiglio Matteo Renzi.

«Non bastano più solo gli slogan, é necessario attivare un piano di investimenti pubblici che rilanci la domanda e metta in sicurezza il lavoro – insiste Scotto -. Su questo terreno Sel farà un’opposizione molto forte ma allo stesso tempo capace di lanciare proposte concrete e di merito».

 

Commenti

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Fosse solo quello! In realtà Renzi ha esplicitato il suo programma, che è uguale a quello di Berlusconi: guerra fra poveri al ribasso e conseguente precarizzazione del lavoro, riforme istituzionali che mirano all’accentramento dei poteri e allo schiacciamento delle minoranze e, per non farsi mancare niente dal repertorio del suo amico, anche un bell’attacco alla magistratura.
    La differenza rispetto a Berlusconi è una, ma fondamentale: Berlusconi aveva un’opposizione, a Renzi invece tutto è permesso, perché è del PD e non si rema contro gli amici.
    Ho sempre sostenuto la necessità di un’alleanza con il PD (il mio voto a Sel è stato motivato anche da questo) ma al punto a cui siamo arrivati, non penso sia una cosa fattibile. Vedremo, ma fosse per me non sarei complice di questo imbonitore da circo che di sinistra non ha proprio niente.